Il primo cartone per la pizza realizzato con gli scarti di produzione della birra, 100% compostabile

Carlsberg presenta “Betterbox”,

  Ambiente, Igiene e Sicurezza  

Carlsberg ha presentato “Betterbox”, il primo cartone per la pizza realizzato con gli scarti di produzione della birra, 100% compostabile.

Il progetto “Betterbox”, nato da un’idea creativa di M&C Saatchi, è l’ultima novità presentata da Carlsberg nel suo percorso verso la ricerca di un costante miglioramento, dove tutto può essere migliorato a partire dalle abitudini quotidiane. Dunque, cosa c’è di meglio se non partire dall’accoppiata vincente pizza e birra, binomio perfetto da sempre per gli italiani?

Gli ultimi dati sul consumo delle pizze d’asporto stimano che ogni giorno vengano consumate circa 2 milioni di pizze. Pochi però sanno che i cartoni della pizza sporchi di cibo non possono essere riciclati con la carta, producendo così un’elevata quantità di rifiuti, basti pensare che l’insieme di tutti i cartoni utilizzati ogni anno potrebbe creare una pila alta circa due Empire State Building e mezzo. Nell’ottica di offrire il proprio contributo per sostenere il nostro pianeta con innovazioni sempre più sostenibili, Carlsberg ha inventato “Betterbox”, il miglior cartone della pizza al mondo. Probably.

“Gli scarti di produzione della birra sono un’ottima risorsa per produrre i contenitori della pizza: si crea una mescola con agenti aggreganti naturali e si lascia essiccare l’impasto. Crediamo che dalle materie prime, come il nostro lievito e orzo, si possa arrivare a realizzare innovazioni incredibili, sempre seguendo la filosofia del continuo miglioramento portata avanti dal nostro fondatore. La missione di Carlsberg è sempre stata quella di impegnarsi e lavorare per un oggi e un domani migliore” dichiara Serena Savoca, Marketing Manager di Carlsberg Italia.

Il progetto “Betterbox” rappresenta una delle diverse azioni messe in campo da Carlsberg per sostanziare l’impegno di questa birra verso il continuo miglioramento nell’ambito della produzione birraria e degli effetti che essa può avere sulla società in generale. Una filosofia che accompagna la birra danese sin dalle sue origini. Nello sforzo di arrivare alla perfezione, la missione di Carlsberg è sempre stata quella di esplorare nuove strade, provare nuove ricette e fare nuove eccitanti scoperte.

Altri importanti cambiamenti e miglioramenti sono stati pensati per aiutare a ridurre l’impatto ambientale nella produzione della birra. In pochi sanno che il colore verde, che simboleggia più di altri il rispetto verso l’ambiente, paradossalmente è spesso uno degli inchiostri meno ecologici. A partire da questo problema Carlsberg ha deciso di modificare l’inchiostro delle etichette dei propri prodotti utilizzando un inchiostro più sostenibile, certificato Cradle-to-CradleTM.

Sempre in ottica di impegno verso il miglioramento, anche i tappi si rinnovano e diventano più smart: per la gamma di prodotti in bottiglia Carlsberg ha adottato il nuovo tappo ZerO2, progettato per rimuovere la maggiore quantità possibile di ossigeno presente nella bottiglia in fase di imbottigliamento. Una soluzione che consente di mantenere la freschezza del prodotto e la fragranza dei suoi aromi più a lungo nel tempo.

Questa filosofia si esprime, inoltre, nella rivisitata Beer Experience, ottenuta grazie a una nuova ricetta per Carlsberg Pilsner, perfezionata nel suo profilo organolettico, e in una nuova gamma di prodotti, di cui il fiore all’occhiello è Carlsberg Unfiltered.

Carlsberg, Probably the best beer in the world…

Carlsberg Pilsner, ispirata alla omonima birra creata per la prima volta nel 1904, è una birra a bassa fermentazione connotata da una luppolatura di media intensità che esalta gli aromi erbacei e resinosi provenienti dalle selezionate varietà di luppoli utilizzati. Una birra bilanciata in cui l’amaro viene equilibrato dalla dolcezza del malto d’orzo, che dona dei caratteristici sentori di cereale e un colore dorato. La gamma Carlsberg offre anche Carlsberg Unfiltered, una birra Pilsner che non viene sottoposta a processo di filtratura. In questa birra, dall’aspetto dorato e opalescente, si trovano ancora i lieviti rimasti in sospensione durante la fase di maturazione. Questo processo restituisce un aroma maltato più intenso, note di crosta di pane e aromi di luppolo evidenti, che tendono verso l’agrumato.

Carlsberg Group entra nella storia della birra italiana quando, nel 1975, sigla un accordo con uno dei maggiori produttori nazionali, Industrie Poretti, per la produzione e commercializzazione dei due marchi Tuborg e Carlsberg (storiche aziende danesi che si uniscono nel 1970). Negli anni il Gruppo Carlsberg acquisisce quote dell’azienda Poretti sino ad arrivare al 1998 quando il nome dell'azienda italiana viene cambiato in Carlsberg Italia e nel 2002 diviene di proprietà totalmente danese.

Carlsberg Italia oggi produce e commercializza oltre 1,4 milioni di ettolitri di birra a marchi Carlsberg, Tuborg, Birrificio Angelo Poretti, Kronenbourg 1664, Grimbergen, Feldschlösschen, Brooklyn Brewery e Jacobsen.

Nel 2011 Carlsberg Italia ha avviato una rivoluzione nel mercato della birra, sviluppando e lanciando DraughtMasterTM Modular 20, il nuovo sistema di spillatura che utilizza fusti in PET al posto dei tradizionali in acciaio e che non utilizza CO2 aggiunta. Sulla spinta di questo progetto Carlsberg Italia ha ottenuto la certificazione ambientale EPD (Environmental Product Declaration) per le sue birre, PRIMA unica azienda birraria al mondo.

www.carlsberg.it - www.carlsbergclub.com - @carlsbergitaly - Carlsberg

Carlsberg Italia invita tutti i suoi consumatori a bere responsabilmente e a visionare il sito www.beviresponsabile.it

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