Plastic free… un’espressione divenuta di uso comune, giornali, siti internet, social network, tutti la utilizzano, ma vi siete mai chiesti: sappiamo veramente cosa significa?

#Plasticfree: cosa possiamo fare per il nostro Pianeta?

  Ambiente, Igiene e Sicurezza  

Plastic free… letteralmente indica i prodotti realizzati senza ricorrere all’impiego della plastica. Spesso, a dire il vero, identifica più specificamente il “ban” ovvero l’eliminazione o meglio la messa al bando dei prodotti monouso di plastica.

La plastica un’invenzione tanto utile quanto deleteria - Un’invenzione, quella della plastica, che da utile, con l’abuso è divenuta troppo spesso deleteria. Nata per facilitare la nostra vita, infatti, è finita, oggi, per diventare uno dei più grandi problemi del nostro secolo. La plastica, infatti, è un materiale che impiega centinaia di anni a biodegradarsi: pensate solo che oggetti apparentemente innocui e di uso comune, come le cannucce di plastica, impiegano ben 500 anni per essere smaltite.

Per essere ancora più precisi tenete presente come gli oggetti di plastica monouso sono utilizzati per un breve lasso di tempo ma l’inquinamento prodotto, sia sulla terra che in mare, dura anni e ora ha raggiunto un livello di criticità talmente elevato che è diventato un problema globale. Infatti, grandi rifiuti di plastica e microplastiche sono stati rinvenuti in ogni angolo degli oceani e del Pianeta.

Si stima che 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica si riversino annualmente negli oceani. L’81% dei rifiuti che troviamo sulle nostre spiagge è composto da plastica, dalle bottigliette per l’acqua, all’usa e getta passando per i cotton fioc. Per non parlare poi di tutti gli animali che muoiono ingerendo plastica scambiata per cibo: non solo pesci e tartarughe marine ma anche uccelli.

Il problema, però, è che questi dati benché sconvolgenti ancora non sono sufficienti: troppo spesso, infatti, ancora oggi guardandoci intorno sono tanti anzi troppi gli oggetti per i quali sono utilizzati materiali di origine petrolifera.

Tanto da portare l’Unione Europea e singoli Stati a decidere di vietare la plastica come materiale per alcuni prodotti monouso. A questi interventi si devono aggiungere le sempre più numerose ordinanze di enti locali che hanno bandito l’utilizzo dell’usa e getta, realizzato con questo materiale, in spiagge, in occasioni di sagre, manifestazioni, feste ed eventi, ordinanze che attraversano l’Italia da nord a sud perché il problema della plastica accomuna tutti noi. Non possiamo, poi, dimenticare le numerose campagne promosse da varie associazioni ambientaliste volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità di questo problema.

Si è arrivati ad un momento storico dove è necessario cambiare rotta e il cambiamento può anzi deve partire anche dalle nostre scelte quotidiane, scelte ecofriendly, che, pur non facendoci rinunciare al comfort cui siamo ormai abituati, ci consentano di aiutare l’ambiente e dare un futuro al nostro Pianta.

Perché a ben vedere alternative alla plastica monouso ce ne sono.

Ecco, quindi, alcune scelte che potreste fare subito, da oggi stesso. Un esempio? Per ciò che riguarda l’ambito del cibo e della ristorazione fare delle scelte ecosostenibile che sono semplici accorgimenti, ma che possono però fare la differenza.

Piatti, bicchieri, posate, palette e cestini. Ecco 6 idee #plasticfree:

Andate a comprare un po’ di pizza per pranzo? Non fatela incartare in quei fogli poliaccoppiati di carta e plastica, chiedete piuttosto che venga messa in una bustina di (vera) carta! Il Pianeta ringrazierà!

Nel vostro ufficio vi è la macchinetta del caffè? Il bicchierino di plastica sia messo “fuori legge”, sostituito da una tazzina in ceramica. Non è possibile? Allora puntiamo al biodegradabile in cartoncino. In commercio ne potrete trovare diverse tipologie da quelli con doppio strato ideali per contenere bevande calde a quelli con delle stampe molto sfiziose perché anche l’estetica vuole la sua parte. E la paletta? Rigorosamente di legno che darà un tocco eco-chic alla vostra pausa caffè.

Organizzate catering per eventi, certo la scelta di impiegare stoviglie riutilizzabile sarebbe la migliore ma spesso per questioni di tempi e comodità il monouso risulta la scelta più conveniente. Attenzione non parliamo dell’ormai obsoleto usa e getta di plastica, ma di una scelta anche in questo caso eco-friendly, quale? Al posto dei piatti e bicchieri di plastica potrete scegliere quelli in polpa di cellulosa, materiale che si ricava dagli scarti di lavorazione di piante a ricrescita veloce come canna da zucchero, bamboo e paglia. Quindi un materiale 100% naturale biodegradabile e compostabile. Grazie a queste caratteristiche le stoviglie in polpa di cellulosa possono essere smaltite nella raccolta differenziata dell’umido insieme agli scarti di cibo, rendendo di conseguenza anche molto pratica la raccolta differenziata in occasione di feste o sagre.

E per le posate? Il legno è la scelta giusta! Dalle forchette, ai coltelli passando per cucchiai e cucchiaini fino ad arrivare a stecchini, pinzette e bacchette in altre parole potrete trovare tutto ciò che il legno può plasmare.

Un ultimo consiglio, ma non meno importante: ovviamente ricordatevi di differenziare i rifiuti! Già ma come fare? Grazie ai contenitori per la raccolta differenziata come quelli distribuiti da Minimo Impatto sul portale Ecostoviglie. Ovviamente di cartone!

Altra cosa importante è che ogni contenitore deve riportare l’indicazione del tipo di rifiuto da conferire in modo da rendere il suo utilizzo chiaro ed immediato.

Basta quindi piccole accortezze per rendere il nostro Pianeta un posto migliore!

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