Le indicazioni di Patrizia Gilardino contro insufficienza veno-linfatica, teleangectasie e vene varicose

Contro gonfiore e pesantezza, come prendersi cura del benessere delle gambe

  Salute  

Gambe più belle sono anche gambe più sane.

La parte estetica spesso è correlata con il benessere dell’arto e curare il secondo porta benefici anche alla prima.

La cellulite può essere solo l’inizio, poi arrivano anche problemi funzionali alle gambe. - premette Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano - Quello che può apparire solamente come un inestetismo, può diventare un problema non solo estetico. Infatti, spesso la cellulite è abbinata ad una insufficienza veno-linfatica che porta pesantezza delle gambe e gonfiore delle caviglie. Anche nei casi di varici e teleangectasie, oltre la visibile dilatazione dei vasi, c’è spesso una sensazione di stanchezza con gonfiore, talora abbinata a dolore ai polpacci.

Porre rimedio dal punto di vista estetico è quindi mettere un freno anche ai problemi di carattere funzionale.

In questo caso, i trattamenti di medicina estetica ci vengono in soccorso. - spiega Patrizia Gilardino - Del resto, azioni che vanno a migliorare la qualità della cute, riducendo gli inestetismi, agiscono in profondità sulla circolazione, quindi permettendo di intervenire non solamente sulla parte estetica, ma anche su specifiche patologie. È un’azione per il benessere complessivo delle gambe.

Patologia che interessa una larga parte della popolazione occidentale, l’insufficienza veno-linfatica è determinata da una difficoltosa circolazione del sangue e della linfa nelle estremità inferiori del nostro corpo.

Le vene hanno il compito di “riportare” il sangue dalle zone periferiche del corpo verso il cuore; questo flusso però può essere reso più difficoltoso se le pareti dei vasi sanguigni non sono particolarmente elastiche. - precisa Patrizia Gilardino - Abbiamo così quella che viene chiamata “stasi”, ovvero un accumulo di liquidi negli arti inferiori che provocano quel senso di pesantezza sulle gambe. - aggiunge la Gilardino - Alla base ci possono essere stili di vita non del tutto corretti, la cellulite, ma anche una certa predisposizione genetica.

Per gambe più “leggere”, la carbossiterapia dà risposte efficaci. - aggiunge la dottoressa - L’anidride carbonica, che è alla base di questo trattamento, influisce sulla circolazione sanguigna, aumentandone il flusso, oltre ad avere un effetto che possiamo definire “brucia grassi”. L’effetto è quindi duplice: è un trattamento che permette di intervenire sulla cellulite, riducendo così l’effetto “buccia d’arancia”, ma anche migliora il flusso sanguigno dalle zone periferiche del nostro corpo, riducendo quindi le sensazioni di pesantezza e dolorabilità delle gambe.

Trattamento senza controindicazioni, la carbossiterapia può portare però ad un leggero fastidio.

In alternativa è possibile utilizzare il TriActive, una tecnica che si basa su tre azioni: il freddo, il massaggio e il laser. Insieme migliorano l’ossigenazione dei tessuti restituendo alla pelle elasticità e tono. - prosegue Gilardino - Questo trattamento è assolutamente indolore; richiede qualche seduta in più rispetto alla carbossiterapia, ma si prende cura delle gambe sia sotto il profilo estetico, sia funzionale».

La presenza di varici e teleangectasie è una patologia che arriva ad interessare più di una donna su tre. In questi casi la scleroterapia con soluzione salina restituisce benessere alle gambe.

È un trattamento naturale che, senza l’uso di farmaci, comporta dei vantaggi: innanzitutto, l’uso di una soluzione fisiologica ipertonica, oltre ad evitare il pericolo di allergie, permette di “chiudere” i capillari intervenendo su un’area più estesa. Non certo secondo, il fatto che per la paziente non c’è l’obbligo di portare calze elastiche. Di contro però, i trattamenti richiedono almeno due settimane di distanza l’uno dall’altro. Per situazioni particolari è però possibile abbinare differenti trattamenti e ottenere così benefici su più fronti.

Il benessere delle gambe si coltiva, però, con piccole azioni quotidiane: Bere molto, controllare il peso, seguire una dieta bilanciata e fare dell’attività fisica. -conclude Patrizia Gilardino, che raccomanda sempre di rivolgersi ad un medico esperto.

Info: www.gilardinochirurgiaestetica.eu.

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