Parlamento europea: vietato l’uso della plastica usa e getta entro il 2021

  Ambiente, Igiene e Sicurezza  

Il Parlamento europeo ha approvato, in via definitiva, la direttiva che vieta, entro il 2021, l’uso di articoli in plastica monouso come posate di plastica monouso (forchette, coltelli, cucchiai e bacchette), piatti di plastica monouso, cannucce di plastica, cotton fioc (bastoncini cotonati), bastoncini di plastica per palloncini, plastiche ossi-degradabili, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso.

Nuovo obiettivo di riciclaggio e maggiore responsabilità per i produttori - Il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto dagli Stati membri entro il 2029. Inoltre, le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di contenuto riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

Il provvedimento rafforza, anche l'applicazione del principio "chi inquina paga”: introduce, infatti, una responsabilità estesa per i produttori. Il nuovo regime si applicherà, ad esempio, ai filtri di sigaretta dispersi nell’ambiente e agli attrezzi da pesca persi in mare, per garantire che i produttori sostengano i costi della raccolta.

Le nuove norme stabiliscono, infine, che l'etichettatura informativa sull'impatto ambientale di disperdere per strada le sigarette con filtri di plastica sarà obbligatoria. Ciò dovrà valere anche per altri prodotti come bicchieri di plastica, salviette umidificate e tovaglioli sanitari.

Questa legislazione ridurrà il danno ambientale di 22 miliardi di euro, il costo stimato dell'inquinamento da plastica in Europa fino al 2030. - ha dichiarato la relatrice Frédérique Ries (ALDE, BE) - L'Europa dispone ora di un modello legislativo da difendere e promuovere a livello internazionale, data la natura globale del problema dell'inquinamento marino causato dalle materie plastiche. Ciò è essenziale per il pianeta.

Secondo la Commissione europea, oltre l'80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. I prodotti coperti dalla legislazione costituiscono il 70% di tutti i rifiuti marini. A causa della sua lenta decomposizione, la plastica si accumula nei mari, negli oceani e sulle spiagge dell'UE e del mondo. I residui di plastica sono ingeriti dalle specie marine (come tartarughe marine, foche, balene e uccelli, ma anche dai pesci e dai crostacei) e sono quindi presenti nella catena alimentare umana.

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