Passeggiate gastronomiche, ristoranti tradizionali, vini di alto livello e le immancabili Settimane del Dente del Leone

Pasqua a Merano, alla scoperta dei buoni sapori

  Turismo d’autore  

Le vacanze di Pasqua, nella città di Merano e nei suoi dintorni, trascorreranno  all’insegna dei buoni sapori e alla ricerca di specialità gastronomiche e di ottimi vini.

Il territorio si presta a coniugare passeggiate di ogni livello di difficoltà, da quelle cittadine, leggere e panoramiche, ai sentieri poco più impegnativi, con percorsi gastronomici.

Si può, infatti, scegliere di rimanere a Merano percorrendo le passeggiate cittadine, che si snodano lungo le rive del fiume Passirio o appena sopra la città, come la passeggiata Tappeiner, considerata una delle più belle d´Europa, per poi fermarsi nei più raffinati ristoranti, come il Sissi o il Kallmünz, o in quelli più tradizionali come il Santer Klause o il Rainer, sotto i Portici.

In alternativa, si possono percorrere alcuni dei numerosi sentieri o “Waalwege”, i corsi d’acqua costruiti dal XIII secolo, fino a raggiungere masi e ristori, dove è possibile gustare i sapori unici dei prodotti locali come formaggi, speck o gli inconfondibili piatti tradizionali preparati con cura da mani esperte.

In concomitanza con le feste Pasquali inizieranno anche le Settimane del Dente del Leone, dedicate al tarassaco, la pianta saporita e delicata, che cresce ad alta quota e che, dotata proprietà curative (già note ai Romani), stimola l´attività di reni e fegato e pertanto rappresenta uno dei mezzi più efficaci nelle cure depurative e disintossicanti.

Nel mese di aprile, periodo di fioritura, gli abitanti dell’Alta Val di Non (Senale-San Felice, Lauregno e Proves) si prepareranno, come ogni anno, a festeggiare il Dente del Leone (tarassaco), con una rassegna di eventi che comprenderanno manifestazioni tradizionali, il mercato contadino, le feste musicali e l´animazione per bambini.

Il periodo di Pasqua potrà essere anche un´ottima occasione per scoprire come il clima mite di Merano e dei suoi dintorni sia ideale per la crescita di vitigni locali.

Infatti, il terreno leggero e sabbioso, accarezzato dalla brezza leggera che scende dalle cime alpine, consente la coltivazione di vitigni dai quali deriva un’importante produzione di vini come il Lagrein o la Schiava (Vernatsch).

Per coloro che apprezzano i vini bianchi immancabili sono le degustazioni del Sylvaner, del Kerner o del Traminer aromatico, oltre al Pinot bianco e grigio, al Terlaner – che si sposa perfettamente con gli asparagi –, allo Chardonnay, e, ovviamente al Müller-Thurgau.

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