Presentate a Milano 3 storie nel corso dell’evento “Storie EccelLenti – Vivere senza fretta: istruzioni per l’uso“

Süd Tirol: evento “3 storie eccelLenti”

  Turismo d’autore  

Mercoledì 13 giugno, a Milano, presso il chiostro del Museo Diocesano, lo staff di Omnicom e dell’Ente del Turismo Alto Adige - Süd Tirol hanno raccontato il territorio dell’Alto Adige presentandoo 3 storie eccellenti: 3 persone - Oskar Messner, Hayo e Franz Josef Loacker e Klaus Alber - che rispettano gli animali e la natura circostante. Nel corso della serata è stato proposto, anche, un menù di eccellenza cucinato da Oskar Messner.

Oskar Messner: Tra cucina e simpatiche pecore - In Val di Funes, Oskar Messner, classe 1973, chef del Ristorante Pitzock (info@pitzock.com), ha salvato dall’estinzione le pecore “Villnösser Brillenschaf, la razza ovina più antica dell’Alto Adige, nata nel XVIII secolo dall’incrocio della originaria razza locale Landschläge con la pecora bergamasca e la pecora da seta padovana: queste pecore hanno due grandi macchie nere attorno agli occhi che ricordano un paio di occhiali da sole.

Le chiazze attorno agli occhi, da cui prendono il nome (letteralmente, pecora con gli occhiali) sono il marchio distintivo di questa razza, come anche la colorazione nera delle orecchie. Oskar Messner ha proposto, al posto della carne d’agnello, quella delle pecore della Val di Funes, una carne tenera, genuina, molto povera di grassi, di alto valore qualitativo, Presidio Slow Food dal 2011.

Messner ha quindi coinvolto, con il progetto Furchetta, i contadini incoraggiandoli ad allevare questa razza ovina, che offre anche un’ottima lana molto morbida, perfetta per creare un caldo abbigliamento invernale.

Hayo Loacker: Biodinamica e rispetto della natura - A pochi minuti da Bolzano, nel trecentesco Maso Schwarhof in Alto Adige, acquistato nel 1979, che domina, dall’alto, la conca della città di Bolzano, e nei suoi 7 ettari di vigneto, in cui convivono varietà autoctone, come la Schiava, con i più noti Lagrein e Gewürztraminer, la famiglia Loacker coltiva e conduce le sue aziende vitivinicole in base ai principi della biodinamica e dell’omeopatia. (lo@cker.it, hayolo@cker.it, www.loacker.bio).

Nelle vigne, nel trattamento delle viti non sono usati prodotti chimici, ma solo preparati naturali, come, ad esempio, a base di Arnica, per i danni provocati dalla grandine, Aconitum, contro le infezioni, o Silicea, che rafforza la struttura delle foglie e dei germogli. Tramite l’utilizzo di rimedi omeopatici la vite diventa più resistente nei confronti delle avversità e dei parassiti e la accompagna nello sviluppo vegetativo, dal risveglio dei primi germogli fino alla maturità dei grappoli. La fermentazione in cantina avviene spontaneamente con lieviti naturali. I vini realizzati con questi criteri naturali sono garanzia di elevata qualità. L’azienda è condotta da Rainer Loacker, considerato uno dei pionieri del biologico e dai figli Hayo e Franz Josef, che proseguono questo metodo con successo.

Tra i suoi vini citiamo il Gran Lareyn Lagrein 2015, che è stato premiato come il Miglior Lagrein nella 7^ edizione del concorso Tasting Lagrein, la rassegna dedicata a questo vitigno speciale, organizzata dalla Fiera di Bolzano in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige, nell’ambito della Fiera Hotel 2017 svoltasi a Bolzano il 19 ottobre 2017. Il Gran Lareyn Loacker è prodotto in circa 10.000 bottiglie da uve coltivate secondo i dettami della viticoltura biologica e biodinamica in parte nei vigneti della tenuta situati a 400/480 metri sui dolci pendii di Santa Giustina ed in parte nei vigneti del Lagrein di Gries, zona vocatissima per questo vitigno autoctono. Affinato in barrique e botti grandi per almeno 2 anni, si distingue nell’annata 2015 per i toni fruttati estremamente eleganti che si accompagnano ad aromi di eucalipto, viola, spezie e vaniglia.

Klaus Alber: Un bosco come amico - Vicino Merano, ad Avelengo, dove la natura è vita e l’energia è a portata di mano, vive Klaus Alber, con il suo hotel, un hotel boutique, e il suo rapporto con il bosco, che permette di rinascere, ritrovare se stessi e abbattere le barriere quotidiane.

A 19 anni, Klaus Alber, con un dolore costante alla schiena, incontra nel suo Miramonti Boutique Hotel ad Avelengo, un medico che riaccende la sua speranza, facendogli riscoprire l’antica pratica della Forest Therapy: lunghe passeggiate ed esercizi specifici alleviano i dolori e restituiscono energia. Oggi Klaus regala la “sua medicina” agli ospiti dell’hotel.

Il Miramonti Boutique Hotel dispone di 43 camere suddivise in 19 tipologie e 5 correnti artistiche: Owner’s House; Style Rooms; Lofts; Best Regional Design; Economy Rooms. Dall’hotel, immerso nella natura incontaminata, si gode una vista spettacolare sulla Val d’Adige, il passo Vigilio e le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO. (info@hotel-miramonti.com).

Questo il menù della serata, cucinato da Oskar Messner, accompagnato da vini dell’azienda vinicola Loacker: Antipasto - Speck fatto in casa con rafano alle mele; Prosciutto d’agnello di Villnösser Brillenschaf con asparagi e salsa Bolzanina; Vino: Sauvignon “Tasnim” (2017) / Primo - Schlutzkrapfen di grano saraceno ripieni con Grauskäse della Valle Aurina; Vino: St. Magdalener Classico “Morit” (2016) / Secondo - Spalla d’agnello di Villnösser Brillenschaf con risotto alle erbe; Vino: Lagrein “Gran Lareyn” (2016) / Dolce - Gelato al cirmolo e krapfen al papavero; Vino: Tirolensis Ars Vini - Vino Spumante Rosè.

Info: www.pitzock.com - www.loacker.bio - www.hotelmiramonti.com - www.suedtirol.info/it

Giovanni Scotti

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