Nuove etichette creative, realizzate da Raineri Design, e la preziosa collaborazione con l’enologo Stefano Chioccioli

Borgo La Caccia: la cantina bresciana si rinnova

  Food and beverage  

Lunedì 9 aprile 2018, Andrea Bonomelli, figlio del fondatore ed attuale Presidente ed Amministratore Delegato di Borgo La Caccia, e Carlotta Favretto, Direttore Commerciale e Marketing, hanno illustrato il loro progetto per il cambiamento ed il riposizionamento, posto in essere dal 2014, di Borgo La Caccia, fondato nel 2004, che unisce una splendida cornice paesaggistica ed architettonica, un terroir vocato ed una produzione vitivinicola d’eccellenza, grazie anche alle dotazioni all’avanguardia della cantina.

Il loro progetto ha l’obiettivo di coordinare tutte le attività di Borgo La Caccia per renderlo un’azienda multi business (vino, degustazioni, eventi, struttura ricettiva) integrata con un brand che rifletta il fascino, la tradizione e il forte legame con il territorio.

Borgo La Caccia permette, così, un’esperienza completa, sensoriale e visiva, tanto che il cliente finale diventa il suo primo brand ambassador.

La produzione di vino, prima prettamente ad uso famigliare, si è poi trasformata in un vero e proprio business, grazie anche all’arrivo in azienda non solo di Andrea Bonomelli e Carlotta Favretto, ma anche dell’enologo Stefano Chioccioli.

Oggi, la Tenuta Borgo La Caccia è un’oasi di 90 ettari di cui 37 di rigogliosi vigneti, distesi tra le colline Moreniche a ridosso del Lago di Garda, in un territorio fortemente vocato alla viticoltura. Nei suoi terreni argillosi l’azienda coltiva, con metodi naturali, sia uve a bacca rossa, come Carmènere, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, sia a bacca bianca, come Pinot Grigio, Chardonnay e Trebbiano di Lugana, da cui viene vinificato in purezza il Lugana Doc.

Per quanto riguarda i vini bianchi segnaliamo il Lugana Doc, un vino che possiede una forte personalità, carattere minerale e sentori delicatamente floreali che derivano dal terroir morenico in cui i vigneti affondano le loro radici. Protagonisti sono la mandorla e piacevoli note di agrumi, un perfetto equilibrio fra aroma e freschezza. La longevità di questo vino è sorprendente e rappresenta una sua caratteristica distintiva. La produzione di Lugana è sold out ogni anno: circa il 70% del prodotto viene esportato all’estero; di questo, il 40% solo in attraverso distributori in esclusiva, ma guarda anche al settore Horeca, con particolare attenzione alla ristorazione di alto livello, ai wine bar e alle enoteche.

Per quanto riguarda i vitigni internazionali a denominazione Alto Mincio, Consorzio Vini Mantovani, invece, segnaliamo due interessanti vini del Borgo La Caccia, rappresentativi del territorio mantovano: il Poggio del Piviere Pinot Grigio, vino di grande classe e freschezza, e il Carmenoire, vinificato dal pregiato e raro vitigno Carmenére.

Interessanti anche i due vini mossi prodotti da Borgo La Caccia: Kames e Castigo, brut, metodo classico il primo, Lugana spumante Brut, metodo Martinotti (Charmat) Doc il secondo.

La Raineri Design, pluripremiata agenzia con sede a Brescia, diretta da William Raineri, ha curato il restyling creativo dell’immagine delle bottiglie, volto a valorizzare un luogo dove s’incontrano, da sempre, la passione per il vino e la terra e la sapienza del fare. Ogni elemento visivo racconta l’origine, la culla, la cultura d’appartenenza. La ricercatezza delle etichette, disegnate come un’opera d’arte, brillano ed esprimono, con ombre e colori, eleganza e pregio. Il linguaggio del bassorilievo e del classicismo che le caratterizza, poi, racconta un forte legame con la nobiltà e l’antica sapienza. Le etichette poste sul retro della bottiglia raccontano la storia del territorio e delle sue uve, dell’unicità delle persone che lo abitano, dell’innovazione del metodo che conferisce personalità e unicità al prodotto.

Particolari, poi, sono le etichette dei due vini mossi: in esse ritroviamo il tema della ramificazione vestita d’oro, nel caso di Kames, e d’argento per Castigo. La forma, armonica e compatta, richiama il tronco della vigna visto dall’alto con le radici che si propagano verso l’esterno.

Il rebranding potrà, così, veicolare e valorizzare il messaggio di italianità, un Made in Italy, tratto distintivo di Borgo La Caccia.

Durante la degustazione dei vini dell’azienda l’enologo Stefano Chioccioli, presentato come una delle novità di Borgo La Caccia, ha illustrato il suo lavoro: grazie alla straordinaria esperienza maturata in oltre 25 anni di lavoro al servizio dell’enologia, Chioccioli ha portato i vini della cantina ad un livello superiore.

Il principio della collaborazione con Borgo La Caccia risale a qualche anno fa; iniziammo con l’impostazione della viticoltura e delle attività di cantina, inseguendo l’obbiettivo di produrre vini con forte carattere territoriale. - ha affermato Chioccioli - Dopo una pausa di alcuni anni, eccomi nuovamente in azienda, per analizzare il lavoro svolto finora, elevare la qualità dei vini realizzati e valorizzare in particolare modo il Lugana.

Al termine della giornata, Andrea Mainardi, ideatore nel 2007 di Officina Cucina, un ristorante con un solo tavolo (da 2 a 10 persone, solo su prenotazione, 10 portate in successione di tecniche e sapori o un solo menù degustazione), ha condotto un applaudito show cooking.

Non voglio fare una cucina di curiosità e basta, il gusto è alla portata di tutti i palati, per il resto evado i classicismi sulle cotture e adoro le presentazioni estreme … I piatti, le idee, le nuove tecniche nascono dallo scontrarsi dei neuroni pensatori siti nella zona più remota della mia testa ... ogni cosa ha un’anima, se cogli la sua energia, le sue sensazioni, i suoi profumi e anche una semplice foglia di basilico può diventare il gladiatore, indomabile e protagonista assoluto di un piatto.

La cantina Borgo La Caccia è impegnata anche nel sociale: collabora, infatti, con la Comunità Lautari, facendo lavorare in vigna giovani in fase di reinserimento, con la supervisione ed il coordinamento degli agronomi e dei responsabili della vigna.

Borgo La Caccia e la Comunità Lautari collaborano anche nella gestione di eventi e degustazioni. Il fascino del territorio, infatti, può essere una splendida cornice per matrimoni (si possono celebrare nella cantina), convention aziendali, raduni, feste e molto altro: 4 saloni interni e le aree esterne permettono di organizzare eventi di ogni genere e dimensione, in tutte le stagioni. La cucina attrezzata può servire fino a 400 coperti e gli immensi spazi esterni possono ospitare fino a 2000 persone. Ogni settimana Borgo La Caccia organizza 4 differenti percorsi di tasting.

Presso Borgo La Caccia vengono organizzati, ogni anno, due grandi eventi pubblici: Cantine Aperte, nel periodo di fine maggio, la Festa della Vendemmia, a fine settembre.

Info: Eno Caccia - Cooperativa Sociale Agricola ONLUS - Loc Caccia 1, Pozzolengo (BS) - tel +390309918329 - info@borgolacaccia.it - www.borgolacaccia.it.

Giovanni Scotti

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