Passeggiate a filo d’acqua, lungo la via della seta comasca

Como e il suo Lago

  Turismo d’autore  

Il Museo della Seta di Como è un gioiello nascosto che rivela un’incredibile vitalità e da solo merita il viaggio.

Unico al mondo, può affascinare ogni categoria di visitatori. Dal 1990 racconta la storia del ciclo completo di lavorazione del tessuto di seta, dall’allevamento del baco alla nobilitazione, attraverso la torcitura, tessitura, tintoria e stampa. Ricchissimo il patrimonio di macchine e attrezzature tecniche, fotografie, disegni, schizzi e campioni di tessuto per abbigliamento e arredamento.

La creatività dei setaioli e dei setifici storici che ha almeno 500 anni di storia, si manifesta ancora nelle proposte di Como Crea, la fiera organizzata da Lario Fiere nella sede espositiva di Villa Erba in ottobre.

Il progetto B-Leisure realizzato da Explora, DMO di Regione Lombardia, punta proprio alla valorizzazione dei poli fieristici della regione, in quanto situati in alcune dei più bei territori, a breve distanza da suggestivi borghi, affascianti dimore storiche o grandi parchi naturali.

Anche Como, come molte città lombarde, é città d’arte.

Contemporaneo al Duomo di Milano e alla Certosa di Pavia, fondati alla fine del ‘300, il Duomo di Como dedicato alla Vergine, fu costruito nei secoli, trasformando e aggiungendo parti alla cattedrale precedente, che risaliva all’11° secolo. Un caso interessante di armonizzazione delle diverse epoche storiche e degli stili successivi, gotico, rinascimentale, barocco. Tra gli artisti spicca il nome di Filippo Juvara, l’architetto dell’enorme cupola. Ricca la decorazione interna ed esterna di statue, sculture, arazzi, altari intarsiati.

A Como passava la Via Regina, che sostanzialmente collegava la pianura padana alla valle del Reno e al lago di Costanza, passando attraverso le Alpi. Documentata dal 1187 come via pubblica selciata, correva lungo la sponda occidentale del Lario.

A Como la bellissima basilica romanica di Sant’Abbondio dell’11º secolo era proprio una delle soste lungo la Via Regina. Una tappa imperdibile nella visita della città, per il bellissimo ciclo di affreschi dell’abside, che risalgono probabilmente a metà del 1300.

Palazzo Terragni, invece, ex-Casa del Fascio di Como, testimonia al più alto livello la fase del razionalismo italiano: pietra miliare dell'architettura moderna europea, è stato progettato da Giuseppe Terragni nel 1932, con un gioco simmetrico di pieni e vuoti, di vetri e pilastri in cemento armato di grande leggerezza e luminosità.

Como è ovviamente inseparabile dal suo lago, a cui dà il nome.

La città si deve dunque vedere anche dall’acqua. Un’escursione in battello permette di scoprire le splendide ville sulle rive del lago, soprattutto sulla riva occidentale. Ville di delizie immerse in splendidi parchi, serre e limonaie, buen retiro per proprietari illustri che scoprivano le dolcezze, il clima ameno, gli scorci pittoreschi del lago fin dall’epoca del Grand Tour.

A cominciare proprio da Villa Erba, sede di un Centro internazionale di esposizioni e congressi, che ancora racconta i fatti delle famiglie Erba e Visconti: banchetti e feste in giardino, balli e vezzi di perle.

E poi Villa d’Este, Villa Carlotta, Villa Olmo quasi in città, Villa del Balbianello, in una straordinaria posizione, proprietà del F.A.I., molte ormai diventate sedi per mostre e convegni, oppure acquistate da vip stranieri innamorati del lago.

A breve distanza da Como merita una visita l’oasi di Baggero, una riserva protetta che si estende per ben 225mila metri quadrati vicino a Merone, e fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro.

Un tempo era occupata da una cava ricchissima di marne, con cui si costruì la Milano degli anni ’30, oggi è una bella riserva naturale con due laghetti artificiali a cui si accede liberamente.

Qui si apre il Rural Resort Il Corazziere, un’oasi di pace che comprende hotel, ristorante, un antico mulino, oggi museo, gestito dalla famiglia Camesasca, e intitolato all’antenato che, per via della statura, diventò Carabiniere Reale tra i Corazzieri.

Dove mangiare:

Al Cucchi: risotto alla comasca con il pesce persico di lago, polenta taragna con formaggio della Valtellina. Francesco Muralto, Como www.alcucchi.it

Crotto del Sergente: atmosfera pittoresca, vini lombardi, ricchi taglieri di salumi e formaggi, tortelli, gnocchi, coda bovina con polenta. Lora, Como www.crottodelSergente.it

Il Corazziere, ristorante con vista e cantina ricchissima, già amata da Gianni Brera, tagliere e piatti brianzoli, Merone, www.corazziere.it

Dove dormire: Rural Resort Il Corazziere, Merone, www.corazziere.it

Info:

http://www.in-lombardia.it/

www.museosetacomo.com

Franca D.Scotti

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