Turismo Religioso: “Oltre 2300 contatti tra buyer e seller alla BTRI di Roma”

Successo per la BTRI di Roma

  Turismo d’autore  

«Il turismo religioso ha un target attuale, molto vivo e offre numerose prospettive di crescita. Si tratta di capire i cambiamenti e intercettare le richieste individuali per tarare le offerte sui bisogni effettivi».

Lo dichiara Nicola Ucci, patron della Borsa Turismo Religioso Internazionale (BTRI) che si è conclusa a Roma.

Al workshop hanno partecipato 60 buyer provenienti da 13 paesi differenti, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Polonia, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria e USA, oltre che da varie parti d’Italia (Campania, Emilia Romana, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto) e 66 seller italiani ed esteri. Fruttuosa per loro la giornata di lavoro, con una media di 38 contatti individuali dichiarati da ogni buyer, per un totale di oltre 2.300 contatti commerciali.

A sorpresa, la visita del Consigliere dell’Ambasciata dell’Uzbekistan Rustam Kayumov, Incaricato D’Affari a.i., incuriosito dalle proposte italiane, a cominciare dalla Sicilia, con i Cammini francescani, alla Costa Normanna con il Duomo di Monreale, i Santuari delle Madonia, il pellegrinaggio da Solunto ai Monti Sicani e altri luoghi meno noti ma non per questi meno affascinanti.

Come pure l’Abruzzo con il percorso della Valle delle abbazie nella provincia di Teramo e le Marche che dalla Santa Casa di Loreto fanno partire più itinerari sia per il pellegrino che per il turista religioso, tra gli eremi di Monte Giove e Fonte Avellana, le abbazie di Sant’Elena, San Salvatore e San Biagio e i santuari di Macereto e delle Grazie a Jesi. Più a sud, in Umbria, spicca il sistema dei cammini Francesco’s Ways, gli itinerari sulle orme di San Francesco che conducono ad Assisi da nord partendo dal santuario de La Verna, al margine meridionale del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, o da sud partendo dalla Valle Santa reatina. Fino poi a scendere ai pellegrinaggi meno conosciuti del Lazio, come quello della via Francigena del Sud in cui svetta il Santuario del Divino Amore e l’eremo del crocifisso di Bassiano scavato nella roccia o il paesino di San Giuliano di Roma in cui in meno di trenta chilometri si trovano tre basiliche cistercensi e due conventi benedettini. Senza dimenticare i 14 antichi cammini dei Pellegrini che attraversano l’Emilia Romagna per oltre 2000 Km di percorsi, snodandosi dalla Via Francigena, candidata a patrimonio Unesco, alla Via Romea Germanica.

Soddisfacente, dunque, il bilancio conclusivo della manifestazione, organizzata da Hub Turismo religioso & culturale by Rete System srl di Nicola Ucci, in collaborazione con CITS, Centro Italiano Turismo Sociale, patrocinata dall’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana, dall’Agenzia per il Turismo della Regione Lazio e dall’Assessorato allo Sviluppo economico Turismo e Lavoro di Roma Capitale, dall’Università di Tor Vergata, e dalle maggiori Associazioni nazionali e locali di categoria (Federturismo - Confindustria, Assohotel - Confesercenti, Faita - Feder camping Lazio).

«La BTRI si conferma un evento importante per la valorizzazione del patrimonio religioso e culturale, binomio inscindibile a cui guardare con favore per chi lavora in campo turistico», commenta Paolo Proietti, Presidente Nazionale CITS.

«In questi giorni sono emerse numerose proposte inedite e interessanti per valorizzare il turismo in luoghi meno noti, spesso a rischio di spopolamento, con una grande tradizione legata alle comunità territoriali che non va abbandonata. Dobbiamo essere in grado di accogliere questa complessità e ripartire da queste forme di turismo lento per rilanciare l’economia italiana», conclude Ucci.

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