Consistente è il fenomeno del russare nella popolazione italiana: circa il 40% degli italiani (pari a 19,6 milioni di individui) dichiara di russare e i russatori sono più uomini dai 45 anni in avanti. Dall’analisi del fenomeno del russare emerge poi un’altra figura ben rappresentata: quella delle “vittime”, che raggiungono il 27% (ben 13 milioni di persone). Nella maggior parte dei casi si tratta di partner di russatori (17% - 8 milioni) e/o di persone con un altro familiare/convivente che russa (15%, circa 7,2 milioni di persone). Dallo studio si evince che esistono delle vere e proprie famiglie di russatori, dove lui, lei e talvolta un altro familiare russano (31%) e delle “super vittime del russare” che vivono in un nucleo familiare dove oltre al partner anche un altro componente della famiglia russa. Si tratta di ben 2,4 milioni di persone. L’area geografica non sembra influire sull’entità del russamento: si russa più o meno indistintamente in tutta Italia! Si distinguono invece per rumorosità notturna gli imprenditori e i liberi professionisti (15% dei russatori) da un lato e i pensionati (il 24%) dall’altro, mentre a pesare meno sul bilancio sono le casalinghe e gli studenti. La maggior parte di chi russa (l’81%) non lo fa sempre, tutte le notti, ma in situazioni particolari o solamente in alcuni periodi dell’anno: si russa soprattutto quando si è particolarmente stanchi (48%); in inverno a causa di influenze/malattie da raffreddamento (25%); quando si è ecceduto nel mangiare/ nel bere (18%); in primavera a causa di problemi allergici (11%).
Tra chi descrive il proprio modo di russare (la metà dei russatori) circa i due terzi sono consci di russare in modo molto fastidioso e rumoroso (come una motosega, un treno, un trattore), a volte animalesco (come un orso, un leone). Ovviamente le “vittime” lamentano maggiormente questo fastidio: il russare è devastante, allucinante, fragoroso. Diverse sono le “strategie” utilizzate per far smettere di russare. Ci si prova soprattutto in maniera “delicata”: schioccando le dita (33%), facendo un verso ad esempio come se si chiamasse il gatto (9%), toccando lievemente (3%), ma si arriva anche a usare le “maniere forti” (14%) strattonando e dando calci e gomitate. Pochi sono però i russatori (il 21%) e le “vittime” (solo il 19%) che dichiarano di aver adottato un rimedio per risolvere il problema del russare e nella maggior parte dei casi si limitano a prestare attenzione alla posizione che assumono durante
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