Italia già all’avanguardia in materia di liberalizzazione del trasporto ferroviario

Le Ferrovie Italiane danno il benvenuto al quarto Pacchetto Ferroviario Europeo

  Mobility (terra, acqua, aria)  

Nel quadro della politica di apertura e omogeneizzazione del mercato ferroviario, da vari anni l’Unione Europea ha emanato una serie di norme sia tecniche che commerciali, spesso raggruppate in cosiddetti “pacchetti ferroviari.

Recentemente è stato approvato il Quarto Pacchetto, che un po’ tutti gli attori del settore auspicano sia anche l’ultimo, visto che ormai a livello normativo è stato fatto di tutto per liberalizzare i mercati, quello che ancora manca e richiederà del tempo è la piena attuazione di quanto deciso.

Su questi ultimi sviluppi il Gruppo FS Italiane ha organizzato insieme al Parlamento Europeo il convegno “Il IV Pacchetto Ferroviario. La Riforma del mercato. Analisi delle proposte legislative e prospettive per il settore”, svoltosi il 12 aprile a Roma a Palazzo Giustiniani. Per la politica erano presenti David Maria Sassoli, Vicepresidente del Parlamento Europeo, Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato e Wim van de Camp, membro del Comitato Trasporti e Turismo dell’Europarlamrnto, nonché, con un intervento video, Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo.

Per il Gruppo FS sono invece intervenuti Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, e Barbara Morgante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia. Presenti inoltre Elisabetta Garofalo e Jan Scherp della Commissione Europea, Andrea Camanzi e Guido Improta rispettivamente Presidente e Segretario Generale dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti e Gianbattista La Rocca, Direttore Generale di NTV.

Praticamente tutti gli intervenuti hanno apprezzato gli sforzi dell’Unione verso la liberalizzazione che, tuttavia, procede a rilento, a differenza di quanto avvenuto per l’aviazione e altri servizi (telecomunicazioni, gas). In ambito europeo, comunque, l’Italia è la più avanzata in materia di liberalizzazione del trasporto ferroviario. E’, infatti, l’unica nazione ad aver aperto alla concorrenza il mercato dell’Alta Velocità, quello più remunerativo.

Il Gruppo FS Italiane considera il Quarto Pacchetto Ferroviario un’importante decisione legislativa comunitaria per lo sviluppo dello spazio ferroviario europeo unico. L’espansione dei servizi ferroviari in Europa, che è considerata a tutti gli effetti il mercato domestico di riferimento, consentirà alle Ferrovie Italiane, in coerenza con la strategia di espansione internazionale prevista dal Piano industriale 2017-2026, di ampliare il proprio business in Germania, Francia, Spagna e Olanda, per esportare le competenze e le eccellenze ferroviarie del made in Italy.

Un nuovo tassello per la liberalizzazione del mercato ferroviario europeo sarà fissato domenica 24 dicembre 2017 con l’entrata in vigore del regolamento UE 2016/2338, che modifica il regolamento CE 1370/2007. Da dicembre le Autorità competenti di ogni Stato membro dell’Unione Europea (Stato, Regioni, Enti locali) dovranno stabilire per il trasporto, sia su ferro sia su strada, le specifiche degli obblighi di servizio pubblico - Public Service Obligation (PSO) - e l’ambito di applicazione, potendo anche raggruppare i servizi remunerativi con i servizi non remunerativi. Specifiche che dovranno essere coerenti con gli obiettivi di politica di trasporto pubblico degli Stati membri.

Inoltre, fermo restando nel trasporto ferroviario il principio generale dell’obbligo di gara per l’affidamento dei contratti di servizio pubblico, le Autorità competenti potranno, a meno che non sia vietato dalla legislazione nazionale, procedere all’affidamento diretto dei contratti.

Dal 14 dicembre 2020, con la Direttiva 2012/34/UE, sarà invece aperto il mercato dei servizi ferroviari commerciali per il trasporto passeggeri in tutti gli Stati membri della Unione Europea. Un’apertura che segnerà il completo processo di liberalizzazione dell’Alta Velocità in tutta Europa.

Allo stato attuale la liberalizzazione dei servizi ferroviari presenta ancora rilevanti criticità per la mancata approvazione del principio di reciprocità fra gli operatori ferroviari. Mancanza che di fatto favorisce chi opera in mercati protetti in quanto è al riparo dalla concorrenza e non incontra restrizioni nell’accesso alle reti degli altri Paesi. Per il pilastro “di mercato” del Quarto pacchetto ferroviario - l’altro è quello “tecnico” - i legislatori europei hanno infatti fatto decadere l’emendamento per una maggiore reciprocità.

L’apertura del mercato ferroviario ha permesso in Italia, a tutto vantaggio dei clienti e a differenza di quanto accade negli altri Stati membri dell’UE, di ridurre i prezzi dei biglietti e di incrementare sensibilmente il numero dei collegamenti sull’intero Sistema AV/AC Torino - Salerno, in particolare sulla relazione Roma - Milano, quella più richiesta dal mercato.

Ad esempio nella fascia oraria 9 - 13 le imprese ferroviarie nazionali (Tenitalia e NTV) effettuano fra Roma e Milano complessivamente 17 corse, numero superiore alla somma di quelle programmate sulle principali relazioni europee: Parigi - Lione (5), Berlino - Amburgo (5) e Madrid - Barcellona (5).

E i vantaggi non si limitano ad avere collegamenti più frequenti, ma si traducono anche in costi inferiori per i clienti. Il prezzo medio per un viaggio Roma - Milano (565 km) è, infatti, pari a 0,15 euro al chilometro. In Germania per spostarsi da Berlino ad Amburgo (283 km) i clienti pagano mediamente 0,28 euro/km, in Francia 0,23 euro/km per il collegamento Parigi - Lione (416 km) e in Spagna 0,17 euro/km per la relazione Barcellona - Madrid (621 km) [valori relativi a biglietti di 2^ classe (Standard, Smart, Turista), tariffe omogenee e offerta con cambio orario gratuito (Base, Flex, Flexpreis, Flessibile, Flexibile)].

Ugo Dell’Arciprete

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