FUTURISMO 100 inaugura il suo percorso scientifico con la mostra al Mart di Rovereto, “Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia – Germania – Russia.”

Mart di Rovereto: Futurismo 100

  Cultura e società   

Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Manifesto futurista, FUTURISMO100 è il grande evento, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che presenta tre grandi esposizioni nell’arco di tutto il 2009.

Il progetto, a cura di Ester Coen, costituisce l’appuntamento italiano più atteso delle celebrazioni del Centenario, proponendo, attraverso le tre esposizioni, una rilettura inedita del futurismo, avanguardia artistica di cui restano ancora poco indagate le relazioni con la più audace sperimentazione europea dei primi del novecento.

L’articolato intreccio di nuove visioni, tecniche e linguaggi rivoluzionari che, quasi in assenza di confini geografici, ha percorso i primi due decenni del secolo passato, sarà illustrato attraverso il dialogo tra le mostre, ospitate non a caso in città la cui storia è strettamente connessa, in positivo e in negativo, al movimento futurista: Rovereto, Venezia e Milano.

La mostra al Mart di Rovereto, dal titolo “Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia – Germania - Russia.” (17 gennaio - 7 giugno 2009), indaga le complesse e spesso poco note relazioni tra i futuristi e i più importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche. Da una parte vengono prese in esame le relazioni con gli artisti di “Der Sturm”, come Marc Chagall, Vassilij Kandinskij, Paul Klee, August Macke, Franz Marc, a dimostrazione dei forti legami con il Paese dell’espressionismo.

Dall’altra il leggendario viaggio di Marinetti in Russia del 1914 – di cui il Mart, in coincidenza con la mostra, pubblica il primo inedito resoconto di uno storico dell’arte russo, il moscovita Vladimir Lapšin di recente scomparso – fornisce il filo conduttore per analizzare i rapporti con i pittori cubo-futuristi russi. A ribadire il fondamentale intreccio sviluppatosi a tutto campo tra Roma, Parigi e Mosca, tra i pittori futuristi e gli artisti russi, da Michail Larionov a Aleksandra Ekster, da Natal’ja Gonèarova a Ol’ga Rozanova e molti altri ancora.

Rovereto è la città destinata per vocazione, anche geografica, a rappresentare il punto d´incontro di poetiche e ideologie che, al di là della splendida e rigorosa logica costruttiva del cubismo, si sono incontrate con il futurismo lungo l’asse nord-orientale.

Cinque sono le tappe di questa mostra, scandita da altrettante sezioni – rispecchiate nel catalogo – che per la prima volta raccontano un futurismo diverso e più vivo rispetto al taglio didattico e istituzionale generalmente conosciuto.

Attraverso i diversi luoghi geografici che hanno vissuto da vicino l’esperienza e la poetica del futurismo e della sua vitalità artistica, largamente diffusa dal veloce azionismo dei manifesti, si ripercorre la sorprendente storia di questo movimento. In una visione più dinamica e articolata, che tocca le capitali internazionali della cultura di quegli anni: da Parigi a Berlino, da Mosca a Roma, fino a New York.

Parigi, la città che accolse il giovane Marinetti alla fine dell’ottocento, come promettente intellettuale e poeta, oggi propone al Centre Pompidou una mostra che analizza la centralità e l’espansione del movimento fino al 1912. Per questa ragione al Mart si è voluto prendere in considerazione il periodo immediatamente successivo, inserendo Rovereto come tappa iniziale di un percorso diverso, arricchito dalla straordinaria collezione di materiali d’archivio di Gino Severini e di Carlo Carrà, acquisiti dallo stesso Mart.

Epistolari, manifesti, cataloghi, libri e foto dell’epoca guideranno il visitatore lungo un percorso pittorico, arricchito e spiegato proprio da questa importante documentazione. Si va precisando così la percezione della complessità di quel momento storico e culturale con Marinetti e i suoi pittori da una parte, Walden e gli artisti di “Der Sturm” dall’altra.

E finalmente si potrà apprezzare l’interazione politico-culturale delle avanguardie storiche, dalla grande mostra degli artisti futuristi nel 1912 a Berlino, alle polemiche e ai dibattiti che ne scaturirono e spostarono l’asse delle alleanze culturali. Da quel momento la Germania si allea con la Francia.

Nella mostra si potranno vedere importanti influenze linguistiche, contaminazioni e connessioni tra futurismo, cubismo ed espressionismo. Chagall è rappresentato con una straordinaria tela di transizione, di proprietà del Centre Pompidou di Parigi, che mette in luce i rapporti stilistici con Boccioni, qui presentato con il Dinamismo di un corpo umano e con il Dinamismo spiralico degli anni ’13. Nella stessa sezione vengono messe in relazione le esperienze spiritualistiche di Kandinskij con le teorie degli “stati d’animo” dello stesso Boccioni. Poi, Severini, importantissima figura di collegamento con Francia, Germania e Stati Uniti, pittore molto amato da Franz Marc, è presente con una bellissima serie di dipinti intorno al tema della danza. Il frazionamento del colore attraverso la luce o l’esperienza di materiali e di tecniche diverse è messo in risalto da rare opere di Schwitters, Ernst, Feininger, artisti che videro la mostra dei futuristi e subirono, anche indirettamente, il fascino e l’influenza di questo nuovo stile dinamico.

Proseguendo il percorso si arriva a Mosca, dove vengono indagate le profonde ragioni intellettuali del viaggio di Marinetti in Russia nel 1914, l’irrefrenabile capacità della “caffeina d’Europa” di scoprire, e contemporaneamente inventare, altri territori di esplorazione o di scambio. A illustrare questo fermento di idee le straordinarie composizioni degli artisti russi di quel periodo, dall’universo arcaico orientale di Kandinskij alla purezza della visione di Maleviè (Dama e pianoforte, 1913, Krasnojarsk, Museo delle Arti di Krasnojarsk “V.I. Surikov”) alla dirompente energia delle costruzioni della Gonèarova (La foresta, 1913, Edimburgo, Scottish National Gallery of Modern Art), della Ekster (Ville synthétique, 1914, Mosca, Collezione T.O. Manašerov), della Rozanova o di Larionov (Rayonist Lilies, 1912-1913, Ufa, Museo Statale delle Arti della Baškirija “M.V. Nesterov”). Nelle immagini dei russi, come in quelle dei futuristi italiani, la città sembra esplodere nella vivacità delle luci e nello svettare delle intersezioni lineari.

Da Mosca si torna in Italia, tra Firenze e Roma, dove le figure letterarie di spicco sono Papini e Soffici, quest’ultimo già a Parigi dai primi del secolo, e da subito in contatto con il mondo dell’avanguardia. Tra il 1913 e il 1914 la sua rivista “Lacerba” concentra l’intenso dibattito intellettuale intorno al futurismo, dibattito che si estende anche alla politica. E Roma diventa un centro importante con la Galleria di Sprovieri che per la prima volta presenta gli artisti russi insieme ai futuristi.

Infine a New York, ultima tappa del percorso, ritroviamo ancora la figura di Severini che ci accompagna attraverso i suoi rapporti con Stieglitz e l’importante galleria “291”, fulcro delle ricerche dell’avanguardia internazionale di quegli anni, fortemente segnate dalla mostra dell’Armory Show del 1913. Da Stieglitz Severini espone nel 1917; molte sue opere rimarranno nella collezione del famoso gallerista che le donerà al Metropolitan Museum di New York. Tra i prestiti eccezionali di questa mostra si trova uno dei dipinti più importanti e rappresentativi della loro amicizia, Danseuse = Hélice = Mer, 1915, proveniente dalla famosa istituzione newyorkese.

Un viaggio vivace e luminoso per i meravigliosi labirinti dei rapporti e degli scambi intellettuali, vissuto nella simultaneità dell’energia che sprigiona dalle parole e dai dipinti, dalle pagine del catalogo e dagli spazi espositivi del Mart. Approdano per la prima volta in Italia, grazie a una ricerca capillare e mirata, opere provenienti dai musei delle province russe che, insieme al coinvolgimento delle più grandi istituzioni internazionali, hanno reso possibile questo grande evento.

Parte integrante del progetto espositivo di “Futurismo 100” è costituita dalle iniziative editoriali del Mart.

Ulteriori informazioni: MartRovereto - Corso Bettini, 43, 38068 Rovereto (TN) - numero verde 800 397 760 - tel. +390464438887 - info@mart.trento.it - www.mart.trento.it.

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