Il film d’animazione sarà nelle sale dal 22 dicembre distribuito da I Wonder

Le stagioni di Louise di Jean-François Laguionie

  Cultura e società   

Biligen: la stagione balneare è finita, tutti ripartono, la località si svuota, ma l'anziana Louise, cui da voce Piera Degli Esposti, perde l'ultimo treno che può riportarla in città: dall'autunno fino all'estate successiva, Louise vive nella cittadina balneare, in attesa che qualcuno venga a prenderla, in compagnia di Pepper, un vecchio cane, che lei sente parlare.

A settantacinque anni Louise costruisce, con le sue mani, un capanno sulla spiaggia ed affronta la vita come una novella Robinson Crusoe, scoprendosi più forte, intraprendente e dotata di spirito d'iniziativa di quanto immaginasse.

Louise trova il tempo di pensarsi come individuo, di confrontarsi con la sussistenza, con i cicli naturali, col passato e con una concezione del tempo alternativa. Ritornano i ricordi momenti più significativi della sua vita, dell'infanzia (all'età di otto anni è stata affidata alle cure della nonna! Ma per quale ragione?) e della gioventù (diciottenne alle prese con i primi batticuori).

A giugno, poi, come di consueto, i villeggianti tornano nella cittadina balneare e Louise decide che è meglio non porsi più certe domande.

Jean-François Laguionie riflette sulla vecchiaia, che rallenta il tempo o ne annulla il senso: nella stazione, ad esempio, c'è un orologio senza lancette e quello a muro in casa di Louise segna sempre la stessa ora.

Il film d’animazione, già presentato alla Festa del Cinema di Roma e vincitore del Grand Prize for Best Animated Feature nell'ultima edizione dell'Ottawa International Animation Festival, è intenso e poetico.

G. S.

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