Il Festival della Fiaba, per la terza edizione Giugno 2016 si ridefinisce: Festival Nazionale della Fiaba in quanto unico sul territorio nazionale per originalità e target di riferimento.

Festival della Fiaba: cos’era e cosa sarà

  Cultura e società   

Il Festival della Fiaba è nato nel 2014 da un’idea originale di Nicoletta Giberti che, collaborando con un gruppo di professionisti, indaga attraverso linguaggi eterogenei, il genere FIABA, destinato da tempo unicamente ai bambini.

Fino al diciassettesimo e diciottesimo secolo le fiabe venivano raccontate tra adulti, i bambini erano uditori occasionali, “di passaggio”. Raccontare fiabe nel luogo del fare era una occupazione diffusissima e rappresentava un’azione spirituale fondamentale.

Lo scopo principale del Festival e del Progetto Briciole, è stato in questi anni, quello di ridare al genere la sua originale utenza attraverso la filosofia del filatoio (Rokenphilosophie), seguendo un filo conduttore che accompagna l’uomo dalla notte dei tempi.

La fiaba apre la via verso l’inconscio creando un prezioso incontro con gli aspetti incerti, difficili, ombrosi ed ambivalenti della vita.

Le fiabe mettono in scena da sempre la stessa storia: l’identificazione del sé. Ogni volta che una fiaba della tradizione viene raccontata , qualcosa di prezioso viene condiviso e compreso da tutti in un’epifania personale e collettiva.

Milena Bernardi Ricercatrice e docente dell’Università di Bologna dipartimento di Scienze dell’Educazione dice: L’incanto della fiaba è diffuso in chi la narra, in chi l’ascolta, e si diffonde anche in chi la studia purché quest’ultimo non pretenda di chiuderla in una gabbia interpretativa: perché la fiaba non si lascia esaurire in un interpretazione, e neppure l’interpretazione di quest’ultima costituisce la sua ricchezza. Lavorare sulle fiabe è delicato e complesso: gran parte del loro fascino è nel loro mistero.

Il Festival della Fiaba, per la terza edizione di giugno 2016 si ridefinisce: Festival Nazionale della Fiaba in quanto unico sul territorio nazionale per originalità e target di riferimento.

Il tema del Festival della Fiaba 2016 è ILLUD TEMPUS, C’ERA UNA VOLTA

Il tema dell’edizione 2016 del Festival della Fiaba indaga il qui ed ora ed il per sempre del fiabesco, unitamente al c’era una volta.

La fiaba è in relazione al tempo come l’esistenza, dunque si compone di passato, presente e futuro ma non solo, in quanto nel fiabesco è possibile oltrepassare il confine tra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti.

La morte, sanzione del tempo finito, nel fiabesco assume connotazioni di inizio, trasformazione, rinascita, ripresa e via dicendo creando un cerchio simile all’ Uroboro il mitico serpente apparentemente immobile, ma in eterno movimento.

La fiaba apre il varco verso l’Altrove. Non si può parlare di tempo senza menzionare lo spazio e nell’Altrove, fra il c’era una volta ed il finale, si consuma il piacere narrativo, l’incantamento, la liberazione, lo stupore, il disgusto, l’illusione, sebbene la fiaba illuda disilludendo.

Ascoltando e ricevendo la fiaba al tempo presente, riconosciamo qualcosa di noi che ha a che fare con il passato, con le origini, e si consuma, nel qui ed ora, creando uno stupore, non dell’ignoto, ma di qualcosa che conosciamo da sempre, perché è in noi innato.

La voce narrante allora diviene voce antica, originaria e a sua volta atemporale.

Tutti gli artisti del Festival, partendo dal tema proposto, presenteranno a Giugno 2016 le loro

produzioni come Prime Nazionali.

Fin dalla prima edizione la caratteristica peculiare della programmazione è stata la ricerca e la volontà, di avere unicamente produzioni nate ad hoc per il Festival della Fiaba.

La location del Festival della Fiaba 2016 sarà Villa Sorra, una delle più importanti ville storiche del territorio modenese. Nel suo parco troviamo quello che è considerato l’esempio più rappresentativo di giardino “romantico” dell’Ottocento estense ed è da molti, ritenuto il più considerevole tra i giardini informali presenti in Emilia-Romagna. La tenuta, che conserva ancora oggi il nome dei Sorra (nobile famiglia che edificò il complesso e ne ebbe la proprietà per oltre due secoli), è dal 1972 di proprietà dei Comuni di Castelfranco Emilia, Modena, Nonantola e San Cesario sul Panaro. Un luogo di antica memoria e di rara bellezza, scelto anche da Pasolini come location per “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, sarà fonte di ispirazione per le proposte della IIIa Edizione: creazioni site-specific, spettacoli, conferenze, incontri, tavole rotonde, mostre d’arte, performance, videoproiezioni, concerti e fiabe.

La grande e suggestiva Serra sarà allestita con un palco ed un’area espositiva, nel Giardino Romantico verranno ricreate oltre al palco esterno le Botteghe degli artigiani e nel Bosco prenderanno vita diverse performance artistiche.

Info: www.festivaldellafiaba.com

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