Il film è in sala dal 1° ottobre

Sopravvissuto - The Martian di Ridley Scott

  Cultura e società   

Sopravvissuto - The Martian è un bel film di avventura spaziale che si colloca a metà tra quei film che potremmo chiamare di cronaca, come Apollo 13 e Capricorn One, ispirati a voli realmente avvenuti, e quelli di vera fantascienza, con omini verdi, invasori extraterrestri o semplicemente esplorazioni spaziali così estreme che ad oggi non possiamo neanche dare per scontato che verranno mai realizzate.

Il tema di Sopravvissuto - The Martian è infatti l’esplorazione umana di Marte, progetto che la NASA sta concretamente pianificando per una attuazione nei prossimi 10 o 20 anni, una volta acquisite sufficienti conoscenze sul pianeta rosso grazie alle missioni dei veicoli robot come Opportunity o Curiosity.

Naturalmente, trattandosi di un film di avventura e non di un documentario, l’aspetto scientifico della missione passa qui in secondo piano rispetto all’elemento umano, e in particolare alle disavventure che l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) deve affrontare per riuscire, come dice il titolo e come ricorda la colonna sonora con I Will Survive di Gloria Gaynor, a sopravvivere ad una lunga permanenza solitaria su Marte ed a rientrare felicemente sulla Terra.

Mark infatti, durante una missione su Marte, viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.

Inoltre Mark sa che, anche quando riuscisse a contattare la Terra, a milioni di chilometri di distanza, un eventuale missione di soccorso impiegherebbe anni ad arrivare, e quindi è costretto anche ad ingegnarsi per procurarsi provviste alimentari in un ambiente assolutamente privo di vita come la superficie marziana.

Una volta stabilito il contatto con la base la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare “il marziano" a casa. Nonostante alti e bassi, temporanei successi e contrattempi che rischiano fino all’ultimo di far fallire il tentativo, il lieto fine come ovvio non manca, grazie ad un geniale scienziato che escogita un “trucco” per utilizzare come salvatori i superstiti della missione. Questi ultimi, che stavano tornando tranquillamente verso casa, anche se mestamente al pensiero del compagno disperso, accettano coraggiosamente di rimettersi in gioco, a rischio della vita, e procedono al recupero del “marziano” con una sequenza ad alto contenuto di adrenalina.

Benchè il film sia di chiara impronta patriottica, con il trionfo del coraggio e dell’inventiva degli astronauti statunitensi e con grande sventolio di bandierine a stelle e strisce, è lodevole la scelta di aver inserito nella trama un episodio di collaborazione con l’agenzia spaziale cinese, che mette a disposizione un suo vettore per un primo tentativo di portare soccorso al disperso. In tempi di crisi ucraina (e per fortuna non ancora siriana, al momento in cui il film è stato girato) sarebbe stato troppo mostrare una collaborazione con gli scienziati russi, ma è comunque interessante vedere che in un film USA non sono solo e soltanto i cowboys a essere eroici.

Il film, diretto da Ridley Scott, è interpretato da Matt Damon e Jessica Chastain. È in sala dal 1° ottobre. Il trailer è visibile su Youtube all’indirizzo https://youtu.be/22qErUVPF0U

Ugo Dell’Arciprete

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