Una produzione Sardegna Teatro, con la regia di Guido De Monticelli dal 20 al 25 ottobre

Milano, Piccolo Teatro Grassi: Incendi di Wajdi Mouawad

  Cultura e società   

A Milano, al Piccolo Teatro Grassi, dal 20 al 25 ottobre, va in scena “Incendi” di Wajdi Mouawad, una produzione Sardegna Teatro con la regia di Guido De Monticelli, che fa rivivere gli sconvolgenti orrori della guerra in Medioriente e, insieme, commuovere profondamente e comunicare un fortissimo senso della vita, perfino della leggerezza e dell’incanto.

Ha dell’epopea, a un tempo antichissima e modernissima, quest’opera, intessuta coi fili del sangue e delle parole che combattono e risanano: un’odissea, che Mouawad affida a due fratelli gemelli. Il loro sarà un lungo viaggio verso il mistero della loro origine.

Seconda tappa di una tetralogia intitolata “Il sangue delle promesse”, “Incendi” (da cui è stato tratto il film “La donna che canta” di Denis Villeneuve) racconta la storia di Jeanne e Simon, due giovani d’oggi che vivono a Montréal. All’apertura del testamento scoprono che la madre ha lasciato loro due lettere da consegnare, una per il padre che non hanno mai conosciuto e ritenevano morto, l’altra per il fratello di cui ignoravano l’esistenza. La vicenda assume il carattere dell’inchiesta, l’inseguimento di un enigma da sciogliere, che porterà i due ragazzi a ripercorrere i sentieri di quel paese lontano, paese di guerre fratricide, sulle orme della madre e di se stessi, scoprendo una storia di torture e di violenza dal finale sconvolgente.

Da bambino sapevo smontare, lucidare, pulire, rimontare e calibrare un kalashnikov. Durante la guerra civile libanese aspettavo con gli amici i miliziani di passaggio per occuparmi delle loro armi e per guadagnarmi qualche soldo; quando mi addormentavo sognavo il giorno ancora lontano in cui avrei avuto un kalashnikov tutto mio. - Wajdi Mouawad - Ma i miei genitori si sono trasferiti in Francia per aspettare la fine di questa guerra che non è mai terminata. Allora, per l’impazienza, ho teso la mano e ho afferrato il primo oggetto che poteva, anche di poco, assomigliare a un kalashnikov, ed era una penna Pilote fine V5. Le parole diventavano cartucce, le frasi caricatori, gli attori mitragliatrici e il teatro giardino.

Nato in Libano nel 1968, Wajdi Mouawad nutre la propria vocazione teatrale sulla strada dell’esilio: da Parigi, dove arriva a otto anni con la famiglia in fuga dalla guerra civile libanese, al Québec, dove approda a quindici anni. Dopo il diploma come attore alla Scuola Nazionale di Teatro del Canada, fonda la propria compagnia e inizia a scrivere opere che riflettono sulla sua origine, in un cammino a ritroso verso quella terra che definisce “cumulo mostruoso di dolore”.

Giovedì 22 ottobre, alle ore 17, al Chiostro Nina Vinchi di via Rovello 2, è previsto un incontro di presentazione dello spettacolo. Intervengono Annamaria Cascetta, il regista, Guido De Monticelli, e la compagnia dello spettacolo.

L’ingresso è libero con prenotazione

Info, prenotazioni: Incendi di Wajdi Mouawad, traduzione Caterina Gozzi, regia Guido De Monticelli, sovratitolato in inglese a cura di Prescott Studio e Montclair State University, NJ, USA nell’ambito del progetto “Tradurre voci attraverso i continenti” - Piccolo Teatro Grassi, Via Rovello 2, M1 Cordusio - dal 20 al 25 ottobre 2015, due ore e 45 minuti con intervallo - platea 25 euro, balconata 22 euro - tel 848800304 - comunicazione@piccoloteatromilano.it - www.piccoloteatro.org

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