Nell’anno del suo 120° anniversario e dell’Esposizione Universale dedicata alla nutrizione e alla sostenibilità, Lavazza presenta a Milano, nel suo Sustainability Hub di Cascina Cuccagna, il primo Bilancio di Sostenibilità 2014

Lavazza presenta il primo Bilancio di Sostenibilità 2014

  Food and beverage  

Il bilancio è predisposto secondo le linee guida del “Global Reporting Initiative” (GRI) con lo scopo di rendicontare in maniera trasparente, misurabile e comparabile le performance in materia di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

E lo fa non solo con i suoi due Vice Presidenti, Giuseppe e Marco Lavazza, ma anche con alcuni dei partner consolidati che hanno accompagnato Lavazza nel percorso della sostenibilità e che hanno contribuito a costruire una delle storie più belle e avvincenti dell’imprenditoria italiana: Wayne Visser, Direttore di Kaleidoscope Futures, tra i massimi esperti al mondo di Responsabilità Sociale delle imprese, teoreta della SOSTENIBILITA' 2.0, ovvero un approccio innovativo alla sostenibilità; Carlo Petrini, compagno di viaggio da più di 20 anni e oggi con Slow Food partner nel progetto Earth Defenders; l’architetto Cino Zucchi, che ha progettato la nuova sede, candidata alla certificazione LEED (Leadership in Environmental and Energy Design) di livello GOLD, e che nel 2016 aprirà ai dipendenti e riqualificherà un intero quartiere di Torino con forti e positive ricadute sociali; Ralph Appelbaum, architetto che sta sviluppando il Museo Lavazza nel quale il passato guarda al futuro; Ferran Adrià - ideatore di elBulli Foundation - con il quale Lavazza ha contribuito a trasformare il caffè in icona di creatività e ricerca; Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia, con cui Lavazza sta realizzando un progetto tra Haiti e Repubblica Domenicana in un’ottica di sostenibilità economica, sociale ed ambientale; Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont, il cui supporto tecnico ha consentito a Lavazza di lanciare la capsula compostabile.

Lavazza oggi incarna perfettamente un modello moderno di sostenibilità 2.0, condivisa lungo tutta la catena di trasformazione dalla materia prima al prodotto finito, e che permea tutte le sfere aziendali. Alcuni dati emersi dal Bilancio di Sostenibilità: l’indice di emissione di CO2 per tonnellata di caffè processato (emissioni dirette) nel 2014 ha avuto un calo del 17% rispetto al 2012; il 100% di energia elettrica approvvigionata per l’operatività degli stabilimenti produttivi italiani deriva da fonte rinnovabile; i consumi elettrici specifici, ovvero per unità di caffè confezionato, nel triennio 2012-2014 sono scesi dell’8%; i consumi termici nel triennio di riferimento sono diminuiti sia in termini assoluti (circa il 6%) sia per unità di caffè confezionato (oltre il 17%).

Lavazza è da sempre attenta al patrimonio umano ed alla sostenibilità delle relazioni con i propri stakeholder interni e esterni: lo dimostrano il 98% dei contratti a tempo indeterminato e l’aumento qualitativo e quantitativo della formazione, passando da 17.812 ore nel 2012 a 22.892 ore nel 2014

La Fondazione Lavazza realizza progetti internazionali a supporto delle comunità nei paesi produttori di caffè e, parallelamente, si impegna a promuovere il benessere sociale e il miglioramento delle condizioni economiche: nel triennio 2012-2014, le erogazioni alla Fondazione sono aumentate in modo esponenziale (+166%), passando da 750.000 a circa 2 milioni di euro, finanziando 34 progetti che hanno interessato 11 paesi in 3 continenti, coinvolgendo oltre 65.000 coltivatori.

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