Glauco Mauri e Roberto Sturno insieme in un thriller metafisico

Milano, Teatro Carcano: UNA PURA FORMALITA’

  Cultura e società   

Una squallida stanza di uno squallido commissariato di Polizia. Niente di speciale, in fondo una stanza è una stanza. Ma c’è qualcosa di destabilizzante: tutto è sbilenco e inserito in una prospettiva irregolare, libri e faldoni ingrigiti dagli anni, sui muri misteriosi graffiti e un orologio senza lancette.

Quando UNA PURA FORMALITA’ di Giuseppe Tornatore uscì nel 1994, interpreti Gerard Depardieu, Roman Polansky e un giovanissimo Sergio Rubini, fu accolto, per la sua inquietante novità, con una certa difficoltà da parte della critica. Oggi è considerato uno dei suoi film più belli in assoluto (lo stesso autore ne è convinto).

Ispirato dall’intensità del racconto, dal suo ritmo illuminato da emozionanti colpi di scena, dalla razionale e al tempo stesso commossa visione della vita, Glauco Mauri ha dato vita ad una libera versione teatrale del film, in pieno accordo con Tornatore. Tutta la forza drammatica della sceneggiatura è stata preservata, con opportune modifiche delle parti troppo cinematograficamente connotate. Ma soprattutto è stata mantenuta quell'intensità che fin dall'inizio ci avvolge nel suo misterioso intreccio. Il racconto rimane oscuro fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono in una serenità inaspettata e commovente: un capovolgimento radicale di quello che sembrava un giallo.

Un delitto è stato commesso, ad esserne accusato il celebre scrittore Onoff che, nella lunga notte al commissariato, cerca ansiosamente di ricordare... ricordare... cosa?

Ad aiutarlo nella faticosa ricerca di un passato che ha voluto dimenticare un inquietante commissario di polizia, un personaggio duro e ironico, comprensivo ma implacabile. Nel faccia a faccia tra i due Mauri non ha potuto fare a meno di cogliere una somiglianza con il rapporto tra Porfirij e Raskolnikov in Delitto e Castigo.

La critica ha salutato lo spettacolo al debutto nazionale alla Pergola di Firenze a gennaio 2014 come “bellissima parabola scenica (molto contemporanea)”, “qualcosa di ben riuscito fin dalla nascita”, “la prova giovane e spigliatissima di un maestro del teatro”. Glauco Mauri - un Commissario energico, lucido, impassibile, un po’ sornione - e Roberto Sturno - uno smarrito, vibrante, disperato Onoff - offrono un’interpretazione di altissima scuola, sul filo di una tensione continua che avvince e tiene lo spettatore incollato alla poltrona fino all’ultimo secondo.

Info, prenotazioni: UNA PURA FORMALITA’ dal film di Giuseppe Tornatore, versione teatrale e regia Glauco Mauri, con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Giuseppe Nitti, Amedeo D’Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso, Marco Fiore - Teatro Carcano, corso di Porta Romana 63, 20122, Milano - da mercoledì 15 a domenica 26 aprile 2015 - 1ora e 30 minuti senza intervallo - feriali ore 20,30, domenica ore 15,30, lunedì riposo - poltronissima € 34,00, balconata € 25,00 - tel 0255181377 / 02 55181362 - www.vivaticket.it - www.ticketone.it - www.happyticket.it - www.teatrocarcano.com.

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