Il film, basato sull’omonimo romanzo scritto da Thomas Pynchon nel 2009, sarà il 24 febbraio al Cinema Colosseo Sala BIo

Vizio di forma (Inherent Vice) di Paul Thomas Anderson

  Cultura e società   

Martedì 24 febbraio 2015 - ore 21.00 Cinema Colosseo - Viale Monte Nero, 84, Sala Bio presenta in anteprima Vizio di forma il nuovo film di Paul Thomas Anderson, candidato a due premi Oscar.

Los Angeles, fine anni 1960. A Larry "Doc" Sportello (Joaquin Phoenix), investigatore privato tossicodipendente, la ex, Shasta (Katherine Waterstone), chiede aiuto per evitare che l'uomo con cui ha una relazione, il miliardario Mickey Wolfmann, sposato con un'altra donna, venga internato dalla moglie e dall'amante di quest'ultima. Lei dovrebbe essere parte del piano in qualità di esca, ma non sa che fare, crede di dovere qualcosa a quell’uomo: probabilmente questo è da lei considerato un vizio di forma … si fa troppi scrupoli. Doc accetta di aiutarla: Tu sei l’unico che non mi hai mai abbandonato gli dice lei.

Inizia così un percorso che porta Doc ad incontrare una serie di stravaganti personaggi (surfisti, traffichini, tossici, rocker, un poliziotto brutale che non riesce a nascondere la sua spinta omoerotica verso Doc Sportello, una banda di nazisti alleati con un magnate ebreo, un musicista sax tenore che lavora in incognito) e vivere bizzarre situazioni (una misteriosa entità, conosciuta come Golden Fang, che vende droga, rimedi alla droga e denti finti per gli eroinomani e che potrebbe essere una manovra per eludere il fisco messa in piedi da alcuni dentisti ...). Personaggi, storie e misteri che si avvicendano uno dopo l’altro, ma non contano niente: sono solo un mondo disperato e privo di senso, che, però, spesso fa ridere lo spettatore.

Il film, nel quale spesso passato e presente sono messi a confronto con inquadrature simili, ma non identiche, ha ricevuto due Nomination per i Premi Oscar, Migliore sceneggiatura non originale e Migliori costumi.

Joaquin Phoenix è bravissimo: serve ogni scena perfettamente, anzi la esalta. Katherine Waterstone ha il corpo del desiderio, è sexy, fragile, indecifrabile e sussurra tutto il film. Quando muove le gambe nei ricordi di Doc, poi, spiega molto bene il desiderio di ritornare ai giorni in cui stavano insieme e quando non sorride fa capire molto bene perché il presente non è il passato.

Giovanni Scotti

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