Accordo tra Regione e Fondazione Stelline per la realizzazione di un centro culturale multifunzionale dedicato all’uomo simbolo del Rinascimento

Expo: Milano celebra il genio di Leonardo

  Cultura e società   

Lo scorso 10 febbraio, Pier Carla Delpiano, presidente della Fondazione Stelline, Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, e Alberto Artioli, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano, (nella foto da sinistra a destra) hanno sottoscritto un accordo triennale finalizzato alla costruzione di un polo attrattivo storico-territoriale.

Leonardo da Vinci è simbolo di contaminazione culturale per tutti i milanesi, lombardi e italiani. Deve essere la nostra stella polare, che ci guidi verso un nuovo sviluppo di Milano. È solo così che si può ottenere una crescita vera, culturale ma anche e soprattutto economica. Qui a Milano abbiamo tutto: dobbiamo dirlo al mondo - ha detto Pier Carla Delpiano - Poter essere oggi la realtà candidata a dare voce e visibilità a tutta la storia, il percorso e le realizzazioni artistiche del Genio è un punto di partenza, e non di arrivo, per noi. Ciò che vogliamo offrire, sia ai visitatori di Expo 2015, ma anche a tutti coloro che negli anni continueranno ad apprezzare le opere di Leonardo, è un luogo che possa essere la casa contemporanea del Genio, dove il passato possa incontrare e arricchire i progetti futuri, tramandando in modo naturale ed efficace l’enorme patrimonio artistico e culturale lasciatoci in eredità da Leonardo da Vinci.

Nel cuore di Milano, in corso Magenta, per sua natura già in posizione strategica e nevralgica, prenderà quindi forma un centro multifunzionale che celebrerà, sia durante l’Expo che dopo, Leonardo Da Vinci, l’uomo simbolo del Rinascimento. Il progetto prevede la creazione di un chiosco esterno tra la Basilica di Santa Maria delle Grazie e Corso Magenta, che dovrà deviare il flusso dei turisti verso il Palazzo e i percorsi dedicati all’opera leonardesca.

Il Palazzo delle Stelline, a fianco del Cenacolo, di Santa Maria delle Grazie e della Casa degli Atellani, dove l’artista visse mentre lavorava all’Ultima Cena, si candida così a diventare un avamposto divulgativo per promuovere tutte le attività che il territorio lombardo svolge, sia per gli italiani che per i turisti stranieri, consentendo anche una maggior funzionalità al Palazzo, già dotato di servizi di ristoro e accoglienza.

Cavalchiamo il binomio tradizione - innovazione: portare il passato nel futuro. - ha commentato Cristina Cappellini - L’Esposizione Universale sarà una straordinaria occasione per mostrare al mondo le nostre tante bellezze artistiche e Leonardo da Vinci rappresenta uno dei nostri massimi rappresentanti, un simbolo centrale anche per la Lombardia, in quanto operò in diversi territori della nostra regione.

Alberto Artioli, rappresentante del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo, ha ricordato tutte le difficoltà e i relativi costi del mantenimento del capolavoro di Leonardo.

La fragilità dell’Ultima Cena obbliga a limitare il numero dei visitatori (30 persone ogni 15 minuti) al fine di non turbare le condizioni ambientali del refettorio, dove esso è conservato. - ha precisato Alberto Artioli - Il protocollo d’intesa diventa così una preziosa occasione di approfondimento culturale e di ampliamento della fruizione e della comprensione del Cenacolo e dell’opera di Leonardo.

 Versione stampabile




Torna