La mostra è ospitata alla Pinacoteca di Brera fino al 22 marzo 2015

Milano: Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499

  Cultura e società   

La Pinacoteca di Brera celebra Donato Bramante (1443/44 - 1514), a cinquecento anni dalla sua morte, con una mostra promossa dal Comune di Milano che ricostruisce il lungo soggiorno in Lombardia e a Milano (almeno dal 1477 fino al 1499) dell’artista dalla poliedrica personalità, cosmografo, poeta volgare, et pittore valente … et gran prospettivo, e l’impatto che la sua opera ha avuto sugli artisti lombardi.

La mostra dedicata a Bramante fa parte di un calendario di appuntamenti che caratterizzano un momento davvero speciale per l'offerta che riguarda il patrimonio artistico e cognitivo della nostra città. - dichiara Filippo Del Corno, assessore alla Cultura - Stiamo vivendo una stagione speciale che nasce dal dialogo e dalla rete tra istituzioni e musei che valorizza il patrimonio delle collezioni e crea le premesse per vincere la sfida di Expo. Milano ha partecipato fattivamente, grazie a prestiti importanti, alla realizzazione di questa mostra che testimonia la ricchezza del patrimonio artistico milanese e la storia degli artisti che nei secoli hanno vissuto a Milano contribuendo a crearne identità.

La mostra, curata da Sandrina Bandera, Matteo Ceriana, Emanuela Daffra, Mauro Natale e Cristina Quattrini, con Maria Cristina Passoni e Francesca Rossi, ha ricevuto il sostegno di Giorgio Armani, che ha risposto con entusiasmo al Bando per la ricerca di finanziamenti lanciato dalla Pinacoteca di Brera nel maggio scorso.

Il rinnovamento innescato da Bramante nel territorio lombardo, in un momento di straordinaria vitalità culturale della corte sforzesca (con la presenza tra gli altri di Leonardo da Vinci e del poeta fiorentino Bernardo Bellincioni) tocca non solo l’architettura, ma anche l’insieme delle arti figurative, ed è su queste che si incentra il percorso dell’esposizione. Non si sono sottratti al suo fascino i protagonisti indiscussi della pittura rinascimentale in Lombardia: Vincenzo Foppa, Ambrogio Bergognone, Bartolomeo Suardi (noto come Bramantino) e Bernardo Zenale hanno reagito, ognuno secondo il proprio registro espressivo, al modo “eroico” di occupare e di rappresentare lo spazio. A sua volta Bramante è stato segnato dai materiali, dalle tecniche, dalle esigenze di prestigio di una corte per molti aspetti ancora legata al mondo tardogotico; ha saputo praticare una architettura di mattoni e di materiali umili, destinata a occupare spazi ristretti e a soddisfare nello stesso tempo le ambizioni dei committenti.

La mostra “Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499” evoca, in primo luogo, le tappe essenziali per la formazione dell’artista ed indaga il seguito che la sua attività ebbe, in modo particolare a Milano e in Lombardia, tra gli esponenti delle diverse arti figurative. Le cinque sezioni della mostra, allestita nelle sale della Pinacoteca di Brera, interagiscono, in un dialogo serrato, con le opere della collezione permanente, secondo il progetto di Corrado Anselmi.

Il catalogo è edito da Sira.

Info: Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499 - fino al 22 marzo 2015 - Pinacoteca di Brera, via Brera 28, Milano - www.pinacotecabrera.net - www.brera.beniculturali.it.

Giovanni Scotti

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