L’esposizione in corso fino al 30 marzo 2015

Roma, Stadio di Diocleziano: Gladiatores e Agone Sportivo - Armi e Armature dell’Impero Romano

  Cultura e società   

Da quando il film di Ridley Scott ne ha riproposto le gesta, i gladiatori sono tornati ad essere una categoria sinonimo di forza e coraggio, presenti nelle fantasie dei ragazzi come i cowboy o gli astronauti. La realtà, come ben sappiamo, era molto diversa: a fronte di pochi combattenti che guadagnavano il favore delle folle, centinaia perivano per soddisfare il gusto degli spettatori di Roma antica per gli spettacoli cruenti.

Ce lo ricorda questa bella mostra di armi ed armature, basata sulla collezione ricostruita dall’Arch. Silvano Mattesini (Associazione Archeos) ed esposta dal 25 settembre 2014 al 30 marzo 2015 allo Stadio di Domiziano, l’area archeologica situata sotto Piazza Navona recuperata dopo anni di restauro e recentemente aperta al pubblico.

A voler essere precisi i giochi dei gladiatori si svolgevano normalmente negli anfiteatri, come il più celebre di tutti, il Colosseo. Lo stadio fu voluto da Domiziano come sede di giochi atletici, che egli ammirava in quanto amante della cultura greca e che avrebbe voluto rendere popolari a Roma. Organizzò anche dei giochi a cadenza quadriennale come quelli olimpici, ma con poco successo vista la netta preferenza dei romani per il sangue.

“Gladiatores e Agone Sportivo - Armi e Armature dell’Impero Romano” si pone come un ‘viaggio’ emozionante ed avvincente nella gladiatura, una delle più caratteristiche e affermate espressioni della cultura di Roma antica.

Unica nel suo genere, la raccolta comprende corazze, elmi, spade, scudi, schinieri, cinture, cingula e maniche di protezione: oltre 300 esemplari.

Ordinata in sei diverse sezioni, l’esposizione che sviluppa il filone dell’archeologia sperimentale ripercorre la storia dell’armamento gladiatorio dal IV secolo a.C. fino all’inizio del II secolo d.C., illustrandone le diverse tipologie e seguendone l’evoluzione.

Accanto alle armi e alle armature anche tutti gli accessori utilizzati nell’agone sportivo: dai guantoni alle lance, dalle loriche da auriga ai dischi da lancio, dagli strumenti musicali dell’epoca alle maschere tragiche.

Da non perdere lungo il percorso l’armamento da parata di un personaggio della gens Flavia; gli elmi da cerimonia della caserma gladiatoria di Pompei; gli elmi da Mirmillone e da Hoplomachus e la tipologia di armamento dell’esercito romano, tanto influenzato proprio dalle esperienze gladiatorie.

Al centro della scena, chiaramente, il gladiatore la cui figura subì nei secoli un grande cambiamento: da semplice guerriero catturato dai soldati romani in battaglia e costretto a combattere o a morire (e spesso a entrambi), a vero e proprio professionista, famoso come una ‘star’ di oggi.

L’esposizione permette di scoprire, inoltre, le varie classi di gladiatori: dai Thraeces riconoscibili dalla loro spada ricurva agli Hoplomachi provvisti di alti schinieri; dai Sagittarii equipaggiati di archi e frecce agli Equites con lancia e spade; dai Retiarii muniti di rete e tridente ai Venatores in lotta contro le fiere; dai Provocatores armati alla maniera militare ai Mirmillones, la classe più comune di gladiatori.

E per dare ai visitatori un’idea precisa di come si svolgevano gli scontri reali, in grandi vetrine sono rappresentate le “coppie” di combattimento, quelle che, secondo regole ben precise, si affrontavano tra di loro nell’arena: Thraex contro Mirmillone, Mirmillone contro Hoplomachus, Provocator contro Provocator...

Info: Via di Tor Sanguigna 3. Roma - dal lunedì al giovedì e la domenica, dalle 10 alle 19, il venerdì dalle 10 alle 22, il sabato dalle 10 alle 20 - biglietto 8 euro, 6 euro per il ridotto - www.StadioDomiziano.com.

Ugo Dell’Arciprete

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