Una grande kermesse organizzata dalla Famiglia Di Gaetano

Firriato a Milano: un successo senza precedenti

  Food and beverage  

Lunedì 26 maggio, a Milano, nei Chiostri dell’Umanitaria, si è celebrato un evento particolare, “Experiencing Firriato”, una grande kermesse dedicata al vino, organizzata dalla Famiglia Di Gaetano per celebrare l’importante anniversario dei 20 anni di presenza dello storico marchio del vino siciliano nel capoluogo lombardo.

Era da tanto tempo che volevamo organizzare un evento celebrativo a Milano - afferma Vinzia Novara, amministratore insieme al marito Salvatore Di Gaetano dello storico marchio Firriato - città alla quale siamo ormai legati da oltre vent’anni. E’ stata proprio questa ricorrenza l’occasione che ci ha spinto a festeggiare questo forte e indiscusso legame. Milano, sul versante enogastronomico, vanta una tradizione e un’offerta che la collocano al vertice delle capitali enogastronomiche più prestigiose del vecchio continente. Inoltre si respira già il fermento per l’imminente Expo, evento universale che ruoterà proprio attorno al cibo e ai grandi vini della tradizione italiana e internazionale. Experiencing Firriato - conclude Vinzia - vuole essere un’esperienza da vivere e da ricordare, dedicata a quanti, in questa città, ci hanno sempre seguito con passione ed amicizia.

Il logo dell’azienda ricorda che il Firriato è l’area prossima alla casa padronale, ben delimitata e protetta, dove venivano impiantate le colture più preziose, a partire dalla vigna

Firriato, l’azienda che ha creduto nell’immensa ricchezza e complessità del terroir siciliano, ha raccontato così la Sicilia del vino. Terra in grado di offrire una produzione completa ed inimitabile: grandi vini rossi e bianchi ed eleganti bollicine, memorabili vini dolci, tutti declinati da Firriato secondo le regole dell’eccellenza enologica e del rispetto del territorio. L’evento milanese ha permesso di scoprire l’immenso e variegato universo Firriato, una realtà produttiva che ha scritto alcune delle più belle pagine della storia enologica dell’isola, collezionando, nel tempo, dei gioielli di inestimabile valore rappresentati dalle sei tenute: Baglio Sorìa, Borgo Guarini, Dagala Borromeo e Pianoro Cuddia nell’Agro di Trapani e, poi, Cavanera alle pendici dell’Etna e Calamoni a Favignana.

All’interno dei giardini dell’ex convento francescano del ‘400 erano state disposte 9 isole di degustazione, ognuna dedicata a una specifica produzione del mondo Firriato, che hanno permesso al visitatore di vivere l’esperienza di un vero e proprio viaggio sensoriale in Sicilia. Abbiamo così potuto provare le eleganti bollicine prodotte sull’Etna e nell’agro trapanese; i vini di Favignana e del Vulcano, i grandi classici, bianchi e rossi, ed anche la nuova linea di vini biologici, per la prima volta in degustazione al pubblico, dopo la presentazione in anteprima avvenuta bel corso dell’ultima edizione del Vinitaly. Grande spazio è stato dato anche ai vini dolci naturali, vere perle di estrema piacevolezza. Due le aree speciali: una con i grandi Cru, le etichette che hanno consacrato il nome di Firriato tra i grandi nomi dell’enologia italiana, e un’altra dedicata alle degustazioni verticali di Camelot, Harmonium, Ribeca, Cavanera rosso e Quater bianco.

L’ospite d’onore della serata è stato lo chef stellato Enrico Bartolini del ristorante Devero (2 stelle Michelin), che, per l’occasione, ha proposto alcuni assaggi delle sue migliori creazioni, utilizzando vere e proprie prelibatezze dell’Isola come il tonno siciliano, lo zafferano dell’Etna e i pistacchi di Bronte. La sua arte si è cimentata con la preparazione live di un risotto alle rape rosse e salsa di gorgonzola. Un piatto in grado di emozionare e stupire. Altro momento gourmet dell’evento è stato quello dedicato alla degustazione di due Presidi Slow Food made in Sicily, con i formaggi del Consorzio della Vastedda del Belice e il Suino Nero dei Nebrodi con i pregiati salumi dell’azienda La Paisanella. Gli ospiti della serata hanno anche potuto apprezzare le specialità di tonnara di Favignana dell’azienda Nino Castiglione.

Nel corso della serata, nel meraviglioso Salone degli Affreschi, prezioso gioiello artistico e architettonico custodito all’interno della struttura, ha suonato il terzetto Sinestesys, mentre, attraversando i chiostri rinascimentali, era possibile ammirare il “Respiro del Mare”, l’istallazione fotografica di Giò Martorana, artista palermitano di fama internazionale, premiato dall’Unesco per l’attività svolta nel campo della fotografia ritrattistica. Martorana, con 23 scatti dalla forte carica e potenza espressiva, racconta uno dei mestieri più antichi del Mediterraneo, attraverso i ritratti in bianco e nero di cinque pescatori.

Giovanni Scotti

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