La disillusione, il rapporto con l’infanzia, l’amicizia ormai tramutata in altro e la perdita dell’innocenza

Milano, Teatro Filodrammatici: Nuvole Barocche

  Cultura e società   

Giovedì 8 maggio 2014, debutterà al Teatro Filodrammatici di Milano Nuvole Barocche. Lo spettacolo della compagnia Carrozzeria Orfeo, scritto e diretto da Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca Stano che ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André, rimarrà in scena fino al 18 maggio.

1979: è l’estate dei grandi sequestri e del rapimento di Fabrizio De André e Dori Ghezzi. Nello stesso periodo tre ragazzi, in passato amici e da diverso tempo lontani tra loro, si ritrovano in uno scantinato per rapire un bambino. La disillusione, il rapporto con la loro infanzia, l’amicizia ormai tramutata in altro e la perdita della loro innocenza, i temi che dominano i dialoghi. La periferia: luogo border-line, luogo di confine tra il lecito ed illecito, tra l’illusione e la disillusione, tra sogno e realtà lo spazio in cui agiscono.

La vicenda di “Nuvole Barocche” è simbolo della crisi sociale all’interno del proletariato e come culmine dei tormentati anni ‘70 con un occhio di speranza ai vicini ’80. I tre protagonisti vorrebbero tornare indietro alla loro giovinezza per recuperare uno sguardo ormai perso, ma tutto è svanito per sempre, tutto ormai ruota intorno all’inganno e alla speranza di un riscatto sociale. L’anarchia (Nico), l’alcolismo (Beppe) e l’emarginazione (Pier) come punti di contatto tra i tre protagonisti e il cantautore genovese.

Il titolo si ispira all’omonimo album e alla canzone Le nuvole di Fabrizio De André e, proprio come quelle nuvole in cielo, anche all’interno dell’anima di Beppe, Nico e Pier qualcosa sta per scoppiare, qualcosa si è rotto per sempre e come la pioggia chiede di essere liberato. Tre ragazzi che hanno perduto il contatto con il mondo, con le istituzioni e soprattutto con se stessi: perdenti nella vita, eroi dei propri sogni, uomini, loro malgrado.

Con “Nuvole Barocche” ‘non volevamo celebrare in modo divinatorio la figura del cantautore genovese. – scrivono gli autori - Abbiamo invece indagato la sua poetica, le sue debolezze di uomo, le fragilità e i limiti ispirandoci a ciò che lui stesso faceva attraverso la propria poesia: dar voce alle diversità e all’emarginazione. Abbiamo provato fin dall’inizio a distaccarci da alcuni facili luoghi comuni, dalla tentazione di abbandonarci a comode citazioni, cercando invece di comprendere il significato del sequestro De André-Ghezzi all’interno del suo contesto storico-sociale e quale valore possa assumere, nella vita di un essere umano, l’esperienza del rapimento. Tutto ciò ci ha portato a fare delle riflessioni sul ruolo del sequestrato e del sequestratore e di come, in fondo, queste due esperienze di miseria umana si assomiglino e si avvicinino.

Info: Nuvole Barocche, con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André, drammaturgia e regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca Stano, con Fabrizia Boffelli, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca Stano - 8/18 maggio 2014 - biglietteria@teatrofilodrammatici.eu - www.teatrofilodrammatici.eu.

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