Viaggio nell’Italia autentica

Borghi Autentici d’Italia

  Turismo d’autore  

Dormire in una tipica casa della Carnia o dell’Alto Salento, passeggiare in un borgo accompagnati da un abitante che ne racconta la storia o le caratteristiche, mangiare una torta preparata dalla vicina di casa.. vivere per qualche giorno il ritmo di chi vive sul posto… è la proposta delle “Comunità Ospitali”, un modello di accoglienza sostenibile seguito dai comuni dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia.

I piccoli comuni che fanno parte di questa rete – fondata nel 2002 - sono oggi più di cento e in quasi tutte le regioni, ma le “Comunità Ospitali” sono meno di una decina.

Infatti l’ospitalità nei borghi è il risultato di un percorso di qualificazione dei luoghi e della capacità di accoglienza della comunità.

Sauris, Sutrio, Lauco, Comeglians, Prato Carnico-Raveo in provincia di Udine o Locorotondo in provincia di Bari sono stati i primi ad attivarsi in questo senso e rappresentano il modello di riferimento per l’accoglienza delle Comunità Ospitali. Sul sito www.borghiautenticiditalia.it una sezione permette ai visitatori di prenotare un soggiorno (per la coppia, la famiglia o il gruppo) in ognuna di queste Comunità Ospitali con un mini-budget (es. weekend per due a Locorotondo con meno di 100 €) e con servizi inediti come il “tutor” che accompagna in visita al borgo e che introduce i “cittadini temporanei” in botteghe artigiane o luoghi caratteristici…; oppure la cuoca “personale” per scoprire ricette e sapori autentici del posto.

Il progetto coinvolge attivamente altri venti borghi, in procinto di aprire al pubblico nuove strutture fra la primavera 2009 e il 2010.

L’Associazione Borghi Autentici d’Italia offre in questo modo ai privati e alle amministrazioni comunali un “modello di sviluppo” anche economico, finalizzato a migliorare la qualità di vita del borgo. La Comunità Ospitale (il risultato “finale” del percorso proposto ai borghi dall’Associazione Borghi Autentici) può tradursi in forme di ospitalità diffuse all’interno del borgo anche se si tratta di un progetto più complesso di quello che oggi viene definito Albergo Diffuso, che coinvolge l’intero borgo, la vita della comunità, l’idea di contribuire al bene della collettività.

Ecco perché anche l’Amministrazione comunale dev’essere protagonista del dispositivo di ospitalità insieme ai suoi cittadini, e partecipare al percorso virtuoso per fare del borgo una “comunità ospitale”, capace di accogliere nel tempo i “cittadini temporanei”.

Quale dovrebbe essere a ben pensarci il vantaggio per il turista nel soggiornare in stanze e case sparse nel borgo invece che in un’unica struttura ricettiva? Si interroga Stefano Lucchini Se l’appeal dell’ospitalità nel borgo si riducesse alle strutture ricettive si correrebbe il rischio di una qualità non omogenea di servizio, o di minori confort in camera…E poi non sarebbe così originale, perché si tratterebbe di fatto di una sorta di B&B. Invece – e noi lo stiamo verificando - quello che oggi conta per il turista è la località. Non tanto quella ‘da cartolina’ quanto un’alternativa esistenziale, una comunità e un modo di vivere talmente positivi e distanti dal caos cittadino e dalla mancanza di qualità sociale… da fare desiderare al turista di vivere almeno per qualche giorno lo stesso ritmo, gli stessi valori, sapori e tradizioni.

Informazioni: Tel. 0524-587185 - www.borghiautenticiditalia.it

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