Quantificati, per la prima volta, i benefici ambientali dell’usato

Interessante analisi dell’Impatto Ambientale del Riutilizzo

  Ambiente, Igiene e Sicurezza  

Estendere la vita dei prodotti tramite il riutilizzo è considerato da più parti come un efficace mezzo per contribuire all’obiettivo della conservazione delle risorse (materiali ed energia) e della riduzione delle emissioni di gas serra, in quanto consente di soddisfare la domanda dei consumatori senza la produzione di nuovi prodotti. Significativo è anche l’aspetto associato alla riduzione dei rifiuti, particolarmente rilevante considerato che l’alternativa al riutilizzo è quasi sempre lo smaltimento.

Da quarant’anni si parla delle “4 erre” (riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero), una gerarchia di priorità nelle politiche ambientali che, con il tempo, é diventato una direttiva europea ed una legge nazionale.

Le prime due “erre” (riduzione e riutilizzo), in base ad un criterio sanitario, ambientale ed anche economico, dovrebbero avere totale priorità sulle altre: ma non si é riusciti a fare moltissimo. Spesso, i progetti applicati non tengono conto di chi realmente opera nel settore, lavorando a KM 0, generando ricchezza e posti di lavoro, e producendo anche importanti risultati ambientali.

Un problema al quale Mercatino srl e Occhio del Riciclone hanno deciso di dare fine - ha dichiarato Sebastiano Marinaccio, Presidente della Mercatino srl - collaborando allo sviluppo di un’innovativa metodologia di misurazione, che permetterà a cittadini e istituzioni di intendere la reale importanza del lavoro di chi riutilizza.

La Mercatino srl, che opera dal 1995 nel settore dell’intermediazione tra privati di oggetti usati, e il Centro di Ricerca Occhio del Riciclone hanno, infatti, misurato l’impatto ambientale di oltre 200 punti vendita dell’usato: nel corso del 2012, gli affiliati alla Mercatino srl hanno venduto 9.480.090 oggetti che, in base ad una conversione ottenuta su congrui campioni di peso identificati e rilevati da Occhio del Riciclone corrispondono a oltre ben 22.000 tonnellate e ne hanno evitate 100.000 in termini di CO2 equivalente.

Grazie a questo lavoro - ha detto Pietro Luppi, Direttore del Centro di Ricerca Occhio del Riciclone - sarà possibile fondarsi su basi certe al momento di generare politiche di riduzione, riutilizzo e preparazione al riutilizzo, e al momento di creare accordi di programma con tutti i portatori di interesse.

La Mercatino srl é risultata così protagonista di un sistema etico-sociale di riutilizzo che contribuisce in modo concreto alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.

Un enorme lavoro di riutilizzo grazie al quale 72 milioni di euro sono stati restituiti alle tasche delle famiglie italiane (che ricevono mediamente il 50% del prezzo di vendita dei loro beni) e 1850 persone hanno ricevuto un salario: risultati economici e occupazionali che, avendo un effetto diretto sugli indici di consumo, rappresentano un’importante e concreto contributo contro la crisi.

Obiettivo principale della ricerca è stato la creazione e il test di una metodologia di misurazione degli impatti ambientali del riutilizzo di beni pienamente applicabile ai flussi di merci gestiti dagli operatori commerciali dell’usato e alle loro peculiari caratteristiche.

La metodologia sviluppata permette non solo la stima del peso del riutilizzato, ma anche una chiara lettura dei rispettivi impatti ambientali. La metodologia si basa sull’applicazione dell’analisi semplificata del ciclo di vita dei prodotti (Life Cycle Assessment-LCA) alle categorie merceologiche trattate dai punti vendita di Mercatino srl. I ricercatori dell’Occhio del Riciclone (Maya Battisti, Gianluca Fabbri, Pietro Luppi, Stefano Merciai , Andrea Pannone) hanno condotto un approfondito lavoro di analisi per l’individuazione di prodotti “tipo” che, tenendo conto di frequenze di vendita e composizione in termini di materia prima, rappresenta 29 distinte sottocategorie merceologiche di beni usati. Individuato il set di prodotti “tipo” hanno, poi, realizzato per ognuno di essi un’analisi LCA in grado di definire l’impatto ambientale associato a ogni bene di riferimento e, di conseguenza, a ogni sottocategoria merceologica. L’analisi del ciclo di vita dei prodotti ha consentito di determinare specifici coefficienti in grado di quantificare l’impatto ambientale evitato in conseguenza dell’acquisto di un bene usato. Gli indicatori utilizzati sono stati: consumo di risorse, emissioni di gas serra ed impatto sulla salute umana.

Info: Mercatino srl - info@mercatinousato.com - www.mercatinousato.com; Occhio del Riciclone - http://www.occhiodelriciclone.com.

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