Salute: medicina estetica batte chirurgia estetica

15° Congresso Internazionale Agorà

  Bellezza e Benessere  

Nel corso del 15° Congresso Internazionale Agorà è stata presentata la classifica dei trattamenti più richiesti con il Filler, che si conferma al primo posto.

Dopo un decennio di dominio, e complice la crisi, la chirurgia cede il passo alla medicina estetica, meno invasiva e più alla portata di tutti. È quanto emerge dall’ultimo rapporto sulla ripartizione dei trattamenti estetici nel mondo realizzata dalla American Society of Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), il cui commento è stato presentato al 15° Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agorà, l’evento di riferimento per gli esperti del settore. Secondo le statistiche, se, nel 1997, il rapporto era 55 a 45 in favore del bisturi, nel 2012 la situazione non si è soltanto ribaltata, ma l’ago si è spostato nella direzione diametralmente opposta con un 83,29% di trattamenti di medicina estetica al fronte di un 16,72 di chirurgia.

Ma quali sono le procedure di Medicina Estetica più diffuse nel nostro Paese? I trattamenti con filler di acido ialuronico sono in testa alla classifica.

La classifica, realizzata in esclusiva e in anteprima da Agorà-Amiest, è stata una delle protagoniste del Congresso che fino al 12 ottobre ha accolto, presso il Centro Congressi Marriott del capoluogo lombardo, i più importanti esperti nel campo della medicina estetica a livello internazionale. Non è stata solo una vetrina per conoscere in anteprima mondiale le nuove tendenze relative ai trattamenti di medicina estetica, ma anche un punto di partenza per discutere dello stato attuale di un settore che non sembra conoscere crisi.

Quest’anno il filler, particolarmente in voga tra i Vip, si conferma in testa alla classifica, seguito dai sempre richiestissimi trattamenti con tossina botulinica.

Dal rapporto emerge al terzo posto la Biorivitalizzazione cutanea che rispecchia una nuova cultura dei pazienti che hanno compreso l’importanza di mantenere la cute in un ottimo stato di salute, attraverso l’apporto di acido ialuronico e pool vitaminici finalizzati a equilibrare l’insieme di queste sostanze naturalmente presenti nella cute e nel derma che a causa dell’invecchiamento, dell’esposizione solare o per altre problematiche si diradano, alterando sia la struttura che l’aspetto esteriore.

Trend Positivo confermato anche per la tossina botulinica come secondo trattamento medico-estetico più richiesto in italia, mentre all’estero, come confermano le statistiche presentate al Congresso Agorà, è invece saldamente al comando. Dagli Stati Uniti alla Germania, passando per Francia e Gran Bretagna, questo trattamento sta conoscendo una vera e propria età dell’oro Secondo i dati della American Society of Aesthetic Plastic Surgery, riportati anche dall’autorevole blog d’informazione Huffington Post, gli ultimi dodici mesi è stato il periodo in cui le procedure non invasive per il ringiovanimento del viso hanno raggiunto il picco massimo con un aumento del 6% e un totale di oltre 13 milioni di procedure. Si tratta del terzo anno di fila in cui per avere un aspetto più giovane e levigato si spende in interventi non invasivi come la tossina botulinica, i filler e la microdermoabrasione. Le iniezioni di tossina botulinica sono aumentate dell’8% con 6.1 milioni di procedure, il numero più alto fino ad ora.

Ma qual è il segreto di questi trattamenti?

Il loro potenziale è infinito - sottolinea Alberto Massirone, presidente di Agorà-Amiest - Basti pensare che negli Stati Uniti, la FDA (Food & Drug Administration) ha autorizzato l’estensione delle indicazioni terapeutiche di una delle specialità medicinali a base di tossina botulinica di Tipo A presente nel mercato americano al trattamento delle rughe perioculari. Ciò rappresenta un’altra importante approvazione in label per la tossina botulinica di Tipo A che ne conferma la sicurezza - prosegue il Prof. Massirone - ed è stata ottenuta a seguito dei risultati emersi da due studi clinici che hanno arruolato un totale di 1362 pazienti.  La FDA ha, inoltre, chiarito che l’utilizzo della tossina botulinica di Tipo A nei due studi clinici, alle dosi consigliate, non ha portato all’insorgenza di effetti sistemici ma esclusivamente locali, di miglioramento estetico.

Al terzo posto della classifica dei trattamenti di medicina estetica più amati sia dalle donne italiane, che rappresentano l’87% dei pazienti, che dagli uomini (13%), entra in classifica la biorivitalizzazione cutanea.

Si tratta di un trattamento anche preventivo - spiega Massirone – che attraverso l’apporto di sostanze naturali in grado di stimolare la produzione di collagene ed elastina e a migliorare la vascolarizzazione locale. La tecnica della biorivitalizzazione consiste in piccole iniezioni effettuate con aghi molto sottili a livello del derma, in punti specifici del viso, del collo, del décolleté e delle mani. Si tratta di una metodica di rapida esecuzione e non lascia tracce. Grazie ad un piano di trattamento mirato si possono osservare in tempi brevi dei progressivi miglioramenti dell’aspetto cutaneo.

Rispettivamente al quarto e al quinto posto, due differenti tipi di laser.

Il primo che permette una epilazione definitiva, mentre il secondo, il laser Q-Switch, è indicato per la rimozione controllata di macchie, discromie e tatuaggi che spesso rappresentano un motivo di disagio e imbarazzo per i pazienti.

La medicina estetica non invasiva che supera la chirurgia estetica. Di questo e di molto altro si discute da oggi al Congresso Agorà, che ormai da 15 anni rappresenta un appuntamento immancabile per i medici di tutta europa che si occupano di questo settore.

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