Il film nella sale dal 10 gennaio, è tratto dal romanzo “L’atlante delle nuvole dell’inglese David Mitchell, edito in Italia da Sperling & Kupfer

Cloud Atlas di Tom Tykwer, Andy Wachowski e Lana Wachowski

  Cultura e società   

Il film è composto da sei storie che si svolgono in parallelo e sono ambientate in sei epoche diverse, come se fossero, però, presenti in un’unica dimensione senza tempo, legate dai temi della reincarnazione, del transfer spirituale e di come un’azione rivoluzionaria sia un germe che si muove nel tempo generandone altre.

A metà ottocento un avvocato americano si adopera contro la schiavitù, negli anni ’30 un giovane compositore bisessuale viene incastrato da un grandissimo autore presso il quale lavora, a San Francisco negli anni ’70 una giornalista cerca di svelare un complotto per la realizzazione di un reattore nucleare, ai giorni nostri in Inghilterra un anziano editore viene incastrato e internato in una casa di cura da cui cercherà di fuggire, nella Seul del 2144 un clone si unisce ai ribelli e scopre che quelle come lei sono utilizzate come cibo per altri fabbricati e infine nel 2321 in una Terra ridotta all’età della pietra da una non ben identificata apocalisse un uomo entra in contatto con i pochi membri di una civiltà tecnologicamente avanzata e si ribella alla tribù dominante.

Nell’adattare il romanzo di David Mitchell, il film scritto e diretto da Tom Tykwer (si è occupato delle storie che si svolgono negli anni ’30, ’70 e nella modernità) e dai fratelli Wachowsky (che hanno lavorato sulle due storie future e su quella che si svolge nel XIX secolo) crea una narrazione che, per incrociare meglio le sei storie, fa interpretare al ricco cast di attori (Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess, Bae Doo-na, Ben Whishaw, James D’Arcy, Zhou Xun, Keith David, Susan Sarandon, Hugh Grant) personaggi diversi, anche per razza e sesso, in tutte e sei le storie, con make-up ed effetti speciali che, spesso, li rendono quasi irriconoscibili.

La componente più interessante del film è certamente il montaggio dei sei episodi: si salta di storia in storia, lasciando ad ognuno diversi minuti o pochi secondi, montando insieme non solo le diverse epoche, diverse persone o diverse azioni, ma anche i momenti di rivelazione, di crisi, di fuga o di tensione di tutte le storie.

Il film, molto complesso per la sua struttura, dura 172 minuti.

(GS)

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