Già disponibile anche in Italia

BVS: nuovo dispositivo per malattia coronarica

  Salute  

A Milano, presso il Circolo della Stampa, Abbott ha presentato l’innovativo dispositivo vascolare bioriassorbibile (BVS), il primo al mondo nel suo genere, che rivoluziona il trattamento della malattia coronarica (CAD).

BVS, disponibile in più di 30 Paesi in tutta Europa, in parte dell’Asia Pacifica e dell’America Latina, arriva ora anche in Italia.

I dati clinici pongono in evidenza i benefici dell’innovativo BVS nel trattamento della malattia coronarica: BVS, infatti, assicura il ripristino del flusso sanguigno in maniera simile a uno stent metallico. Si dissolve gradualmente e completamente, lasciando i vasi liberi di tornare al proprio stato naturale e di recuperare la propria funzionalità, proprio perché non è uno stent metallico permanente.

BVS è realizzato, infatti, in polimero di acido polilattico, un materiale naturale che si dissolve, comunemente usato per i punti di sutura riassorbibili. I potenziali benefici a lungo termine di questo dispositivo sono significativi. Il vaso, infatti, è di nuovo in grado di restringersi e dilatarsi per aumentare il flusso di sangue al cuore in risposta alle normali attività; consente inoltre maggiori opzioni diagnostiche e terapeutiche; diminuisce la necessità di trattamenti a lungo termine con farmaci anti-coagulazione e, infine, si preservano i vasi per eventuali futuri re-interventi necessari per la cura dei pazienti.

Evitare la presenza di un corpo estraneo rigido permanente comporta notevoli vantaggi dal punto di vista del recupero funzionale dell’arteria coronarica. - dichiara Antonio Bartorelli, direttore Unità Operativa di Cardiologia Interventistica del Centro Cardiologico Monzino, Università di Milano - Con il nuovo BVS, essa è infatti in grado di rispondere nuovamente agli stimoli fisiologici del paziente. Stiamo assistendo alla quarta rivoluzione della rivascolarizzazione miocardica non chirurgica nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica.

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte in Italia.

L’angioplastica coronarica ha dimostrato una riduzione della mortalità di circa il 50% nei pazienti con infarto miocardico acuto ed un miglioramento dei sintomi nei pazienti con malattia cronica. In Italia si effettuano ogni anno 278.000 coronarografie e 140.000 angioplastiche coronariche, ma la popolazione dei pazienti affetti da malattia coronarica nota o misconosciuta è decisamente maggiore.

Negli ultimi 50 anni si è assistito ad un profondo cambiamento nella diagnosi e nella terapia dei pazienti con malattia coronarica. – dichiara Ciro Indolfi, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche URT del CNR Università Magna Graecia, Catanzaro - La possibilità di una diagnosi precoce oggi ha permesso di riscontrare questa patologia anche in soggetti giovani nei quali viene posta una grande attenzione per selezionare la migliore strategia terapeutica alla luce della lunga aspettativa di vita. Oggi l’età media della popolazione si è allungata di 7 anni raggiungendo più di ottanta anni.

Il nuovo dispositivo bioriassorbibile BVS è disponibile in varie lunghezze e diametri per adattarsi alle esigenze dei medici che hanno in cura pazienti con la CAD. Il dispositivo, che assomiglia a una gabbia cilindrica, è progettato per tenere aperto un vaso ostruito da una placca aterosclerotica e ripristinare il flusso di sangue al cuore. BVS è una struttura temporanea, a differenza di un stent che è un impianto permanente. La struttura, dopo essere stata posizionata nella parete vascolare ed aver assolto al suo ruolo di sostegno medicato, è in grado di dissolversi gradualmente e completamente. L’uso del BVS consente di eliminare la presenza di un corpo estraneo nel vaso ed offre un potenziale recupero della reattività naturale di quest’ultimo.

Gli studi clinici compiuti in oltre 20 Paesi in tutto il mondo indicano che il dispositivo ijn esame si comporta esattamente come il miglior Drug Eluting Stent (DES) presente sul mercato in termini di eventi avversi (MACE) e di rivascolarizzazione della lesione target (TLR). Inoltre, fornisce il beneficio aggiuntivo di dissolversi gradualmente nel tempo (circa 2 anni), lasciando i vasi liberi di tornare al proprio stato naturale e di recuperare la propria funzionalità. 

Info: www.abbottitalia.com.

 Versione stampabile




Torna