Un nuovo itinerario in Umbria, la Via di Francesco, attraversa la Valle Santa reatina, la Valnerina, fino a Spoleto, Trevi, Spello, Assisi

Dedicato a Francesco

  Turismo d’autore  

C’è un nuovo itinerario nel cuore dell’Italia, antico e nuovo nello stesso tempo. In Umbria, terra di santi per definizione, si può percorrere a piedi la Via di Francesco, un itinerario che unisce idealmente alcuni dei luoghi legati alla presenza del Santo. L’idea appare scontata, forse, visto che tutta l’Umbria è francescana, ma oggi si avvale di una segnaletica precisa, di informazioni accurate, di tappe predisposte.

I paesaggi sui quali si posa l’occhio del pellegrino sono i medesimi che hanno rallegrato il cuore semplice di Francesco; le località di tappa conservano la memoria delle sue parole e delle sue gesta; la gente che si incontra lungo il cammino è imparentata con lui. L’Umbria è rimasta, nonostante tutto, la terra di Francesco, nutrita di una spiritualità che parla di amore per le piccole cose, di rispetto e gratitudine per il creato, di accoglienza generosa dell’altro, chiunque egli sia.

Tra colline ricoperte di boschi e valli intensamente coltivate si percorrono sentieri, mulattiere e strade secondarie, scoprendo i piccoli centri e le cittadine dell’Umbria.

Ognuno si ritaglierà un percorso personale, secondo il tempo, la fatica e gli interessi. Come sui grandi Cammini europei più famosi, la Via Francigena  o il Cammino di Santiago, anche la via di Francesco permette scelte personali e deviazioni in assoluta libertà. L’importante è sentire che i propri passi ripercorrono tracciati antichi e ricchi di significato. Da nord a sud la Via di Francesco attraversa tutta l’Umbria. Proviamo a percorrere il tratto che da sud, in provincia di Terni, risale verso Assisi, punto focale, proprio al centro della regione.

Si inizia a camminare nella Valle Santa reatina, una pianura quasi circolare, solcata dal fiume Velino e circondata da rilievi montuosi e collinari. La Valle è detta “santa” per aver ospitato numerosi insediamenti monastici e, dal XIII secolo, i “luoghi” degli ordini mendicanti: qui si arriverà a contare fino a 23 conventi francescani. L’itinerario prosegue nella Valnerina, che segue il corso del Nera tra Visso e Narni: nella sua parte settentrionale, è delimitata dai Monti Sibillini e dall’altopiano di Norcia. È stata nei secoli un percorso importante per la transumanza e per i commerci, variante “direttissima” della Via Lauretana da e per Roma. Le tappe per giungere ad Assisi da sud sono Piediluco, Arrone,  Spoleto,  Trevi, Spello.

Si inizia il cammino da Piediluco, dove la tradizione vuole che Francesco abbia attraversato il lago in barca; possiamo ripetere oggi questa esperienza circondati da un intenso paesaggio, dove è tangibile la comunione con Madre natura, principio ispiratore della Regola di San Francesco.

All’imbocco della Valnerina ad Arrone troviamo l’ex convento di San Francesco, dove oggi ha sede l’Ente Parco Fluviale del Nera.

Tra i monumenti più importanti della Valnerina c’è l’Abbazia di San Pietro in Valle, chiesa romanica di origine longobarda, incastonata in un paesaggio incontaminato, gioiello isolato con affreschi anonimi del 1100 che anticipano la prospettiva e il movimento, incredibilmente moderni.

La parte centrale del percorso si snoda nella Valle di Spoleto, o Valle Umbra, tanto cara a Francesco: ”Nihil iucundius vidi mea valle spoletana”. Numerose abbazie, pievi e conventi testimoniano il fascino spirituale di questo territorio, che racchiude centri storici ricchissimi di arte e storia.

Entrare a Spoleto dal Ponte delle Torri regala intense immagini sulla Rocca Albornoziana e gli uliveti tutto intorno.

Sovrasta Spoleto il Monteluco, da sempre ritenuto luogo sacro con la sua secolare lecceta, il “Bosco Sacro” che ospitò movimenti eremitici siriani dall’inizio del IV sec. Nel 1218 Francesco vi costruì un piccolissimo convento, con anguste cellette ancora oggi visibili nell’attuale Convento di S. Francesco, dove si respira l’intensità e la pace dei luoghi di meditazione.

Andando verso Trevi, vale la pena una sosta alle Fonti del Clitumno, incantevole luogo cantato e descritto dai tempi di Virgilio fino a Goethe e Carducci, un’oasi di pace e di freschezza lungo il percorso.

Si scopre così Spello, uno dei borghi più belli d’Italia, appoggiata sopra uno sperone allungato da nord a sud, con il suo incantevole spettacolo di torri e campanili, vicoli e palazzi disposti nel pittoresco disordine di una tipica struttura medievale. E, tra  scalinate strette, stradine lastricate e logge aeree, anche i capolavori di Bernardino di Betto detto Pintoricchio negli affreschi della Cappella Baglioni e nella Chiesa di S. Andrea.

Spello merita una visita anche per le sue iniziative culturali. Ad esempio la mostra “Aurea Umbria. Una regione dell’Impero nell’era di Costantino” in corso nel Palazzo Comunale fino al 9 dicembre. Con grande intensità, a Spello, convivono l’anima romana della “Splendidissima Colonia Julia” e lo spirito mistico francescano. Ecco perché Spello è una delle tappe de “La Via di Francesco” che qui si identifica con il Monte Subasio, che idealmente lo lega ad Assisi.

Il pellegrino potrà così scegliere, sulla base della segnaletica dei sentieri, monitorati costantemente dal CAI, quello più adatto alle sue esigenze per giungere lentamente da Spello ad Assisi.

Assisi è il cuore dell’itinerario, meta del cammino, dove si concentrano i luoghi di Francesco. Fondamentale tappa l’Eremo delle Carceri, già antico luogo di eremitaggio, avvolto in un fitto bosco di latifoglie sulle pendici del Monte Subasio, dove il giovane Francesco si ritirava in meditazione. La Basilica di Santa Maria degli Angeli sorge nell’area della “Porziuncola” dove nel 1226 morì Francesco, “nudo sulla nuda terra”. La sua tomba è nella cripta posta sotto l’altare della Basilica Inferiore di Assisi; da non perdere nella Basilica Superiore lo splendido ciclo di affreschi di Giotto, che racconta gli episodi della vita del Santo.

Per facilitare il percorso di pellegrini, turisti e appassionati, il Consorzio Umbria and Francesco’s Ways ha organizzato una segnaletica di strade e sentieri e l’indicazione di hotel, ristoranti, monasteri, eremi, case d´accoglienza, musei, santuari e conventi.

www.prospello.it   www.viadifrancesco.it.

Franca Scotti

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