La mostra-evento sarà a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia dal 29 agosto al 2 dicembre 2012

Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta

  Cultura e società   

L’esposizione ruota intorno all’eccezionale arrivo a Venezia, dopo 12 anni di restauri da parte del Museo Statale Ermitage e 250 anni circa dal suo arrivo a San Pietroburgo, dell’opera La Fuga in Egitto, che può considerarsi il primo capolavoro di grandi dimensioni (204x324 centimetri) di Tiziano. Il formato, infatti, è il telero veneziano.

L’opera fu realizzata per Andrea Loredan e il suo nuovo palazzo sul Canal Grande, Ca’ Loredan Vendramin Calergi nel 1507 – anno in cui, come racconta il Vasari, Tiziano lascia la bottega di Giovanni Bellini per quella di Giorgione. L’opera, che incanta per i suoi colori e per i suoi misteri, è considerata il manifesto della pittura tizianesca: la natura è viva e vitale, il bosco di dimensioni impensabili è spettacolare, freme. Molti animali che animano la tela, i quali ritrasse dal vivo – scrisse Vasari – e sono veramente naturali e quasi vivi.

L’opera, che ha rivelato importanti novità grazie al restauro e che segna la scoperta della natura da parte di Tiziano, esposta subito dopo il restauro alla National Gallery di Londra, giungerà a Venezia, grazie a un accordo internazionale, direttamente dall’Inghilterra per poi tornare a San Pietroburgo, da dove, hanno già annunciato, non potrà più allontanarsi.

La mostra, curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva, è un’occasione più unica che rara per chi non intende andare nella città fondata da Pietro il Grande. Accanto al La Fuga in Egitto, sono esposte anche Sacra Famiglia , La morte di Erisittone e il Sacrificio di Abramo dello stesso Tiziano e le opere di altri maestri veneti del Rinascimento come, ad esempio, Bellini (Allegoria sacra), Giorgione (Omaggio al poeta, Tramonto, Tempesta, Madonna con il bambino), Cima da Conegliano (San Gerolamo), Sebastiano del Piombo (Nascita di Apollo Morte di Adone), Albrecht Durer (Fuga in Egitto), Hieronymus Bosch (Trittico di Santa Liberata e Trittico degli Eremiti) Lorenzo Lotto (San Girolamo) per raccontare sia l’evoluzione dell’arte, dei colori e della storia, che rimane impressa nelle tele di questi artisti, sia la rivoluzione della sguardo sulla natura e del rapporto in pittura tra figura e paesaggio, tra le fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento.

La rassegna è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo Statale Ermitage, dalla città di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, con la collaborazione della National Gallery di Londra e della Fondazione Ermitage Italia.

Il catalogo è di Marsilio.

Info e prenotazioni: Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta - 29 agosto/2 dicembre 2012 - Galleria dell’Accademia, Dorsoduro, 1050, 30100, Venezia - Tel. 041 5200345 - www.gallerieaccademia.org - info@gallerieaccademia.org.

Giovanni Scotti   

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