Tra arte e innovazione tecnologica.

Resine sintetiche Gobbetto

  Casa e arredo  

Fino alla fine degli anni ’50 le resine venivano utilizzate prevalentemente per la costruzione di barche e di aerei, ed è in quel periodo che nasce Gobbetto. Infatti è proprio in quegli anni, a cavallo tra il ’50-’60 che l’azienda, presieduta da Giancarlo Gobbetto, brevetta la prima linea di resine monolitiche, Monosint®, ideale per i rivestimenti di pavimenti, pareti e superfici in genere nel settore industriale, per rispondere alle esigenze del settore edile – prevalentemente industrie alimentari e farmaceutiche -. In questi anni Giancarlo Gobbetto, realizza “Mare Sotto” un’opera che rappresenta il primo lavoro sperimentale che valorizza la tecnica della separazione del colore in fusione polimerica termoindurente. L’obiettivo degli anni ’80 è quello di estendere l’applicazione anche agli ambiti residenziali e commerciali. Gobbetto presenta infatti due nuove linee per interni: Gobbetto Dega Art® e Gobbetto Dega® Spatolato, che consentono di ottenere effetti spatolati, decorati e colori personalizzabili, affermandosi anche nel settore dell’architettura civile per abitazioni, uffici e spazi commerciali. L’Azienda in quegli anni conosce un grande fermento produttivo, arrivando a presentare la linea per esterni denominata Gobbetto Dega® Carpet. Oltre alla moglie Itala, da sempre a fianco di Giancarlo Gobbetto, negli anni ’90 fanno il loro ingresso in Azienda i figli Gianluca e Clarissa. Entrambi  promuovendo le nuove ricerche tecnologiche e di applicazione dei prodotti, incoraggiano  soluzioni estetiche sempre più inedite.

L’ingresso nel terzo millennio è per Gobbetto un momento di grande slancio progettuale. L’impossibile diventa possibile. Le resine diventano il materiale indispensabile utilizzato dai creativi di tutto il mondo. Le superfici in resina sono flessibili, elastiche, assumono colorazioni e consistenze luminose esclusive; avvolgono e ricoprono qualsiasi tipo di oggetto o materiale. Si iniziano a realizzare pavimenti in resina asportabili.

E’ in questi anni che l’Azienda presenta nuove proposte come Flexint® un’esclusiva resina morbida, Gobbetto Dega® Texture, un’originale finitura che richiama gli elementi della natura, Poliepo® Termo, una resina termosensibile, Poliepo® Biolux, una resina fosforescente, Dega  Rock®, lo stucco resinifero che conferisce al pavimento finito un aspetto di pietra naturale rocciosa ideale anche per ambienti umidi, Street Spot® e Street Spot® Autoposante, una soluzione per pavimenti calpestabili, autoposanti, removibili e riutilizzabili.

Nel frattempo lo showroom di via Carroccio a Milano è sempre più frequentato da progettisti ed artisti alla ricerca di soluzioni personalizzate per valorizzare il proprio lavoro e la propria creatività; sempre affiancati dalla ricerca tecnica e applicativa dello stabilimento di Trezzano sul Naviglio.

Negli anni ’60 la comunicazione dell’Azienda si concentra prevalentemente sulle caratteristiche tecniche del materiale e in particolar modo sulla linea Monosint®.

Nel 1978, Thomas Maldonado, illustre universitario Ordinario della cattedra di Progettazione Ambientale al Politecnico di Milano, studia il nuovo marchio e il logotipo dell’Azienda. Le “2G” e le frecce, che sintetizzano il nome del titolare Giancarlo Gobbetto nel vecchio marchio, sono ora trasferite in caratteri tridimensionali.

Negli anni ’90 cataloghi e brochure sono gli strumenti di comunicazione utilizzati e proprio le suggestive immagini degli ambienti realizzati favoriscono la richiesta da parte di artisti e designer di questo materiale.

Nel nuovo millennio l’Azienda concentra l’informazione sul mondo dei creativi. Il colore e la libertà offerti dalle infinite possibilità combinatorie della resina con altri materiali, concedono infinite applicazioni.

In questi 50 anni di attività, Gobbetto vanta importanti realizzazioni in Italia e all’estero e prestigiose collaborazioni con multinazionali.

In Italia si possono ricordare la realizzazione del pavimento della area mostra della Triennale di Milano, i pavimenti del Museo Perugina e del Museo del Tesoro di San Gennaro presso il Duomo di Napoli.

Un’importante collaborazione è quella che si realizza nel 1982/83 con Agip. In quegli anni la multinazionale, che possedeva dei villaggi in Algeria di fianco alle postazioni petrolifere del Sahara, dove le tempeste di sabbia invadevano le strade lasciandole semidistrutte, chiede all’Azienda una soluzione che le permetta di realizzare una strada camionabile che risolva questo problema. La collaborazione con Agip proseguirà negli anni seguenti anche in Nigeria e in Egitto.

Nel 2006 l’Onu e l’artista Ranan Lurie scelgono le resine Gobbetto per realizzare “Uniting Painting”, un’insolita opera d’arte per celebrare i sessant’anni delle Nazioni Unite. La realizzazione parte dall’ingresso del Palazzo dell’Onu e si srotola in un continuum lungo le scale fino al cortile esterno per svanire nell’East River e riemergere su Roosvelt Island.

Anche Raymundo Sesma, artista di fama internazionale, ha firmato per la Mostra d’arte contemporanea Balelatina di Basilea una grande opera, Campo Expandido VII, che si può ammirare ancora oggi all’esterno della fiera. L’opera, costituita da una maestosa ed imponente gru portuale, inaugurata nel giugno 2007, è stata interamente rivestita con le resine Gobbetto.

Non ultima, la prestigiosa sponsorizzazione de La Montagna di Sale, l’imponente scultura firmata da Mimmo Paladino esposta in Piazza Reale a Milano dal 7 aprile al 13 giugno 2011.

L’installazione, costituita da una struttura in legno lamellare, è stata realizzata con 500 quintali di sale  provenienti dalla Sicilia, semiconsolidato grazie all’utilizzo della resina Gobbetto Dega® Stabil, solitamente impiegata per la realizzazione di manti stradali in Gobbetto Dega® Carpet per esterno e appositamente rielaborata per questa realizzazione dal laboratorio di ricerca Gobbetto insieme l’artista.

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