Il giovane autore lombardo, di madre lecchese, ha curato anche la sceneggiatura del film

Il vestito buono di Alessandro Alpini

  Cultura e società   

Italia, 1971. Francesco è un giovane ventisettenne che vive solo con la madre e non è un uomo di mondo. E’ un operaio metalmeccanico che lavora da un paio di anni in una fabbrica nell’hinterland milanese e non conosce ancora bene le dinamiche  sociali di questo ambiente. Tuttavia, un giorno decide di partecipare a una manifestazione in piazza per far colpo su Giulia, che lavora come segretaria nella stessa fabbrica. Lei lo conosce solo di vista, perciò Francesco decide che deve impressionarla in qualche modo e, quindi, si veste con il vestito della domenica, la giacca più preziosa che ha comprato … con tanti risparmi.

Durante la manifestazione, Francesco non riesce a parlare con Giulia, che è in prima fila. La protesta degenera in vari scontri fino alla morte di un poliziotto, ucciso da un mattone lanciato da mano ignota. Durante gli scontri un suo amico, Antonio, rimane ferito. Nel prestargli aiuto la sua giacca si sporca con molto sangue. Francesco, come altri, preso dal panico, fugge e si libera della giacca sporca di sangue buttandola da un ponte nel Naviglio.

Iniziano le indagini. Il Commissario Reggiani riceve pressioni per concluderle in fretta. Si cerca un  capro espiatorio: tutti han fretta di chiudere una vicenda dolorosa, i giornali, la polizia, la fabbrica, i sindacati. Appena si presenta l’occasione di una traccia, rappresentata dal vestito ritrovato il giorno dopo nei canali, il Commissario torchia i dipendenti della fabbrica. In un finale amaro, l’unica persona che riconoscerà il vestito, sarà Giulia, che a malincuore identifica e perciò condanna Francesco, ancora perdutamente innamorato di lei.

Il film Il Vestito Buono parte dalla storia di un singolo per delineare brevemente i modi e i costumi di un periodo, quello dei primi  anni ’70, che ha coinvolto, a diverso titolo e con diverso grado di “profondità”, tutta la società italiana dal dopo-piazza Fontana.

Tra gli attori Luca Torraca dell’Elfo, Alberto Mancioppi del Piccolo Teatro di Milano, alunni sempre del Piccolo, Francesca Borrelli, ed attori delle varie compagnie amatoriali legate al territorio lecchese (oratori di san Giovanni, Premana, Introbio).

La London film School di Londra si è trasferita a Introbio, Lecco e Vendrogno per raccontare la storia de Il vestito buono di Alessandro Alpini (nella foto) che ha diretto le riprese coadiuvato da una troupe internazionale.

Il corto è ambientato nei monti della Muggiasca, dove il sindaco Acerboni ha fornito un aiuto significativo, e nella vecchia fabbrica Gerosa di Rancio.

Il giovane regista è così tornato nei luoghi della sua infanzia … per far rivivere un pezzetto di storia locale: la fabbrica metalmeccanica, le lotte sindacali degli anni 70, i modi e i costumi di un periodo che ha coinvolto, a diverso titolo e con diverso grado di profondità, tutta la società italiana, l’eterna storia universale dell’uomo che si trova nel luogo sbagliato nel momento sbagliato …

Giovanni Scotti

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