Il Museo Poldi Pezzoli dedica la mostra autunnale al suo fondatore

Gian Giacomo Poldi Pezzoli: l’uomo e il collezionista del Risorgimento

  Cultura e società   

In occasione dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, il Museo Poldi Pezzoli dedica la mostra autunnale al suo fondatore: Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879), una delle figure più appassionanti dell’Ottocento italiano.

L’esposizione Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’uomo e il collezionista del Risorgimento, in

programma dal 12 novembre 2011 al 13 febbraio 2012, racconta le vicende dell’Indipendenza e dell’Unità d’Italia attraverso gli occhi, le esperienze e la collezione di opere d’arte di questo protagonista milanese d’eccezione.

La partecipazione di Gian Giacomo Poldi Pezzoli alla nascente nazione italiana – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Museo – si tradusse per lui nel sostegno all’arte contemporanea, all’artigianato artistico e alla tutela del patrimonio lombardo, per concludersi con la donazione della propria casa – museo a uso e beneficio pubblico nel 1881.

La mostra, a cura di Lavinia Galli e Fernando Mazzocca, è stata preceduta da una lunga ricerca d’archivio e ricostruisce le vicende biografiche e artistiche di Poldi Pezzoli, puntando l’attenzione sul suo impegno civico. Il giovane nobiluomo ebbe infatti un ruolo politico nel corso delle Cinque Giornate di Milano, sostenendo economicamente il Governo Provvisorio e infine pagando con l’esilio in Svizzera e la confisca dei beni il suo coinvolgimento.

Le trenta opere esposte fanno luce sulla cultura artistica italiana nel “decennio di preparazione” all’Unità quando letteratura, teatro e arte concorrono a promuovere una silenziosa opposizione agli stranieri eleggendo il Medioevo e l’Italia comunale trecentesca a metafora di un’Italia libera.

L’esposizione in particolare si focalizza sulla genesi delle prime due stanze realizzate tra il 1846 e il 1856 per la casa museo Poldi Pezzoli, l’Armeria e lo Studiolo dantesco e sulla relativa valenza patriottica.

La mostra, diffusa, si snoda in un percorso espositivo che coinvolge diversi spazi del Museo, tra i quali la Sala d’armi e lo Studiolo dantesco, e si articola in tre sezioni: la prima, biografica, si apre con il Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli di Francesco Hayez e alcuni documenti di archivio, tra cui il Libro dei Conti autografo appena ritrovato. Quindi un video biografico ripercorre le tappe della vita del collezionista calandole nella realtà storica e politica dell’epoca.

La seconda sezione indaga la moda del collezionismo d’armi (che contagia anche i pittori di storia come documenta l’importante dipinto Ventura Fenaroli arrestato dai Francesi di Francesco Hayez) e la nascita delle Armerie in Italia, dall’Armeria Reale di Torino alle armerie milanesi Sanquirico e Uboldo, quest’ultima saccheggiata dagli insorti durante le Cinque Giornate. Intorno al 1848 anche il giovane Gian Giacomo Poldi Pezzoli affida a Filippo Peroni, scenografo scaligero, l’allestimento di una fantasiosa armeria in stile gotico all’interno del suo palazzo. Distrutta da un bombardamento nel 1943 la Sala d’Armi è rievocata da gigantografie e bozzetti dello stesso Peroni.

Infine la terza sezione si concentra sul mito di Dante nell’Ottocento e la sua valenza patriottica, per spiegare il clima in cui sorge a casa Poldi Pezzoli lo Studiolo Dantesco, realizzato nel 1853-1856.

Dedicato a Dante e alla Divina Commedia, questo ambiente, che è forse il più bell’omaggio a Dante dell’Ottocento europeo, si è miracolosamente salvato dai bombardamenti ed è stato recentemente restaurato. In mostra opere di iconografia dantesca dei lombardi Vincenzo Vela, Eliseo Sala, Federico Faruffini, Giuseppe Bertini.

L’allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini con linguaggio semplice e informale, mette in risalto la figura di Poldi Pezzoli, giovane protagonista del suo tempo.

Una serie di setti ‘rossi’, disposti in apparente disordine, definisce il percorso di visita e, dialogando con i toni caldi presenti nelle opere esposte, ne valorizza i contenuti.

A disposizione dei visitatori, oltre al video biografico, un apparato didattico completo a cura di Stefano Zuffi, costituito da audio guide realizzate in collaborazione con giovani attori del Piccolo Teatro di Milano, che accompagnano nel percorso espositivo e nella comprensione delle opere e da pannelli a cura di Emilio Fioravanti (G&R Associati) per la parte grafica.

Approfondisce l’esposizione un catalogo, con una completa biografia di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e un ricca appendice documentaria, edito da Umberto Allemandi Edizioni.

I video sono stati ideati e prodotti da Storyville.

La mostra è stata realizzata grazie al sostegno e al contributo di Banca Popolare Commercio e Industria (Gruppo UBI Banca), The Gabriele Charitable Foundation, Lugano, Regione Lombardia, Provincia di Milano. Ha ottenuto il Patrocinio di Comitato per il 150enario dell’Unità di Italia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia - Cultura, Provincia di Milano, Comune di Milano – Cultura, Expo, Moda, Design, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Università degli Studi di Milano, Consolato Generale di Svizzera in Italia e Assessorato alla Cultura della Città di Lugano. Sponsor tecnici: Arterìa, Fondazione Corriere della Sera, Ciaccio Broker, IGPDecaux, ICMoving Channel, Vivaticket - 89.24.24 Pronto PagineGialle®.

Info: Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’uomo e il Collezionista del Risorgimento. - Fino al  13 febbraio 2012 - Museo Poldi Pezzoli - Via Manzoni 12, 20121 Milano - Tel. 02794889/02796334 - www.museopoldipezzoli.it.

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