Sicurezza al centro della medicina estetica

Il XIII° Congresso Internazionale di Medicina Estetica di Agorà

  Salute  

Intervista ad Alberto Massirone, presidente della Società Italiana di Medicina ad Indirizzo Estetico e della Scuola Superiore Post-Universitaria di Medicina Estetica Agorà Alberto Massirone, presidente della Società Italiana di Medicina ad Indirizzo Estetico Agorà e della Scuola Superiore Post-Universitaria di Medicina Estetica Agorà di Milano nel tirare le conclusioni del XIII° Congresso internazionale di Medicina Estetica appena conclusosi a Milano non ha dubbi: “si è trattato di un successo che non ho difficoltà a definire un trionfo, sia per noi come Agorà che per la medicina estetica in generale”In che senso “per la medicina estetica”?Perché questa disciplina si è ormai definitivamente affrancata e distinta dalle altre branche della medicina – dalla dermatologia alla chirurgia plastica, dalla geriatria alla cosmetologia – rappresentando un approccio innovativo e complementare, con un ottica insieme educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa  E per il Congresso di Agorà?Sia le aziende espositrici che le migliaia di partecipanti ci hanno riconosciuto una crescita e il raggiungimento di un livello confermato dalla qualità delle presentazioni e dal confronto – qualche volta anche ‘duro’ e ‘severo’ su temi come la tossina botulinica e la cavitazione, piuttosto che su aggiornamenti di altissimo livello scientifico sugli ultimi filler innovativiMa torniamo al rapporto tra la medicina estetica e le altre discipline mediche ‘vicine’Ecco, la definizione di ‘vicine’ mi sembra corretta: perché la medicina estetica si è confermata come una medicina a tutto tondo, assolutamente autonoma e da non confondere con altre discipline come la chirurgia plastica ed estetica o la dermatologia. Un esempio evidente è venuto dalla vicenda degli attacchi all’uso della tossina botulinica per motivi esteticiCosa avete fatto?Proprio su mia iniziativa si è riunito a Milano, insieme alle società europee di medicina estetica, il “Collegio Italiano delle Società Scientifiche di Medicina Estetica” costituito dalla società più rappresentative in questo campo della medicina e con un’attività pluri-decennale di ricerca, formazione e sviluppo in questo settore,   per discutere ed elaborare un Position Statement sul provvedimento francese che pochi mesi fa ha prima bloccato e poi riammesso alcune pratiche estetiche, e che è stato inviato a tutti i ministeri dei vari paesi, ed anche a quello italiano con relativa audizione presso il Consiglio Superiore di Sanità. Proponendo iniziative concrete a difesa di pazienti e medici.Quali, in particolare?Proprio in quella occasione abbiamo deciso di dar vita ad una piattaforma internazionale basata sul web per la raccolta dei dati relativi alle complicanze ed agli effetti avversi che dovessero presentarsi nello specifico campo della Medicina Estetica, così da poter comunicare velocemente agli organi competenti eventuali problemi, ed informare tutti gli associati in modo tempestivo.Al congresso si è anche parlato dei rischi per i cittadini derivanti dall’uso di internet e dalle offerte di prestazioni di medicina estetica low costSu questo siamo stati categorici: non dovrebbe essere consentito ordinare un trattamento estetico sul web senza essere stati prima visitati da un esperto, pagandolo in anticipo e decidendo in autonomia che quella è la soluzione giusta per correggere il proprio inestetismo, operando la scelta solo in base a una logica di convenienza economica. Temiamo anche che possano verificarsi inconvenienti, errori o rischi per i cittadini da queste iniziative comprensibili in periodi di crisi, ma non quando si parla di medicina e salute.Come se fossero terapie senza medico, da automedicazioneNon dimentichiamo che stiamo sempre parlando di atti medici: è compito del medico estetico valutare le cause e le origini di un inestetismo che provoca una sofferenza soggettiva a tutte le età e per motivi diversi, e trovare una soluzione su misura per bloccare l’evoluzione di questo inestetismo prima di sfociare in patologie secondarie. E l’atto medico deve comunque essere correttamente eseguito, per garantire il benessere dell’individuo: e questo non può essere fatto via web…

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