Le voci di amici e protagonisti della cultura di oggi si intrecciano a quelle di protagonisti immaginari, mitici, figure storiche e persone reali. Interviste vere si uniscono a dialoghi di fantasia, voci che giungono dal passato che affonda le sue radici nei miti arrivati fino a noi. La ricerca della bellezza e il suo “valore” non sono affatto recenti, anche se le moderne e più sicure tecniche di medicina estetica e chirurgia plastica l’hanno resa possibile, accessibile, democratica. Essere belli però, da diritto, rischia di diventare un dovere da cui può scaturire una nuova e sottile discriminazione dove la bellezza “naturale” è più preziosa di quella “artificialmente” acquisita.
E ancora la questione tra bellezza interiore ed esteriore, e tra la bellezza oggettiva, calcolabile, misurabile con regole matematiche e il più inafferrabile fascino.
Dice bene l’antropologa
È sentita, invece, la necessità di distinguere interventi che possono migliorare l’autostima da altri voluttuari che rischiano, come dice lo scrittore Filippo Bologna, di minacciare l’estinzione della particolarità. Anche moda e aspetto fisico mostrano punti di contatto: quello che oggi “va” può non essere in voga tra qualche anno: le forme degli abiti sono completamente diverse da un decennio all’altro - sottolinea Stefano Dominella della maison Gattinoni - ma facce e corpi non si possono modificare come l’orlo di una gonna.
La bellezza può essere utile purché utilizzata con intelligenza e umiltà. E magari coltivata con l’alimentazione, i cui segreti sono svelati nell’intervista con il professor Giovanni Scapagnini.
Chiude il libro l’intenso dialogo con Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia e icona dello stile, che afferma senza appello: L’omologazione è la negazione del bello.
Alla fine di ogni gruppo di capitoli le storie di pazienti, ognuno con le proprie esigenze, motivazioni, fragilità, a cui Nicolò Scuderi dedica considerazione e tempo, attento a dare una risposta scientifica e un risultato armonioso. Perché il rapporto col chirurgo plastico è particolare, il paziente non è malato ma manifesta un disagio e l’intervista con
Ma a chi dovrebbe andare, infine, la mela d’oro? Una risposta si può trovare nelle pagine di questo libro.
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