Canto di più – dice la Giannini - così Penelope non piange

Nuovo album di Gianna Nannini: "Io e te"

  Cultura e società   

E’ in vendita "Io e te", l'ultimo album della rockstar Gianna Nannini, pubblicato su etichetta Sony Music, che contiene 12 brani: una rielaborazione, tutta nanniniana, di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, una canzone molto amata dalla Nannini fin da bambina, e 11 brani inediti, scritti con Isabella Santacroce e Pacifico, al secolo Gino De Crescenzo.

La presentazione del nuovo album è avvenuta lo scorso 10 gennaio a Milano, al teatro Puccini, in una conferenza stampa che ha visto in primo piano Penelope, la bambina nata lo scorso 26 novembre, e poi Gianna Nannini, elegante, con giacca e pantaloni neri e camicia bianca.

Tutti i brani hanno un’impronta fortemente rock, con l’importante presenza dell’orchestra con trentatre elementi della London Studio Orchestra diretta da Perry Montague-Mason, e sono stati registrati a Londra presso i mitici Abbey Road Studios.

I temi delle canzoni si ispirano al tema universale dell’amore, inteso come motore del mondo. Nel disco - ha spiegato la Nannini - non ci sono canzoni dedicate esclusivamente a mia figlia Penelope … a parte il singolo “Ogni tanto”, dove l'inciso è venuto in ascensore ... Forse anche nella canzone “Io e te” ci sono dei riferimenti a mia figlia, poi non so, ognuno ascolti il disco e pensi pure come gli pare.

Dopo la nascita di mia figlia - ha proseguito Gianna – le mie priorità sono cambiate. Prima mi alzavo la mattina e pensavo: “Io, io, io”, ora prima di tutto viene Penelope. Quando ho fatto mia figlia – ha detto ancora – ho capito cos’è davvero la creatività. Non scrivere canzoni o questo disco … è Penelope la cosa più bella che abbia mai fatto.

Sulla copertina di "Io e te" si vede Gianna Nannini in bianco e nero, che mostra il pancione. La reazione alla copertina del mio disco - ha dichiarato la cantante nel corso della conferenza stampa - che ha diviso l'Italia mi ha fatto sentire italiana. Dividere fa parte del meccanismo del potere: dividi, soggioga e impera. Quindi l’unione è quasi impossibile. Ma io non credo nell’unione - ha proseguito - credo nelle differenze e le rispetto tutte. Mi fa paura il rosso e il nero, la destra e la sinistra. Questo è un blocco da cui bisogna uscire: non bisogna avercela con qualcuno perché è l’opposto, bisogna cominciare a pensare in un altro modo, in un altro linguaggio.

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