La più giovane strada del vino della marca trevigiana

Vino, natura e arte lungo il Montello e i colli asolani

  Turismo d’autore  

Riconosciuta dalla Regione Veneto nel dicembre del 2007, la Strada del Vino del Montello e Colli Asolani percorre il suggestivo paesaggio collinare racchiuso tra il Monte Grappa e il Piave, custodendo i frutti preziosi della DOC Montello e Colli Asolani, nelle declinazioni Rosso, Bianco, Venegazzù, Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio. La denominazione si fregia dei vini da monovitigno autoctono Carmenère, Bianchetta e Manzoni Bianco, mentre la punta di diamante della produzione locale è il prestigioso Asolo Prosecco Superiore DOCG, massima espressione del più caratteristico e amato tra i vini della collinare Marca Trevigiana.

Il riconoscimento, dal 1° aprile 2010, della DOCG, il livello più prestigioso nella rigorosa scala delle denominazioni, è un traguardo straordinario - dichiara Diamante Luling Buschetti, Presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Montello e Colli Asolani - che aumenta il prestigio di quest´area della Provincia di Treviso da sempre famosa per la qualità del suo Prosecco e dei suoi vini rossi, per la bellezza delle sue colline e dei tanti borghi e opere d´arte da visitare, e fornisce una ulteriore ragione di viaggio di grande prestigio per gli amanti del turismo enogastronomico che sempre di più visitano la nostra bella Strada del Vino del Montello e Colli Asolani. Nel disciplinare dell´Asolo Prosecco Docg Superiore i produttori hanno scelto di darsi le regole più severe tra tutti i disciplinari delle nuove Doc e Docg del Prosecco. La resa è più bassa (è ammessa una produzione massima di 120 quintali di uva per ettaro) e il vino per essere certificato deve avere un estratto secco di almeno 16 grammi per litro ad indicare un vino bianco che ha una struttura e una maggiore longevità. I nuovi impianti di vigneto dovranno avere almeno 3000 piante per ettaro per garantire una maggiore qualità delle uve. Grazie ai nostri terreni e all´esposizione delle nostre colline i nostri vini si sono sempre distinti per la loro struttura, ed abbiamo voluto evidenziare questa importante connotazione anche nel nostro disciplinare. La prima produzione dell´Asolo Prosecco Superiore DOCG è stata presentata venerdì 4 giugno con una degustazione ed una cena presso Villa Maser, poi sabato con un piccolo convegno alla Tipoteca Nazionale di Cornuda e infine domenica con degustazioni aperte al pubblico.

Marchio distintivo della Strada del Vino del Montello e Colli Asolani, la più giovane Strada del Vino trevigiana, è il ricco patrimonio culturale e artistico del suo territorio, che comprende San Zenone, il medievale feudo del terribile Ezzelino da Romano, la rinascimentale Asolo, dominio di Caterina Cornaro Regina di Cipro, Possagno, la patria di Canova, con il neoclassico Tempio e la Gipsoteca, le terre del Palladio e del Veronese, la cui arte raggiunge il culmine nella cinquecentesca Villa Barbaro di Maser, nonchè i luoghi della Grande guerra visitabili sulla boscosa collina del Montello.

Il percorso muove da San Zenone degli Ezzelini, con la torre del castello medievale che rimane a testimonianza delle tumultuose vicende del potente casato degli Ezzelini, per arrivare a Possagno, città natale del Canova, dove la bianca mole del Tempio neoclassico domina il dolce paesaggio collinare della Val Cavasia e, alla base dello stradone che porta al Tempio, sorge la Gipsoteca canoviana, che ospita un ricca raccolta di gessi, e la Casa del celebre scultore, anch´essa visitabile.

Tra colline puntellate da vigneti, boschi e colmelli – antichi borghi rurali di origine medievale – l´itinerario prosegue verso Castelcucco e giunge poi ad Asolo, che fu municipium romano, splendida corte rinascimentale di Caterina Cornaro, la regina di Cipro, e dimora di Eleonora Duse, Freya Stark, Robert Browning. Tra gli altri innumerevoli punti di interesse del centro storico, la Cattedrale di S. Maria Assunta, la Rocca medievale, l´acquedotto romano, il Castello di Caterina Cornaro, la Casa Duse.

Da Asolo si giunge quindi a Maser, la città del Palladio e del Veronese, dove ci si deve fermare per ammirare la celebre Villa Barbaro, capolavoro palladiano e simbolo del Rinascimento veneziano.

La Villa di Maser (Villa Barbaro), al centro della sua fiorente tenuta agricola, è uno dei capolavori di Andrea Palladio (1508-88), Patrimonio dell´Umanità UNESCO. Aperta tutto l´anno, conserva il fascino della villa, abitata dai proprietari, Diamante Luling Buschetti ed il marito. Rose, glicine e bignonie rampicanti danno il benvenuto nel cortile di entrata. La visita prosegue poi all´interno della Villa con le sei sale affrescate da Paolo Veronese, che costituiscono il suo più esteso e importante lavoro in affresco dalle quali si vede il Ninfeo con gli stucchi di Alessandro Vittoria (1525-1608).

Proseguendo verso Montello incontriamo Cornuda, che sorge su un terreno di grande bellezza naturalistica, impreziosito da eleganti dimore patrizie, come Villa Bolzonello, ex residenza dei conti Cornuda, costruita a partire dal XIV secolo, la quattrocentesca Villa Viviani, la rinascimentale Villa Bettis, e gli ottocenteschi Palazzo Munari e Palazzo De Faveri-Tron.

La Strada del Vino muove poi in direzione di Montebelluna, centro mondiale della calzatura sportiva con il Museo di Storia Naturale e Archeologia a Villa Biagi e il Museo dello Scarpone a Villa Binetti, senza perdere la Chiesa di S. Maria in Colle, costruita nel 1611 su disegno di Giorgio Massari.

La Strada risale fino a Biadene, per proseguire lungo lo Stradon del Bosco costeggiando il Montello, collina ellittica di terra rossa. Il colle è suddiviso in 21 strade d´accesso (le prese) che lo attraversano da parte a parte in direzione nord-sud; la strada dorsale attraversa il Montello per tutta la sua lunghezza in direzione est-ovest collegando tutte le prese. Il sito è particolarmente indicato per la pratica del cicloturismo e della mountain bike, oltre che per trekking e passeggiate a piedi e a cavallo.

A Volpago del Montello, Villa Spineda è uno dei più riusciti esempi del palladianesimo settecentesco; in stile settecentesco è pure l´imponente Barchessa Loredan, immersa in uno straordinario parco naturale.

L´itinerario della Strada del Vino termina a Nervesa della Battaglia, dove sono visitabili i resti dell´abbazia di Sant´Eustachio, che ospitò il Monsignor Giovanni Della Casa quando, tra il 1550 e il 1552, scrisse il celebre manuale di buone maniere Galateo.

Anche la Strada del Vino del Montello e Colli Asolani, come le altre Strade del Vino e del prodotto tipico del Veneto, propone un’articolata offerta di pacchetti turistici in grado di toccare lembi di un territorio ancora poco conosciuto, ma ricco di attrattive enogastronomiche, paesaggistiche e culturali.

Info: Associazione “Strada del Vino del Montello e Colli Asolani” - Sede Operativa: via Cornuda, 1 - 31010 Maser TV  - tel. +390423923003 - fax +390423923002 - info@stradamontellocolliasolani.it - www.stradamontellocolliasolani.it.

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