Donne scettiche nei confronti dell´uomo che chiede aiuto al bisturi. Un ambito in cui la parità e´ ancora un miraggio. e i maschi invocano “quote azzurre”

L´uomo che chiede aiuto al bisturi

  Bellezza e Benessere  

Nel 2007 negli Stati Uniti il 9% dei pazienti di chirurgia e medicina estetica erano uomini con circa 1 milione di prestazioni e con un incremento del 17% rispetto all´anno precedente (Fonte: Società Americana di Chirurgia Plastica).

Le donne considerano la bellezza maschile un piacevole optional, molto più importante è che lui sia ´curato´, che tenga al suo aspetto, ma vedono con scetticismo gli uomini che passano troppo tempo davanti allo specchio o che dichiarano appuntamenti regolari dal chirurgo estetico.

Insomma, esiste ancora un tabù rispetto al maschio che cede alle lusinghe della chirurgia. La vanità è accettata dalle donne nelle donne, agli uomini chiedono più concretezza.

Un parere severo che ha però alcune eccezioni: la chirurgia plastica è accettata quando serve a risolvere un problema oggettivo come le orecchie a sventola, mentre sulla rinoplastica le donne intervistate (10 giornaliste di stampa e tv dai 26 ai 52 anni) hanno pareri discordanti e ritengono che un naso importante possa essere un segno di personalità che non vada cambiato.

Prima di una addominoplastica (uno degli interventi preferiti dai maschi che hanno nella ´pancetta´ un tallone d´Achille) consigliano almeno un anno di palestra: non piace in sostanza l´idea della soluzione facile, della scorciatoia. Questo per gli uomini in generale, conoscenti, amici o fratelli, mentre quando il discorso coinvolge il compagno le resistenze aumentano: poche le concessioni e purché il risultato sia assolutamente naturale e armonico.

La chirurgia per lui deve prevedere un senso estetico ancora più elevato, quella che io definisco ´intelligenza estetica´ - spiega il Professor Pietro Lorenzetti, Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica e Direttore Scientifico dell´Istituto - innanzitutto l´uomo è un paziente più esigente, molto difficile da soddisfare, cerca un risultato naturale, meno evidente. Anche perché, come abbiamo visto, è sottoposto ad un giudizio severo. Anche per questo spesso i maschi decidono di sottoporsi ad un intervento migliorativo quando sono single e se sono in coppia vengono da soli alle visite. Le donne non amano le sovrapposizioni di ruoli, l´identità maschile, ma soprattutto il suo archetipo che corrisponde ad una immagine di forza, è molto radicato.

Alcuni ritocchi sono visti con maggior favore di altri: si a naso e occhi, mentre esprimono scetticismo e fastidio rispetto all´idea del trapianto di capelli, meglio un cranio rasato, dicono, che, insieme al capello bianco, può dare fascino. Si anche all´intervento di ginecomastia, condizione antiestetica in cui il petto assume la forma di un seno a causa di un accumulo di grasso. Il ritocco - spiega Lorenzetti - è molto più ammesso in alcuni ambienti, come quello dello spettacolo, ma anche tra i top manager. Gli uomini hanno capito che anche l´aspetto è fondamentale nella comunicazione di una immagine di successo, e si adeguano. Tengono al loro aspetto anche se non ne sono ossessionati, inoltre hanno un vantaggio biologico, invecchiano più tardi anche se da quel momento accumulano più velocemente i segni del tempo: a 50 anni sono al top del fascino e del successo personale, mentre le donne della stessa età hanno bisogno di maggiori aiuti per dare la stessa impressione.

Infatti le donne che possono permettersi un partner più giovane e attraente sono ancora una minoranza ma soprattutto sono belle ed hanno un notevole successo personale. Ben poche delle intervistate conosce personalmente una coppia in cui lui sia più giovane (2 su 10).

E´ forse uno dei pochissimi casi in cui gli uomini potrebbero dover lottare per la parità, ma si tratta di un fatto culturale: Gli ornamenti del corpo e delle vesti sono da sempre predominio di entrambi e sessi nelle società antiche. Sia sotto forma di segni sul corpo, come tatuaggi, scarificazioni, sia come gioielli, piume, ed elaborati accessori.

Pensiamo ai piattini inseriti nelle labbra o nei lobi delle orecchie, ma anche ai tatuaggi, insomma, definire la ricerca di armonia appannaggio del sesso femminile è un falso storico. Non a caso i bronzi di Riace sono due bellissimi giovani, così come le sculture classiche di tutti i tempi. Ben di rado è stata rappresentata la bruttezza e la deformità. 

Solo di recente i canoni di bellezza hanno assunto un connotato di genere. Eppure anche in natura spesso il più bello e vistoso è proprio il maschio, pensiamo al pavone, al fagiano o al leone. La ragione è evolutiva, la bellezza è sintomo di buon patrimonio genetico e se è vero che è la donna a scegliere con chi procreare, è evidente che cercherà segni di salute e bellezza che garantiscano una prole sana e forte.

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