Nasce la Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, un riconoscimento che colloca questo vino tra i maggiori d’Italia

Altamarca trevigiana: la terra del divino Prosecco

  Turismo d’autore  

Le colline sono sempre lì: ripide, coniche, terrazzate. La loro forma, plasmata da un lavoro paziente di secoli, rende molto difficile la meccanizzazione durante la vendemmia. Così i grappoli preziosi vengono raccolti a mano ad uno ad uno nella prima fase di quella precisa lavorazione che dà origine al famoso Prosecco.Ma se le colline sono sempre uguali, lui, il prezioso Prosecco, ha conquistato nuovi successi e riconoscimenti. 

E’ proprio di quest’anno la nascita della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, un riconoscimento  che colloca questo vino tra i maggiori d’Italia, identificato non solo nel suo vitigno, che dava origine fin dal 1969 ad una delle DOC storiche, ma anche in un preciso territorio, quello di Conegliano Valdobbiadene.

Il Prosecco, dunque, vino esclusivo del Nord Est italiano, divenuto ormai sui mercati mondiali punto di riferimento della moderna spumantistica mondiale, legato ormai nella sua Denominazione “Garantita” alle due aree storiche Conegliano Valdobbiadene e Asolo, assicura la piena tracciabilità del percorso che ogni bottiglia farà dal vigneto alle tavole dei cinque continenti.D’altronde Elvira Bortolomiol, ambasciatrice del Prosecco negli States, ha rilevato un successo senza precedenti in questo mercato, particolarmente sensibile al fascino del nostro vino.

Con la nuova DOCG il territorio diventa così il patrimonio più importante e prezioso, inimitabile e insostituibile per raggiungere una precisa qualità, garanzia assoluta per il mercato e il consumatore. I controlli previsti dalla nuova normativa si concludono nell’inserimento della fascetta di Stato che numera ogni bottiglia rendendola rintracciabile, mentre una novità sarà anche l’introduzione delle Rive, tipologia che valorizzerà le sottozone del territorio, cioè i vari pendii collinari.In sinergia totale, l’eccellenza del nuovo Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore moltiplicherà agli occhi del mondo il valore della terra veneta, a cui è ora inscindibilmente legato. L’Altamarca Trevigiana é un territorio vocato non solo alla viticoltura e ai grandi profumi di vino, ma anche all’ospitalità, al benessere naturale per vivere bene all’ italiana. Come un terrazzo naturale, l’Altamarca é fatta di strade dolci e aspre che si snodano fra i vigneti secolari nelle colline panoramiche. Teatro e memoria della Grande Guerra, territorio vissuto da Giorgione, Tiziano, Veronese, Canova, Cima da Conegliano, Palladio, che hanno lasciato opere immortali nell´arte, nella cultura, nella architettura. Panorami e borghi che ancora oggi si riconoscono negli sfondi dei quadri, territori fermati nel tempo. www.altamarca.it  La lavorazione e il culto del vino caratterizzano qui tutte le stagioni dell’anno, invitando a piacevoli visite con degustazioni in osteria come in villa, così amate entrambe dalla civiltà veneta. Tutto l’anno è segnato da appuntamenti e manifestazioni. Ma é soprattutto la primavera la stagione dell’anno che invita maggiormente a godere i colori e i profumi della Marca Trevigiana, la Marca “cortese e gioiosa et amorosa” come amava definirla Monsignor della Casa, che scrisse qui il Galateo, libro cortese per eccellenza.   Tesori d’arte e di cultura sono diffusi qua e là insieme con piacevolezze gastronomiche. Per scoprirli anche quest’anno ci invita la Primavera del Prosecco DOCG, nuova  e antica: nuova nella promozione del nuovo Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, antica nella tradizione di mettere in rete un intero territorio, quasi un migliaio di aziende del settore vitivinicolo, manifestazioni artistiche e iniziative popolari, lungo quella famosa Strada del Prosecco, primo itinerario eno-gastronomico istituito in Italia nel 1966, su ispirazione della Deutsche Weinstrasse tra il Reno e la Mosella. E mentre La Primavera del Prosecco 2010 si fregia del nuovo marchio DOCG, mantiene sullo sfondo il colore verde dei suoi vigneti, tingendosi dell’oro dei suoi grappoli: come spiega Giovanni Follador, coordinatore del Comitato organizzatore formato da Provincia di Treviso, Unpli Treviso, associazione mostre, Altamarca e Comunità Montana Prealpi trevigiane. info@primaveraproseccodocg.it  In piccoli centri come Vidor e Refrontolo, Miane e Combai si alternano  18 mostre fino a giugno: dalla Mostra dei vini d’annata a Villa di Cordignano alla Mostra Cartizze e Valdobbiadene Docg a San Pietro di Barbozza, dalla Mostra Prosecco e Refrontolo Passito a Refrontolo alla Mostra del Torchiato Doc di Fregona a Fregona, dalla mostra “E’ Verdiso” Mostra del vino e della Grappa a Combai alla Mostra dei vini di collina a San Pietro di Feletto, alla mostra “Vini in Loggia” a Serravalle-Vittorio Veneto.Tutto in un susseguirsi di degustazioni e visite, passeggiate in vigna e chiacchierate in cantina. Grazie alla disponibilità degli operatori, ma anche di quei meravigliosi volontari che hanno tanto contribuito al successo di questa manifestazione negli anni.   Per godere in pieno le opportunità della manifestazione ecco la prima Guida alla Primavera del Prosecco DOCG. Sei le sezioni per non dimenticare nulla: territorio, mostre, ospitalità, prodotti, eventi e shopping. Ogni sezione è rappresentata da un colore che aiuta il lettore ad individuare con facilità i diversi temi trattati. Con la Guida in tasca si potranno trovare facilmente tutti gli eventi collaterali, scegliere alberghi e ristoranti dove pernottare e gustare menù a base di prodotti tipici e infine dedicarsi allo shopping enologico nelle cantine di produzione del Prosecco Superiore. Tra le manifestazioni, eccellente per esplorare vino e territorio é anche “Vino in Villa” che per la XIII edizione sceglie il tema Garantito! e  si terrà dal 15 al  17 maggio al Castello di San Salvatore a Susegana: oltre 300 vini “garantiti” di tutta Italia nella splendida cornice di un castello, il nuovo Prosecco Superiore DOCG, una selezione di prodotti introvabili, incontri per scoprire il legame fra vino e cultura nella pittura, nel cinema, nella poesia.   Mostre e manifestazioni ovviamente sono lo spunto per visitare i luoghi artistici della zona, come l’abbazia di Follina e di Vidor, i castelli di Cison e Susegana, l’antica Pieve di San Pietro di Feletto, famosa per l’affresco del Cristo della Domenica, un monumentale Cristo a figura intera, circondato dagli attrezzi del lavoro quotidiano, monito a non svolgere alcun tipo di attività pratica nel giorno festivo.La punta est del territorio è Conegliano, dove il suo illustre cittadino Cima aveva trasfigurato nelle pale d’altare proprio il paesaggio riposante di queste colline. In cima al castello fortificato del X secolo, si scopre tutto il panorama e il decoro urbano della tipica “urbs picta” veneta: palazzi dell’antico borgo in pietra scolpita, lunghi porticati, il Duomo. Vittorio Veneto é formata dai due borghi storici di Serravalle e Ceneda: una grande compattezza urbanistica intorno all’asse dei portici caratterizza l’abitato di Serravalle, di impronta cinquecentesca e ricca tradizione mercantile. Spostandosi da est a ovest, conviene fare una sosta, dopo i laghetti di Revine a Refrontolo, al Molinetto della Croda, romantico e pittoresco, ancora in funzione con la sua ruota gigante. Più oltre, sempre bordeggiando le colline del Prosecco, una sosta obbligata è all’Abbazia di Follina. Con la donazione di Sofia da Camino, nel 1170, fu ampliato un monastero preesistente, per opera di monaci cistercensi che lo resero centro di vita spirituale e di lavoro: in particolare, lavorazione della lana e bonifica della zona di origine lacustre. La scultura più bella e più venerata già prima dell’anno mille è la Beata Vergine di Follina in pietra grigia, posta in una nicchia, che riconduce alle scuole longobarde di Aquileia e Verona. Tutti i paesini legati al torrente Soligo (Soligo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Solighetto) sono semplici e tranquilli, più noti per ottimi ristoranti e locande che per tesori di arte. Ultima tappa dell’itinerario, verso ovest, è Valdobbiadene, l’antica Duplavilis, tra i due rami del Piave, distesa ai piedi dell’altopiano di Pianezze, con ville, palazzi e campanili. Mentre a pochi chilometri da Valdobbiadene, oltre il grande ponte sul Piave, comincia lo splendido territorio di Asolo, Castelfranco, Possagno, patria di Canova. E se qualcuno volesse farsi guidare direttamente nel percorso?  Ecco le proposte di “Un’esperienza sensoriale tra Arte, Paesaggio e Gusto”, pacchetti studiati per consentire ai visitatori di gustare nell’Altamarca Trevigiana un week end di relax tra buona cucina, dolci colline e il grande vino Prosecco Superiore. www.ondaverdeviaggi.it tel. 0438.970350 Senza dimenticare l’eccezionale possibilità quest’anno di visitare gli incontaminati paesaggi di Conegliano vivendoli prima dal vivo e successivamente ammirandoli nelle tele di Cima da Conegliano, esposte a Palazzo Sarcinelli fino al 2 giugno. Ed è dedicato proprio ai colori di Cima da Conegliano il week end di fine maggio nella storica casa spumantistica Carpené Malvolti per l’edizione 2010 di Cantine Aperte - l’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino. www.carpene-malvolti.com  www.turismo.provincia.treviso.it - www.primaveraprosecco.it - www.marcatreviso.it.

Franca Dell’Arciprete Scotti

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