Un itinerario alla ricerca di olio, vino, sale, pane nero e prodotti di tonnara tra Erice, Trapani, Marsala, Castevetrano

I sapori del trapanese

  Turismo d’autore  

Atmosfere grigie al nord, panorami luminosi al sud, anche nel mese di gennaio. E’ questo uno dei motivi di attrazione della nostra regione più meridionale, la Sicilia. Una terra di emozioni, un luogo dove la storia si fonde con il mito, la natura è straordinariamente generosa e la cultura rappresenta la fusione armonica di grandi civiltà. Una terra che è anche un patrimonio di sapori.Nella provincia di Trapani eccellenti sono le produzioni di olio e vino, sale aromatico, pasticceria alle mandorle, pane nero, formaggi, prodotti di tonnara.  Si possono scoprire percorrendo, per esempio, la Strada del Vino e dei Sapori Erice Doc, un percorso tra Erice, Trapani, Segesta e Mozia disseminato di testimonianze storiche uniche al mondo come Erice, una delle cittadine medievali più suggestive, lo splendido tempio greco di Segesta, il sito fenicio di Mozia, immerso nelle coloratissime saline, il meraviglioso barocco a Trapani. info@stradadelvinoericedoc.it

Forza del territorio i preziosi vini dell’Erice DOC, interpretati al meglio da Fazio Wines con vigneti che si estendono per 100 ettari sulle colline, producendo grandi vini, tra i quali un sorprendente Muller Thurgau. www.faziowines.it Vini sapidi per la particolare composizione del terreno. E un sale speciale si trova presso “Trapani sale” della contrada da Nubia a Trapani prodotto dalla salina Moranella costruita nel 1884, sita all’interno della “riserva naturale orientata di Trapani gestita dal WWF”, che sfrutta elementi naturali quali l’evaporazione dell’acqua di mare, il sole ed il vento. Raccolto e confezionato a mano con metodi tradizionali non lavorato e privo di qualsiasi trattamento chimico e mantiene tutti i suoi elementi oligominerali. www.trapanisale.com,

Aldilà della Strada del Vino e dei Sapori Erice, tutta l’area del trapanese è ricca di sapori. Il “pane nero” di Castelvetrano, ricavato da un mix di farina di grano duro e farina di “Tumminia”, ricco di minerali e vitamine si trova nell’Antico Forno a Legna di Ottavio Guccione di Campobello di Mazara www.lanticofornoalegna.it

I sapori si scoprono in azienda o anche nei caratteristici “bagli” o masserie disseminati nel territorio. Come il Baglio Ceuso nel cuore dell’antico borgo vinicolo di Alcamo, un interessante esemplare dell’architettura rurale siciliana della seconda metà dell’800, con le cantine di vinificazione ed affinamento. www.ceuso.it Un vecchio baglio di fine ‘800, completamente recuperato, anche per Caruso & Minini di Marsala che produce vini di grande qualità e un pregiatissimo Olio Extravergine d´oliva Terre di Giumara. www.carusoeminini.it. Olio eccellente della pregiatissima cultivar “Nocellara del Belice” anche presso l’Azienda Agricola d’Ali’ di Castelvetrano, non lontano dalle colonne greche di Selinunte. www.tenutazangara.it Coltivazione biologica a bassissimo impatto ambientale nell’azienda Agricola Biologica Titone in un lembo di terra fra Trapani e Marsala particolarmente vocato per l’olivicoltura. Famosi i suoi oli extra vergine di oliva di colore verde con riflessi giallo-oro, profumo di oliva appena franta con sentori d´erba e gusto amaro e piccante. www.titone.it Nei bagli più belli si può anche dormire e cenare con i prodotti tipici. Così a Case di Latomie di Castelvetrano a soli sette chilometri dal mare e dal Parco Archeologico di Selinunte, con una superficie coltivata esclusivamente ad agrumeto ed uliveto con metodo biologico www.casedilatomie.com. Così al Baglio Donna Franca di Marsala che conserva il fascino dell’antico feudo fortificato appartenuto alla più importante famiglia che fece grande il Marsala, i Florio, con vista eccezionale sulle Isole Egadi, la riserva dello Stagnone, Marsala ed Erice. www.donnafranca.eu

In questo splendido territorio i turisti appassionati di enogastronomia potranno fare esperienza di tutte le fasi della vendemmia, dalla raccolta delle uve al loro conferimento alle cantine, entrare in un mulino ristrutturato e conoscere tutto il percorso che il sale compie dalla salina fino alle nostre tavole, visitare un’antica e rinomata tonnara trapanese. Senza dimenticare i laboratori di cucina per imparare i segreti della cucina trapanese: “incocciare” il cous cous, comporre la cassata siciliana, farcire i cannoli di ricotta o provare a impastare le tipiche busiate.

info@faziowines.it

trapanisale@trapanisale.com

ottavioguccione@libero.it

info@ceuso.it

info@carusoeminini.it

tenutazangar@gmail.com

info@titone.it

info@casedilatomie.com

info@donnafranca.it

 

 

Giovanni Scotti

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