Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo e nei fumetti e disegni animati dell’attuale era Heisei

Shunga e manga

  Cultura e società   

“Shunga come Ipertesto” – lettura ipertestuale delle stampe shunga, realizzata in collaborazione con il professor Takasu Jun dell’Università di Aichi Kyoiku (Università dell’alta formazione dell’educazione all’arte).

Sulla scia del grande successo ottenuto dagli eventi collaterali alla mostra Samurai, Palazzo Reale e la Fondazione Mazzotta propongono un fitto carnet di appuntamenti che ruotano intorno al complesso mondo indagato in Shunga. Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo.Viene così offerta l’occasione di approfondire in diverse direzioni i contenuti di una mostra raffinata, innovativa e fuori dagli schemi. Nel mese di novembre, oltre alle conferenze a Palazzo Reale, verrà allestita presso Yamato Shop la mostra Shunga e manga; il mese di gennaio prevede invece la cerimonia di vestizione del kimono e una ricca rassegna di cinema erotico.

I moderni fumetti giapponesi, così come i disegni animati a tema erotico, risentono fortemente dello spirito delle shunga. D’altra parte, così come queste erano stampe popolari nel periodo Edo (1603-1867), così manga e anime sono la moderna espressione di grafica e narrativa, appunto popolare. La tradizione del Giappone si evolve nei nuovi mezzi, con tematiche e riferimenti che rimangono anche classici: dai soggetti, alle ambientazioni, ai motivi dell’eros. E spesso con affinità stilistiche e narrative sorprendenti. In ogni epoca e latitudine le forme artistiche legate all’eros hanno dovuto subire i rigori del potere: le shunga un tempo, manga e anime oggi.

L’esposizione si compone di tre sezioni. La prima sezione riguarda i  manga (fumetti) e gli anime (disegni animati) eredi degli ukiyo-e. La seconda comprende cenni di storia dei manga e anime erotici in Giappone. Le opere e gli autori di maggior rilievo per i vari generi di manga e anime in riferimento alle antiche stampe shunga (Go Nagai, Haruka Inui, Keiko Takemiya, Gengoroh Tagame...). L’erogekiga e il lolicon, due generi sviluppatisi negli anni Sessanta/Ottanta. Il rapporto di anime e manga con la “censura”. L’arrivo e l’accoglienza del genere erotico in Italia (polemiche, censure, accuse, denunce...). L’ultima sezione raccoglie i generi erotici di manga e anime, visti in rapporto alle shunga e alla tradizione giapponese: mostri e tentacoli; vita quotidiana; utilizzo di metafore e allegorie; ambientazione storica (con diretti riferimenti allo stile delle shunga); shonen ai (il fumetto omoerotico); lolicon (il “complesso di Lolita”, fumetti con giovanissime); ecc.

La mostra, a cura di Silvio Andrei, è fino al 29 novembre 2009, presso Yamato shop, via Tadino fronte n. 5, Milano. Orario: lunedì-sabato 13.00-19.00; domenica 14.30-19.00. Informazioni: tel. 02/29527200 - www.yamatovideo.com - info@yamatovideo.com.

 Versione stampabile




Torna