Alla scoperta dell’antica arte della filigrana
Campo Ligure: un gioiello da scoprire
Classificato nel 2023 come uno dei Borghi più belli d’Italia, Campo Ligure, parte della città metropolitana di Genova, è incastonato nel verde del GeoParco del torrente Beigua, che comprende 13 geositi e 40 siti di interesse geologico.
Da secoli tra i caratteristici caruggi di Campo Ligure si possono ammirare i maestri filigranisti che lavorano sottilissimi fili di metalli preziosi per realizzare gioielli di inestimabile bellezza e pregio.
Per scoprire il borgo e questi piccoli capolavori, consigliamo di rivolgersi a D.A.F.N.E. Soc. Coop. Impresa Sociale ETS che può organizzare un tour a Campo Ligure, facilmente raggiungibile in treno dalla Stazione di Genova Principe (www.dafnet.it)

Il piccolo borgo medievale di Campo Ligure è dominato dall’antico Castello, che, da secoli, domina le vallate che abbracciano il paese.
È difficile datare la edificazione del castello: l’architettura e la struttura presentano, infatti, diverse fasi edilizie. Alcune parti di esso, come ad esempio il tessuto murario della struttura esagonale esterna potrebbe risalire al periodo medievale, databile tra il XII e il XIII secolo, mentre la torre potrebbe essere un rifacimento molto più moderno di una precedente torre eretta nel Medioevo.
La famiglia degli Spinola, signori del feudo, scelse il castello come alloggio temporaneo per controllare la difesa non solo del paese, ma anche della valle circostante e delle sue vie di comunicazione.
Oggi, delle tre torri cilindriche ne resta solo una: quella più ad est. Intorno agli anni novanta l'intero complesso, proprietà del comune di Campo Ligure, è stato sottoposto a lavori di restauro permettendone così l'agibilità.

Il simbolo di questo piccolo borgo è proprio la tradizione artigiana: la sua storia si intreccia con questo territorio.
Tutto cominciò quando, nel 1884, il maestro Antonio Olivieri aprì una bottega in cui lavorava la filigrana e, ben presto, altri artigiani seguirono il suo esempio, fino a diventare trentatré!
Le storie delle origini di questa tradizione sono racchiuse nel museo sulla Filigrana “Pietro Carlo Bosio”, dove sono esposti più di duecento pezzi, raggruppati per area geografica di provenienza: Europa, Asia, Africa e America Latina.
Nel vedere tali capolavori si ha la piena consapevolezza di come, nel nostro tempo, la mano viene sempre più sostituita dalla fredda ripetitività della macchina, che purtroppo è ammirata in quanto ha perfette capacità esecutive.
Di fronte ai vantaggi del processo ripetitivo, emerge il pericolo che l’uomo “progettista” perda valore, davanti alla realizzazione finale.
La realizzazione del modello, essendo affidata alla macchina, pone l'operaio nella semplice funzione di assistente al processo meccanico. Gli indicatori che pervengono dalle nuove generazioni suggeriscono l'assunzione di un concreto impegno per evitare la rottura definitiva del rapporto tra mente e manualità, tra corpo e mente lacerata dal frenetico processo industriale attuale.
Di fronte a questi scenari, ecco dunque l’abilità e la creatività degli artigiani di Campo Ligure.

Le principali fasi attraverso cui si sviluppa la lavorazione della filigrana sono illustrate nei punti sottostanti:
Fusione: operazione che permette la trasformazione del metallo grezzo in verghe destinate alla lavorazione, Trafilatura: le verghe vengono fatte passare attraverso un macchinario per essere ulteriormente assottigliate fino alla sezione di 2 mm, Torcitura: operazione che permette di assemblare in una lunga treccia due distinti fili d'argento, realizzando così il "filo granato", Laminatura: il laminatoio appiattisce il filo granato conferendogli l'aspetto dentellato e granuloso tipico della filigrana, Scafatura: utilizzando fili di maggior consistenza grazie alla lega argento-rame, l'artigiano sagoma l'oggetto in base al disegno voluto. Durante questa operazione l'abile filigranista si avvale di particolarissimi strumenti da lui stesso ideati, Riempitura: lo scafo, debitamente saldato, viene riempito con “rizzetti”, “panetti”, “resche”, ottenuti dalla lavorazione dei sottilissimi fili precedentemente ritorti e laminati attraverso l'abile impiego di particolari pinze (bruscelle) che coadiuvano la lavorazione prettamente manuale del filo granato svolta sulla tipica piastrella in ceramica (ciapêla, Assemblaggio e rifinitura: dopo un processo di consolidamento dei singoli pezzi, nasce il monile desiderato.
A questo punto, non resta che passeggiare per il paese in cerca dei laboratori, come, ad esempio, quello realizzato dalla Scuola di Filigrana di Is.For.Coop. Liguria, la fabbrica filigrana il Gioiello

Produzioni golose
Campo Ligure sorge al centro della Valle Stura, terra di pascoli, e proprio questa caratteristica del suo territorio lo ha reso un paese noto per la sua produzione di latte e formaggi, dal sapore unico e di altissima qualità.
L’azienda agricola a conduzione familiare Lavagè con laboratorio e degustazione di formaggi, si trova nel Parco del Beigua a Rossiglione, in quel lato della provincia di Genova che sfiora il Piemonte. L’azienda alleva la mucca da latte genovese e le capre. Nel silenzio della natura, l’azienda accoglie per un assaggio saporito dei suoi prodotti a chilometro zero, ed anche per più giorni nell’agriturismo.
L’azienda agricola Monterosso con laboratorio per la produzione artigianale di salame e formaggi di capra da animali condotti al pascolo nel Parco del Belgua, L'azienda si trova a Rossiglione, in quel lato della provincia di Genova che sfiora il Piemonte. L’azienda alleva la mucca da latte genovese e le capre.
Dove mangiare:
Ristorante “Caccia ca bugge” (via Trieste 32).
Qui si possono degustare le eccellenze enogastronomiche strettamente legate al territorio come, ad esempio, la focaccia revzöra, il biscotto revzötto e i formaggi realizzati con latte crudo da Vacche Brune. La cucina casereccia è famosa soprattutto per la freschezza e per i sapori unici.
Ristorante VIGOS2.0 (via Don Minzoni 46/48)
Il ristorante propone piatti tipicamente liguri con ingredienti genuini del territorio, lavorati con grande passione e seguendo la stagionalità.
Dove dormire:
Agriturismo “La Buscarella” (Via Pian del Rosso, 16013 Campo Ligure)
L’agriturismo Buscarella, gestito dalle sorelle Biancamaria e Annalisa Puppo, mantiene il fascino di una dimora storica restaurata con cura. Qui la semplicità si fonde con la bellezza della natura
Gli asini, giocosi, l'orto e la coltivazione di peonie creano un'atmosfera accogliente, i bonsai e i ciliegi, poi, aggiungono un tocco di natura, mentre i conigli animano l'ambiente con la loro presenza vivace.
La proprietà è circondata da uno stagno, pittoresco, un tranquillo fiumiciattolo, tranquillo, e un bosco di castagni.
Franca e Giovanni Scotti
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