Presentata la programmazione culturale ed espositiva

Prato, Centro Pecci: COSTRUIRE COMUNITA’

  Cultura e società   

Venerdì 28 marzo, a Milano, presso la Torre Libeskind (Piazza Tre Torri) il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ha presentato “Costruire Comunità”, vale a dire il programma espositivo e culturale pensato per l'anno 2025.

Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è un centro culturale, che, grazie alle arti, permette di creare occasioni di incontro, scoperta e riflessione sul presente.

Stefano Collicelli Cagol, Direttore Generale del Centro Pecci di Prato, ha detto: Un Centro per l'arte contemporanea che accende il focus sui propri pubblici, ciascuno caratterizzato dalle proprie specifiche necessità, è qualcosa di urgente in Italia. Lo strumento scelto è quello dell'accessibilità: al Centro Pecci lavoriamo per trovare modi diversi per avvicinare all'arte contemporanea, per comunicarla in modo facile e chiaro, ricercando degli appligli nelle nostre narrazioni che consentono a tutti di confrontarsi con l'opera a partire dal proprio vissuto e dalle proprie conoscenze. Ci stiamo dotando di nuovi strumenti per aumentare il proprio raggio d'azione ma anche di far sentire a proprio agio chiunque entri negli spazi museali. Mai come oggi servono spazi di aggregazione dove confrontarsi, conoscersi, sfiorarsi ed essere fisicamente insieme, mai come oggi l'arte che parla del presente può essere un viatico per orientarsi nella comprensione del mondo attraverso le sue forme, i suoi colori, le emozioni contrastanti che è in grado di suscitare. Con la collezione, l'archivio, la biblioteca, che, quest'anno, riaprirà ponendosi come un nuovo spazio di aggregazione aperto alla città, ma anche come piattaforma di ricerca nazionale e internazionale - e poi con le mostre, il cinema, i laboratori per le attività didattiche ei progetti speciali di Arte e Benessere, il ristorante, il bistrot, il parco giochi e l'arena esterna, il Centro Pecci si rivolge a tutte quelle persone che scelgono di arricchire la propria quotidianità attraverso il contatto con i linguaggi delle arti contemporanee.

Il programma è stato illustrato da Stefano Collicelli Cagol, che ha presentato le tre mostre primaverili

SMISURATA. Opere XXL dalla Collezione del Centro Pecci

Davide Stucchi. Light Lights

Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. La marcia dell'uomo

ed anticipato e l'esposizione autunnale “Vivono. Arte e affetti, HIV-AIDS in Italia. 1982-1996”.

Il Direttore Generale del Centro Pecci di Prato ha, poi, proseguito la illustrazione del programma culturale che include un ricco calendario di appuntamenti pensati per diverse tipologie di pubblico che coinvolgono tutta la struttura del centro proponendo proiezioni, incontri letterari e attività educative.

Il Centro Pecci Cinema, oltre alla programmazione dal mercoledì alla domenica con prime visioni e film d'essai anche in lingua originale, ad esempio, ha in programma due rassegne speciali: la prima, dedicata a David Lynch, e la seconda, che costituisce la quarta edizione di “Pezzi Unici”, dedicata ai film a tematica LGBT.

Il Centro Pecci Books presenta, invece, “Leggere il presente” che prevede diversi incontri con autori e approfondimenti sui temi più urgenti dell'attualità.

Il Dipartimento Educativo prosegue nella sua intensa attività laboratoriale pensata per le scuole di ogni ordine e grado, ma anche per combattere la dispersione scolastica con “Prato Comunità Educante” o introdurre all'arte con “Primi Mille Giorni d'arte al Centro Pecci”, che si rivolge ai più piccoli così come alle mamme, e “Cinefilante” che approfondisce la video arte.

Grazie a una solida rete di relazioni sul territorio, nella consapevolezza che l'arte e la cultura possono contribuire al benessere mentale, il Centro Pecci collabora con diverse realtà sviluppando progetti per persone affette da malattia di Parkinson e Alzheimer.

Inoltre, il Centro Pecci apre le sue porte anche oltre l'orario consueto di visita con l'appuntamento mensile Centro Pecci Night e il progetto “E se ci entrassi dentro?” in cui si incrociano laboratori, performance, momenti musicali e tante altre opportunità per sperimentare gli spazi espositivi in maniera inedita.

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