25 anni di felicità
Superstudio Più: HAPPINESS
Partiamo da una riflessione.
25 anni dopo la nascita, a partire dal Superstudio Più (via Tortona 27, Milano), di quella che è, oggi, la Milano Design Week (7-12 aprile), diffusa nei quartieri, cosa è diventato il design nella sua trasformazione da momento commerciale riservato agli architetti, ai designer, ai creativi, ai buyer, ai venditori, ai fabbricanti, agli immobiliaristi, ad altri "addetti ai lavori", ora grande kermesse pop e popolare che attira in città, oltre ai suddetti, folle di appassionati, di explorer, di studenti, di curiosi, di famiglie intere?
La Milano Design Week è diventata non solo la settimana più effervescente, più internazionale, più democratica, più attenta alla sostenibilità, più visionaria dell'anno, ma anche l'appuntamento più gioioso, intrigante, persino ludico, dispensatore di briciole di piacere.
Attirando a sé oltre ai produttori di arredi, oggetti e device di ogni dimensione in dialogo con l'AI, anche creativi e brand "fuori settore", dall'automotive, al fashion, al food, al beauty, persino i lavori di studenti e artisti -... e via dicendo. Un panorama allargato pieno di promesse, per il presente, per il futuro. Spesso diretto senza filtri ai consumer che lo aspettano, felici di esserci.
Felicità.
Ecco la parola chiave, che racchiude speranza e bellezza.
In questi tempi bui e incerti di post-Covid, di guerre, di crisi economiche, di cambiamenti geopolitici, di dazi imprevedibili, è qualcosa di cui abbiamo bisogno, almeno un poco, almeno nelle nostre case, negli esterni in cui viviamo, nei gesti quotidiani.
Felicità, insita nei prodotti, evidente nelle installazioni, è la sfida che è stata lanciata a chi desiderava partecipare a questa edizione di Superdesign Show al Superstudio Più di via Tortona, storica venue che indica, ancora una volta, le tendenze o quantomeno i desideri.
Felicità.
Come nostro tema dell'anno.
Come HAPPINESS, manifesto identificato dal lettering esclusivo creato dal graphic artist Daniele Cima, dove ogni lettera è intesa come una piccola opera d'arte. Come filo conduttore del percorso espositivo caratterizzato dal giallo luminoso scelto dall'art director GiulioCappellini. Come un grande grazie ai protagonisti del Made in Italy che in questi 25 anni sono stati con noi ed oggi ritornano nella mostra dei loro pezzi indimenticabili. Come lo spettacolare show messo in scenaattorno all'automobile ancora una volta da Lexus. Come le emozioni immersive da vivere nella natura esplorata attraverso la tecnologia 4.0 di FORUM8. Come il benessere raccontato dall'esperienza acquatica virtuale di Geberit. Come la selezione di proposte "dell'altro mondo", cioè quel far-East (Cina,Giappone, Hong Kong, Tailandia così prodigo di idee che mixano la tradizione all'innovazione). Come gli"happy objects" che raccontano storie di insolita creatività e ci fanno sorridere. Come "L'albero della Vita", gigantesca scultura tessile reduce dalla Biennale di Venezia 2024, dell'artista Carla Tolomeo.
Con la partecipazione di oltre 70 designer provenienti da 10 nazioni, il coinvolgimento di 3 continenti e la presentazione di più di 20 progetti, l’evento corale e internazionale di quest’anno si conferma, ancora una volta, un appuntamento imperdibile per chiunque voglia esplorare le ultime tendenzee le visioni future del design.
In questa edizione non mancherà, poi, il sociologo e saggista Francesco Morace, fondatore del Future Concept Lab, che parlerà di Felicità.
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