La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola è la più grande manifestazione fieristica italiana dedicata ad un prodotto agricolo

Carmagnola: la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

  Food and beverage  

Dal 30 agosto all’8 settembre, a Carmagnola, si terrà l’edizione 2024 della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, un appuntamento cultural-gastronomico imperdibile per gli amanti dell’ottimo cibo.

Le tipologie del Peperone di Carmagnola, che caratterizzano la tradizione culinaria piemontese, sono cinque: quadrato (cubico e carnoso, con quattro punte), quadrato allungato (il bragheis, con maturazione precoce), corno di bue (lungo, adatto alla conservazione, Presidio Slow Food), trottola (a forma di cuore), tumaticot (tondeggiante, a forma di tomatica).

La 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola è stata presentata lo scorso mercoledì 26 giugno, a Carmagnola, presso il chiostro dell’Abbazia Santa Maria di Casanova.

L’Abbazia Santa Maria di Casanova è un piccolo complesso abbaziale sito nella omonima frazione di Carmagnola, a sud di Torino. La costruzione religiosa, che risale al XII secolo, grazie all’ordine monacale cistercense si è sviluppata fino al XVI secolo, quando fu poi ceduta agli abati delle corti sabaude. Nel secolo successivo ha subìto vari saccheggi: papa Pio VI, infatti, ha declassato il complesso abbaziale a monastero. La facciata attuale della chiesa principale, che possiede ancora delle tracce architettoniche del 1666, è stata completamente rifatta agli inizi del XVIII secolo, in stile tardo barocco piemontese, con mattoni a vista, dall'architetto Francesco Gallo, mentre il resto del monastero e il chiostro è stato rifatto, a seguito di un incendio, su disegni di Giovanni Tommaso Prunotto, un allievo di Filippo Juvarra, verso la metà dello stesso secolo. Il campanile attuale, che è del 1825, sostituisce non solo il precedente ma anche la torre nolare originaria. Dal XVIII secolo, l'abbazia è stata utilizzata come residenza sabauda, mentre, attualmente, le aree del monastero sono in gestione alla Casa di Spiritualità del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione (www.cenacoloeucaristico.it), che, lo ricordiamo, gestisce anche la mensa di via Belfiore 12 a Torino.

Ma torniamo alla presentazione della nuova edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, che, lo sottolineiamo, è diventato ormai uno storico appuntamento non solo per il comune di Carmagnola, ma per tutto il Piemonte e il resto d’Italia.

Da quest’anno e per tre anni, con l’obiettivo principale di una crescita internazionale, la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola è organizzata da SGP Grandi Eventi, la società che, da più di 20 anni, organizza eventi in molteplici settori.

Stefano Pellicciardi, CEO di SGP Grandi Eventi, ha detto: La manifestazione non solo celebra le eccellenze del territorio, ma offre anche un ricco palinsesto di appuntamenti con showcooking, degustazioni guidate, intrattenimento musicale e tanto altro adatto a tutte le età. … Per noi è un onere e un onore organizzare una manifestazione con un brand così consolidato e una storia lunga 75anni. … L’obiettivo principale è di riuscire a dare alla manifestazione anche maggior visibilità mediatica grazie alla sinergia con Il Foro festival per attrarre un pubblico variegato. … Il format di questa edizione comprende diversi contenuti, dagli spettacoli di animazione e intrattenimento anche sul Palco di Piazza Sant’Agostino, ai grandi nomi (come, ad esempio Raspelli, Massobrio, Tinto, Sergio Muniz, Matilde Brandi) oltre a grandi chef del panorama gastronomico italiano, ma anche tanti eventi POP come, ad esempio, il “Foro Festival”, il “processo al peperone” e il “Premio Peperone D’Oro”. Non mancheranno svariati showcooking e appuntamenti di degustazione. Il corposo palinsesto dovrà attrarre un pubblico quanto più ampio e variegato. … Una grande sfida che siamo pronti a vincere.

Paolo Di Nita, responsabile de “Il Foro Festival”, ha precisato: L’edizione 2024 de Il Foro Festival vuole coinvolgere un pubblico più variegato non solo gli amanti della musica ma ampio spazio anche a teatro e divertimento per una proposta culturale a tutto tondo. Gli ospiti di quest’anno saranno un mix perfetto di cultura e intrattenimento.

Ivana Gaveglio, sindaco di Carmagnola, (nella foto tra Paolo Di Nita e Stefano Pellicciardi) ha sottolineato che la Fiera non è solo un evento gastronomico, ma una celebrazione della nostra cultura, delle nostre tradizioni e dell’innovazione agroalimentare. Ci si potrà immergere in dieci giorni di festa, con un ricco programma che spazia da eventi gastronomici con piatti tipici e creativi, a spettacoli, concerti e appuntamenti culturali. Non mancheranno momenti dedicati alla sostenibilità, con l'uso di materiali ecosostenibili e iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale della manifestazione, nostro importante obiettivo da diversi anni.

Domenico La Mura, assessore alle Manifestazioni, Commercio e Mercati, ha aggiunto: La manifestazione coinvolgerà e valorizzerà tanti punti del nostro bellissimo centro storico, con un’importante novità: l’ampliamento dell’area della fiera con un nuovo anello che si estenderà fino a Corso Sacchirone e al Villaggio delle Pro Loco. Quest’anno ci sarà l’obbligo per tutte le attività di somministrazione di alimenti di includere una pietanza al peperone nel loro menu. E anche gli stand commerciali dovranno avere il nostro ortaggio simbolo, valorizzando così l’eccellenza agroalimentare del territorio.

Roberto Gerbino, assessore all’Agricoltura e Attività Produttive, ha spiegato: La prima domenica di fiera, il 1° settembre, sarà un momento particolarmente significativo con il tradizionale Concorso del Peperone. Questo Concorso mostra/mercato, riservato ai coltivatori locali, celebra la qualità e l'eccellenza del nostro prodotto simbolo. Parallelamente, riproponiamo il contest "Peperone Urbano", in collaborazione con il Consorzio del Peperone e il Comune di Carmagnola. Una competizione aperta a cittadini, scuole e associazioni, che premia la coltivazione domestica del peperone.

Domenico Tuninetti, presidente del Consorzio del Peperone di Carmagnola (riunisce i produttori dei 36 comuni delle province di Torino e di Cuneo di quello che può ottenere la denominazione di Peperone di Carmagnola), ha aggiunto: É un’annata decisamente positiva quella di quest’anno, nonostante il mal tempo, sembra che i peperoni stiano crescendo bene. Questo grazie soprattutto alla coltivazione sotto serra. È importante incentivare i giovani ad entrare a far parte di questa lunga tradizione agricola che richiede un impegno continuo ma altrettanto soddisfacente. Per tutelare la produzione del Peperone sarebbe opportuno che lo stato mettesse in affitto dei terreni per dare la possibilità ai giovani di agraria di poter lavorare in questo settore.

In occasione della presentazione dell’edizione 2024 della Festa abbiamo visitato una delle aziende del consorzio: la PEPERONI E ORTAGGI dell'azienda agricola di Laura Sapino (www.famigliatortone.it), che ha dichiarato: Rispettando il disciplinare non utilizziamo concimi chimici e contrastiamo i parassiti grazie all’introduzione di specifici insetti predatori. La raccolta, a mano, inizia da fine giugno e può proseguire fino al mese e fino a novembre.

Ma quest’anno, a causa dell’andamento del tempo, la produzione è in ritardo.

Giovanni Scotti

 Versione stampabile




Torna