Foreste di abeti rossi, creste frastagliate, le inconfondibili Pale di San Martino, in basso il torrente Cismon.

Primiero San Martino di Castrozza: una nuova Perla Alpina

  Turismo d’autore  

Siamo nel più tipico paesaggio trentino, nell’area di Primiero San Martino di Castrozza.

Le Pale, iconiche, danno un segno deciso al paesaggio, da qualunque direzione si arrivi. E le Pale sono tra i panorami più tipici di tutte le Dolomiti Patrimonio Unesco.

Qui si può passare il tempo in contemplazione delle montagne, seduti su una panchina nel centro di San Martino, oppure si può fare vita attiva, oppure si può coniugare vita attiva e contemplazione, salendo in cabinovia e seggiovia, alimentate come tutti gli altri impianti da energia idroelettrica a km0, fino all’altopiano delle Pale, a 2700 metri di altezza.

Anche dall’alto lo spettacolo é impagabile, perché tra i picchi esiste un vero altopiano di 50 chilometri quadrati. Qui, dal rifugio Rosetta, si parte per escursioni, trekking e ferrate che consentono di immergersi totalmente nelle atmosfere lunari di questo altopiano roccioso che ha ispirato a Dino Buzzati Il Deserto dei Tartari.

La montagna é la grande attrazione di Primiero San Martino di Castrozza, appena diventato Perla Alpina.

Le Alpine Pearls sono un network internazionale attivo dal 2006 che ad oggi raccoglie 19 località turistiche di quattro paesi dell’arco alpino, impegnate a promuovere un turismo ecocompatibile e sostenibile.

Dunque un bel riconoscimento della determinazione con cui l’Amministrazione persegue modelli di sviluppo incentrati sulla salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente.

Su questa linea si pongono il potenziamento della rete ciclopedonale, la riqualificazione delle aree pedonali dei borghi, i servizi di mobilità inclusi nella Trentino Guest Card offerta a chiunque alloggi in una struttura in zona, la disponibilità di navette, gratuite e non, per raggiungere alcune delle malghe più panoramiche.

La Baita Segantini e la Malga Venegia sono tra queste, in posizione esattamente simmetrica per contemplare il versante nord e il versante sud delle Pale.

Prati in fiore, mucche al pascolo, cime imponenti di cui s’impara pian piano a ricordare il nome, decine di sentieri per i più avventurosi, profumi di erba, aria pura.

I centri di informazione

Tutto l’enorme comprensorio del Parco Regionale Paneveggio Pale di San Martino ha tre centri di informazione, di cui uno nel centro di San Martino.

Il secondo centro di informazione è Villa Welsperg, nella Val Canali, preceduta dal laghetto omonimo, romantico e invitante, in cui, come in un perfetto acquerello, si specchiano le inconfondibili Pale.

Le sale espositive di Villa Welsperg permettono di compiere un viaggio ideale negli ambienti del Parco, pensato per adulti e bambini, i futuri custodi della nostra Natura, che imparano a conoscere alcuni abitanti del Parco, come per esempio il cervo, mamma lince, le marmottine nella tana.

All’esterno, invece, da non perdere una bella e facile passeggiata lungo il percorso tematico Le Muse Fedaie, che circonda la villa.

Nel percorso i diversi legni, dedicati alla biodiversità e alle muse della mitologia greca, permettono di approfondire aspetti fondamentali di questa valle dolomitica, dall'allevamento di cavalli alla fienagione, dalle proprietà curative dell'acqua alla reintroduzione delle pecore di razza Lamon in Primiero.

Il terzo centro è nella Foresta di Paneveggio, dopo Passo Rolle, un paradiso tra i più fotografati dell'intero arco alpino, caratterizzato dall'inconfondibile profilo del Cimon della Pala.

Il sentiero Marciò permette di esplorare una parte di questa grande foresta di abeti rossi, ormai famosa come la Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di un tempo.

Borghi pittoreschi

A parte la natura, così potente e complessa, l’area di Primiero San Martino di Castrozza vanta altre attrattive pittoresche.

Sono i borghi che un tempo erano comuni a sé stanti e ora sono uniti sotto questa unica denominazione.

Transacqua, Tonadico, Siror, Fiera e Pieve di Primiero intrecciano suggestioni di cultura tradizionale e arte moderna.

Colpiscono qui prima di tutto i colori vivaci, i disegni naif e le installazioni in legno che decorano le pareti delle case.

In queste immagini rivivono tradizioni e leggende come nel Canevon di Siror, un sottopasso dove un artista locale ha dipinto una serie di scene legate ai lavori del passato, il fabbro, il calzolaio, il contadino.

Sempre a Siror, il paese più creativo di tutti, spicca la Bancalonga, una grande opera di 130 metri quadrati di Riccardo Schweizer, che racconta leggende locali, scene di vita quotidiana, la nascita dei paesi con qualche tocco di ispirazione a Picasso e Chagall.

Invece i grandi pannelli di legno scolpiti raccontano misteriose storie, le “s-ciòne”, termine con cui in dialetto primierotto si intendono le leggende, che da sempre stregano i bambini e affascinano gli adulti, tramandate oralmente fin dalla notte dei tempi.

Nasce così un bellissimo “Sentiero delle leggende” che si snoda tra le vie del piccolo borgo e valorizza l’aspetto mitologico e fantastico del territorio, che tra l’altro ha conosciuto un ricco passato minerario, quindi legato al mondo sotterraneo.

Dalla Leggenda delle zucche alla Lum del Làder, dalla Guana del Cismon, al Gigante Serles.

Si scoprono poi le architetture tipiche, come i tabià, edifici rurali che hanno carattere misto, di abitazione, fienile e stalla con pareti di legno e pietra, le fontane ottagonali, le lissiere o grandi lavatoi pubblici coperti. Qualche palazzo rivela la sua nobiltà, come Palazzo Scopoli di Tonadico, proprietà e residenza di importanti notai, oggi sede espositiva: all’interno, nella cappella, un prezioso altare tardogotico e frammenti di affreschi della chiesa locale.

Ancora più ricchi Pieve e Fiera di Primiero, che sono un’unica realtà abitativa.

Il gioiello qui è la Chiesa Arcipretale Santa Maria Assunta del XV secolo, ma addirittura di impianto paleocristiano. Un rosone sulla facciata imponente, un abside elegante con finestre ogivali, bellissimi trafori nelle finestre, affreschi, statue, un magnifico trittico scolpito e dipinto.

Invece è espressione di arte popolare la cosiddetta Vecchia Canonica, che conserva la facciata del 1700 con disegni a sanguigna di devozione religiosa, come l’immagine della “Madonna del mantello”

Infine un suggerimento per il relax dopo le escursioni: il Parco Benessere Navoi, vicino a Transacqua, è una oasi di benessere open air con acqua terapia, zona fitness e passaggi multisensoriali in una delle zone più panoramiche di Primiero.

Consigli di viaggio

Per alloggiare a contatto con la natura: Rifugio Caltena - Baita di Charme, una struttura dotata di ogni comfort. Ottima la ristorazione (Telefono: 349.6539141 - E-mail: info@rifugiocaltena.it)

Info: www.sanmartino.com - www.visittrentino.info - www.alpine-pearls.com.

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