la mostra è visitbile fino all’11 dicembre.

Domodossola: la mostra "Nel segno delle donne tra Boldini, Sironi e PIcasso

  Cultura e società   

A Domodossola (VB), i Musei Civici Gian Giacomo Galletti in Palazzo San Francesco ospitano una nuova grande mostra, dedicata al ruolo della donna negli anni che chiudono l’Ottocento e aprono il XX secolo, in un percorso che proietta la società e l’arte verso la modernità. Un percorso ricco di accostamenti tra dipinti, sculture, fotografie, macchine fotografiche d’epoca e abiti che prende l’avvio da alcuni capolavori di Giovanni Boldini e prosegue con un affondo dedicato alla Regina Margherita, per poi soffermarsi sulla donna dipinta da Zandomeneghi, Mario Cavaglieri, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Vittorio Amedeo Corcos, Giacomo Grosso, Cesare Maggi, Carrà, Pellizza da Volpedo, fino a Sironi, Modigliani e Picasso.

A un anno dall’apertura dei Musei Civici Gian Giacomo Galletti in Palazzo San Francesco, con il patrocinio della Regione Piemonte torna a Domodossola la grande arte con la mostra "Nel segno delle donne. Tra Boldini, Sironi e Picasso", curata da Antonio D’Amico e Federico Troletti, che è il neo Conservatore dei Musei Civici, realizzata dal Comune di Domodossola in partnership con la Fondazione Paola Angela Ruminelli e il Museo Bagatti Valsecchi di Milano, il contributo della Fondazione CARIPLO e il sostegno di Soc. Coop. Pediacoop, Ultravox Srl e Studio Abc, Centro Sos Dislessia di Domodossola.

La mostra "Nel segno delle donne. Tra Boldini, Sironi e Picasso" si avvale di prestigiosi prestiti e della collaborazione dell’Istituto Matteucci.

L’Assessore Folino ha affermato: E’ un momento straordinario, sono incredibilmente emozionato. Domodossola, finalmente, riparte con le Grandi Mostre, dopo l’interruzione del 2020 e 2021, con un progetto di assoluta qualità artistica, che entusiasmerà visitatori e cittadini. L’offerta culturale, già ricca con le collezioni permanenti di Palazzo San Francesco, si accresce ulteriormente, regalando opportunità uniche, descritte, in particolare, attraverso i Maestri Boldini, Sironi e Picasso. Grazie di cuore al dott. D’Amico e al dott. Troletti che hanno realizzato un percorso espositivo di pregio, così come ci inorgoglisce la partnership con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano.

L’esposizione continua il lavoro intrapreso negli anni precedenti dal Museo volto alla riscoperta delle collezioni ossolane e del ruolo che la città di Domodossola ha avuto nel panorama nazionale e internazionale: dopo le mostre De Chirico De Pisis. La mente altrove e Balla Boccioni Depero. Costruire lo spazio del futuro, entrambe grandi successi di pubblico e critica, si indagano ora i decenni tra la fine dell’Ottocento e il primo quarantennio del Novecento attraverso gli occhi degli artisti che hanno saputo cogliere il ruolo della donna nella società, proiettandosi verso la modernità.

La mostra espone oltre sessanta opere tra dipinti, sculture, macchine fotografiche d’epoca, abiti e fotografie, poste fra loro in una serie di accostamenti che indagano le interconnessioni tra le varie manifestazioni della modernità, ponendo sempre al centro della ricerca la città di Domodossola che in questi decenni era più che mai viva protagonista dei tempi.

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