Il nuovo album di vinile Drink Tape contiene i signature cocktail per l’inizio della stagione 2022 di Raboucer

Raboucer: il Drink Tape, nuova signature che veleggia tra cocktail e buona music

  Food and beverage  

A Milano, c’è un locale, il Raboucer, che ha realizzato una nuova signature che veleggia tra cocktail e buona musica: il Drink Tape.

Raboucer non si limita, però, a proporre idee e buoni drink, ha l’ambizione, infatti, di veicolare un messaggio che racconti la sua personalità, attraverso due pilastri portanti del locale: i cocktail e la buona musica.

La playlist è composta da sette pezzi musicali (raggiungibile tramite QR code e disponibile su Spotify): ad ognuno è abbinato ad un cocktail.

Il fil rouge dei cocktail è il richiamo ad una zona geografica, attingendo a pieni mani ai suoi ingredienti e lavorandoli con tecnica e lunghe preparazioni.

I cocktsil sono stati prevalentemente pensati e creati per essere degustati con calma, soprattutto per il dopocena.

Segnaliamo, in particolare, il “Goodbye Bluesky” (BlueCoat Gin, Limone, Lavanda, Oolong Te al latte, Milk washing) abbinato a “The Wall” dei Pink Floyd e il “Noi, Loro, gli Altri” (Don Julio blanco, Casamigos Mezcal, lattofermantazione di ananas, fava tonka, fumo di quercia) abbinato allo skit “Noi, Loro, gli Altri” di Marracash e Fabri Fibra.

Raboucer è il progetto di due giovani barman che hanno coltivato e realizzato il loro sogno: Andrea Pirola e Simone Di Gioia, che hanno aperto il loro cocktail bar nel 2019, rilevando il Bar Cuore, storica attività degli anni ’00.

Il nome Rab-ou-cer è stato ottenuto dai due giovani capovolgendo e leggendo al contrario la vecchia insegna, ribaltando, così, il concept che caratterizzava queste mura, e innovandolo.

Raboucer è stato arredato in modo da rappresentare un angolo di casa: ampi divani, comode sedute, piccole lampade, neon colorati, tanti oggetti diversi inframezzati da un biliardino e da un pianoforte, entrambi protagonisti di serate dedicate a tornei o concerti live jazz nel corso dell’anno. Al lato opposto del bancone, in un’apertura a muro si colloca il deejay, che, spesso, è l’attore principale del weekend.

Come volevano Andrea e Simone, il loro Raboucer è un luogo di incontro prevalentemente frequentato dai 20 ai 35 anni, molti abitudinari che hanno voglia di scambiare quattro chiacchiere o passare tutta la serata tra amici.

Entrambi sono grandi appassionati dei super classici del mondo cocktail ma non disdegnano sperimentazioni e provocazioni.

Andrea Pirola, lo ricordiamo, ha mosso i primi passi in un bar caffetteria di un suo amico nella sua città natale, Bergamo. Poco dopo, nel 2012, ha iniziato il suo percorso professionale nel mondo della Dal 2013 al 2016 lo troviamo al Dry con Guglielmo Miriello che lo ha guidato e cresciuto soprattutto nella cura del cliente. Nel 2017 è approdato al 1930 con Marco Russo.

Simone Di Gioia di origini calabresi, arrivato a Milano nel 2015, ha imparato questo mestiere da autodidatta, crescendo e migliorando grazie alle intense e numerose esperienze lavorative. Ha cominciato al The Botanical Club, è passato al Dry, all’Iter, al 1930 e al Doping Club.

L’amicizia, nata e coltivata dietro al bancone, ha portato Andrea e Simone a condividere l’idea di aprire un cocktail bar, un luogo che accogliesse amici e clienti come se fosse la loro casa.

Info, prenotazioni: RABOUCER - aperto tutti i giorni dalle 18 alle 2 - Via Gian Giacomo Mora 3, Milano - amministrazione.mora36@gmail.com.

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