Agathe (isabelle Huppert) dirige una prestigiosa fondazione per l’arte contemporanea, vive col marito editore e il figlio in un appartamento di 200 metri quadri nel centro di Parigi, è snob, sarcastica, spesso insopportabile. Patrick (Benoit Poelvoorde) è il padre del miglior amico del figlio di Agathe, sbarca il lunario con lavoretti da muratore, è un alcolizzato e ha una vera e propria fissazione per il sesso e i seni voluminosi. Agathe e Patrick non potrebbero essere più lontani, ma dal momento del loro incontro le vite di entrambi cambiano radicalmente.

Anne Fontaine, che ha curato anche la sceneggiatura con Nicols Mercier, crea una strana coppia e la infila in una commedia ben riuscita in cui i caratteri dei due personaggi principali sono manifestamente esagerati, ma Patrick riesce ad abbattere, a martellate, il muro che Agathe ha eretto attorno a sé, creare il varco che permette ad entrambi di entrare nella dimensione dell’altro.